In un contesto in continua evoluzione in cui lo spazio tradizionalmente attribuibile al privato ed al pubblico va a ridefinirsi configurando geometrie variabili, la questione abitativa si pone come terreno fertile per la messa in campo di sperimentazioni a diversi livelli d’azione. La ricerca affronta quindi il tema delle politiche abitative prendendo in esame una specifica azione di policy sperimentale nel contesto italiano: il Sistema Integrato di Fondi immobiliari, una linea di intervento del Piano Casa del 2008 che individua nell’utilizzo di strumenti finanziari, il fondo immobiliare, la via privilegiata per raccogliere risorse sia pubbliche sia private allo scopo di incidere positivamente sul bisogno abitativo delle fasce a rischio, da un lato, e supportare il settore immobiliare e delle costruzioni, dall’altro. Partendo dal presupposto che la scelta dello strumento non possa essere interpretata come neutrale, la ricerca intende mettere in luce i possibili effetti di tale scelta nel raggiungimento di scopi collettivi. Quanto ed in che modo si concilia l’utilizzo di uno strumento di natura privatistica con gli scopi pubblici tipici di una politica abitativa sociale? In che misura lo strumento fondo orienta gli esiti della politica dal punto di vista dell’offerta e della domanda cui riesce a rispondere? Muovendosi tra la retorica dell'innovazione e il tentativo di delineare spunti di riflessione, la ricerca intende portare all'attenzione come l'enfasi data agli aspetti immateriali nel discorso sull'housing sociale possa comportare l'abbandono di un approccio molto sociale alle politiche abitative che investa prioritariamente sulla messa in campo di unità abitative in locazione a lungo termine per una domanda abitativa, mobile e flessibile, sempre più consistente.
Verso la casa che non c'è. Il sistema integrato di fondi immobiliari : uno strumento finanziario per l'abitazione sociale
LARENO FACCINI, JACOPO;FONTANA, CASSANDRA
2012/2013
Abstract
In un contesto in continua evoluzione in cui lo spazio tradizionalmente attribuibile al privato ed al pubblico va a ridefinirsi configurando geometrie variabili, la questione abitativa si pone come terreno fertile per la messa in campo di sperimentazioni a diversi livelli d’azione. La ricerca affronta quindi il tema delle politiche abitative prendendo in esame una specifica azione di policy sperimentale nel contesto italiano: il Sistema Integrato di Fondi immobiliari, una linea di intervento del Piano Casa del 2008 che individua nell’utilizzo di strumenti finanziari, il fondo immobiliare, la via privilegiata per raccogliere risorse sia pubbliche sia private allo scopo di incidere positivamente sul bisogno abitativo delle fasce a rischio, da un lato, e supportare il settore immobiliare e delle costruzioni, dall’altro. Partendo dal presupposto che la scelta dello strumento non possa essere interpretata come neutrale, la ricerca intende mettere in luce i possibili effetti di tale scelta nel raggiungimento di scopi collettivi. Quanto ed in che modo si concilia l’utilizzo di uno strumento di natura privatistica con gli scopi pubblici tipici di una politica abitativa sociale? In che misura lo strumento fondo orienta gli esiti della politica dal punto di vista dell’offerta e della domanda cui riesce a rispondere? Muovendosi tra la retorica dell'innovazione e il tentativo di delineare spunti di riflessione, la ricerca intende portare all'attenzione come l'enfasi data agli aspetti immateriali nel discorso sull'housing sociale possa comportare l'abbandono di un approccio molto sociale alle politiche abitative che investa prioritariamente sulla messa in campo di unità abitative in locazione a lungo termine per una domanda abitativa, mobile e flessibile, sempre più consistente.File | Dimensione | Formato | |
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