Attraverso la conoscenza del territorio preso in esame, cioè quella parte di paesaggio agrario colpito dal sisma del 2012, e quindi la zona dell’Oltrepò mantovano, si è arrivati a capire quali strumenti sono presenti sul territorio per raccogliere l’entità di patrimonio esistente. Attraverso incontri con chi lavora sul e per il territorio si è cercato di capire come viene amministrata questa azione di tutela, ma oltre ad azioni specifiche imposte dalla legge, i privati non operano in direzione della tutela, anzi...alcune volte si è davanti a situazioni nelle quali questi preferiscono eliminare un “problema” piuttosto che mantenerlo in piedi, e ridarlo alla comunità come parte del paesaggio nel quale è collocato. E’ così che il paesaggio agrario sta cambiando profilo e la conservazione programmata, attraverso un nuovo strumento dedicato al privato non tutelato, potrebbe fermare l’onda di degrado che sta accompagnando questi tempi le campagne della bassa pianura padana e riportare al territorio strumenti attraverso i quali far valere la propria identità.
La mappatura del patrimonio rurale minore del comune di Moglia come strumento di conoscenza, valorizzazione e tutela del paesaggio rurale
GORGATTI, ALICE
2012/2013
Abstract
Attraverso la conoscenza del territorio preso in esame, cioè quella parte di paesaggio agrario colpito dal sisma del 2012, e quindi la zona dell’Oltrepò mantovano, si è arrivati a capire quali strumenti sono presenti sul territorio per raccogliere l’entità di patrimonio esistente. Attraverso incontri con chi lavora sul e per il territorio si è cercato di capire come viene amministrata questa azione di tutela, ma oltre ad azioni specifiche imposte dalla legge, i privati non operano in direzione della tutela, anzi...alcune volte si è davanti a situazioni nelle quali questi preferiscono eliminare un “problema” piuttosto che mantenerlo in piedi, e ridarlo alla comunità come parte del paesaggio nel quale è collocato. E’ così che il paesaggio agrario sta cambiando profilo e la conservazione programmata, attraverso un nuovo strumento dedicato al privato non tutelato, potrebbe fermare l’onda di degrado che sta accompagnando questi tempi le campagne della bassa pianura padana e riportare al territorio strumenti attraverso i quali far valere la propria identità.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/10589/90188