Mappare per ricostruire. L'impatto della cultura tecnologica a supporto delle decisioni costruttive

The emergency settlement is a current problem more and more common unfortunately. Sometimes it is also very difficult to deal with in the most appropriate way. Accordingly to a report recently published by the United Nations High Commissioner for Refugees (UNHCR - Global Trends Report 2012), the total number of the refugees worldwide has achieved 45,2 millions of people. This is the maximum level in the last twenty years. These data show that one person every 4,1 sec become a refugee. Natural phenomena, as disaster and calamity, and anthropogenic events, as wars and riots, are the causes of these impressive numbers. The complexity of the reasons that causes the emergency situations, the difficulties of the organization that rise when needed and the lack of technological flexibility, in these situations, force people within canons that limit the ability to learn the multidisciplinary knowledge that are essential to suggest and develop new solutions more consistent with the site hit by the natural disaster. This thesis work wants to provide a new answer to the problem of the architectural reconstruction in emergency settlement state, generated by natural disaster, developing a Decision Support System (DSS). This system wants to give a decision-making aid to charities and local players involved in the work of housing recovery. Currently some rebuilding parameters are used. They produce solution only based on the performance and the celerity, completely ignoring the cultural component of the site. The DSS would avoid the project of building not consistent with the local context and prevent the standardization of the final architectural element. This will be possible with the interaction of a system of maps that will provide a set of design requirements resulting from the characteristics of the climate and from the potential risks which the area shall be subject. Later, these requirements will be joined with the technologic culture of the site. A set of technological gimmicks will be provided to the user of the DSS and these could be implemented during the design phase in order to improve the comfort and the safety conditions of the new building, keeping the technological culture of the place intact. Through a careful analysis of the sites under the point of view of the risk, of the climate and of the culture, a set of design ideas will be provided by the DSS, giving to the user a strong and consistent with the site decision-making aid. In order to demonstrate the potential of the DSS, it will be shown a particular case study set in Afghanistan. In the same way, this approach could be used for any other site in the world.

L’emergenza insediativa è una problema che si presenta sempre più frequentemente negli ultimi periodi e spesso non si è in grado di farvi fronte nel modo più appropriato. Il numero totale di sfollati in tutto il mondo ha raggiunto i 45,2 milioni di persone che, secondo un rapporto pubblicato oggi dalla Alta Commissione delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR - Global Trends Report 2012), è il livello più alto negli ultimi 20 anni. Questi dati permettono di calcolare che ogni 4,1 secondi una persona nel mondo diventa un rifugiato. Fenomeni naturali, quali disastri e calamità, e fenomeni antropici, come le guerre, sono le cause di questi numeri spaventosi. Forse la complessità delle cause che portano a situazioni di emergenza, le difficoltà di organizzazione nel momento del bisogno, la mancanza di flessibilità tecnologica in situazioni diverse, costringe l’uomo entro canoni che limitano la capacità di apprendere le conoscenze multidisciplinari che sono indispensabili per proporre e sviluppare nuove soluzioni. L’elaborato di tesi vuole offrire una nuova risposta al problema della ricostruzione architettonica in situazioni di emergenza insediativa generate da calamità naturali, andando a sviluppare un Decision Support System (DSS) che dia un aiuto decisionale ad associazioni umanitarie e attori locali impegnati nel tema spinoso del ripristino abitativo. Odiernamente si utilizzano dei parametri di ricostruzione che portano a soluzioni basate unicamente sulla prestazionalità e celerità, tralasciando completamente la componente culturale del luogo. Il DSS cercherà di evitare la realizzazione di progetti e architetture non coerenti con il contesto locale e prevenire la standardizzazione dell’elemento architettonico finale. Ciò sarà possibile attraverso l’interazione di un sistema di mappe che andranno a fornire una serie di requisiti progettuali derivanti dalle caratteristiche del clima e dai possibili rischi a cui l’area è soggetta, che verranno poi legate alla cultura tecnologica del luogo. Al fruitore dello strumento sarà quindi indicata una serie di espedienti tecnologici che potranno essere messi in atto nella fase di progettazione per migliorare il comfort e le condizioni di sicurezza del nuovo manufatto, mantenendo inalterata la cultura tecnologica del luogo. Attraverso un'attenta analisi dei luoghi sotto il punto di vista del rischio, del clima e della cultura, verranno forniti una serie di spunti progettuali molto forti, consentendo così all’utilizzatore dello strumento un sostegno decisionale valido e coerente con il luogo di intervento. Per dimostrare le potenzialità del DSS, sarà mostrato uno specifico caso studio in Afghanistan. Allo stesso modo questo approccio potrà essere utilizzato per in qualsiasi altro luogo del mondo.