The research investigates the cultural spaces of remembrance, that is the places where collective memory dwells, related to some dramas of the twentieth century in Europe – from the end to the First World War to the Balkans conflict. Through a typological analysis of the main forms of commemoration – monuments, memorials and museums of memory – the thesis aims to identify new forms of communication and storytelling that go beyond the simple act of remembrance. These places of memory, present both in urban contexts and in the territory, can be considered into a widespread museographical system that does not stop at simple commemoration but becomes an active and performative space, able to propose new forms of transmission of difficult memories. This happens in line with the transformations recorded in the evolution of the forms of memorialization from the postwar period to today, where monuments and mausoleums are replaced by networks and parks museum more closely related to local territories and communities. The aim of the work is to investigate and possibly propose new modalities of story that does not stop at the commemoration of the events but they are promoters of reconciliation activities among places and people, able to help to re-elaborate the trauma connected to the memories on which you operate.

La ricerca indaga gli spazi culturali del ricordo, ovvero quei luoghi dove risiede la memoria collettiva legata ad alcuni drammi del Novecento in Europa, nel periodo che va dalla fine della Prima Guerra Mondiale ai conflitti nei Balcani. Attraverso un’analisi tipologica delle principali forme di commemorazione - monumenti, memoriali e musei della memoria - la tesi ha l’obiettivo di individuare e definire nuove forme di comunicazione e narrazione, che vadano oltre il semplice ricordo. Questi luoghi della memoria, presenti sia nei contesti urbani sia nel territorio, possono essere considerati all’interno di un sistema museografico diffuso che non si fermi alla semplice commemorazione ma diventi uno spazio attivo/performativo in grado di proporre nuove forme di trasmissione delle memorie difficili. Ciò avviene in linea con le trasformazioni registrate nell’evoluzione delle forme di memorializzazione dal secondo dopoguerra ad oggi, dove monumenti e mausolei hanno lasciato il passo a reti e parchi museali più strettamente connessi al territorio e alle comunità locali. L’obiettivo del lavoro è indagare ed eventualmente proporre nuove modalità di racconto che non si fermino alla semplice commemorazione dei fatti ma che siano promotrici di azioni di riconciliazione tra i luoghi e le persone, capaci di aiutare a rielaborare il trauma connesso alle memorie su cui si interviene.

Forme della memoria : oltre il memoriale. Rappresentare, raccontare, comunicare le eredità scomode dei conflitti

BASSANELLI, MICHELA

Abstract

The research investigates the cultural spaces of remembrance, that is the places where collective memory dwells, related to some dramas of the twentieth century in Europe – from the end to the First World War to the Balkans conflict. Through a typological analysis of the main forms of commemoration – monuments, memorials and museums of memory – the thesis aims to identify new forms of communication and storytelling that go beyond the simple act of remembrance. These places of memory, present both in urban contexts and in the territory, can be considered into a widespread museographical system that does not stop at simple commemoration but becomes an active and performative space, able to propose new forms of transmission of difficult memories. This happens in line with the transformations recorded in the evolution of the forms of memorialization from the postwar period to today, where monuments and mausoleums are replaced by networks and parks museum more closely related to local territories and communities. The aim of the work is to investigate and possibly propose new modalities of story that does not stop at the commemoration of the events but they are promoters of reconciliation activities among places and people, able to help to re-elaborate the trauma connected to the memories on which you operate.
BASSO PERESSUT, GIAN LUCA
ZEVI, ADACHIARA
27-mar-2014
La ricerca indaga gli spazi culturali del ricordo, ovvero quei luoghi dove risiede la memoria collettiva legata ad alcuni drammi del Novecento in Europa, nel periodo che va dalla fine della Prima Guerra Mondiale ai conflitti nei Balcani. Attraverso un’analisi tipologica delle principali forme di commemorazione - monumenti, memoriali e musei della memoria - la tesi ha l’obiettivo di individuare e definire nuove forme di comunicazione e narrazione, che vadano oltre il semplice ricordo. Questi luoghi della memoria, presenti sia nei contesti urbani sia nel territorio, possono essere considerati all’interno di un sistema museografico diffuso che non si fermi alla semplice commemorazione ma diventi uno spazio attivo/performativo in grado di proporre nuove forme di trasmissione delle memorie difficili. Ciò avviene in linea con le trasformazioni registrate nell’evoluzione delle forme di memorializzazione dal secondo dopoguerra ad oggi, dove monumenti e mausolei hanno lasciato il passo a reti e parchi museali più strettamente connessi al territorio e alle comunità locali. L’obiettivo del lavoro è indagare ed eventualmente proporre nuove modalità di racconto che non si fermino alla semplice commemorazione dei fatti ma che siano promotrici di azioni di riconciliazione tra i luoghi e le persone, capaci di aiutare a rielaborare il trauma connesso alle memorie su cui si interviene.
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