Al giorno d’oggi le azioni volte a cambiamenti significativi del territorio devono necessariamente rispondere al criterio della “sostenibilità”, un termine entrato da tempo nel nostro vocabolario comune, nato nella prima metà degli anni ‘70, con un accezione di stampo ambientalista, ed evoluto nel corso degli anni comprendendo anche la sfera sociale ed economica; dal parlarne solo teoricamente a livello internazionale, si è passati poi a tradurlo in azioni pratiche volte alla pianificazione sul territorio. La misurazione della sostenibilità avviene tramite l’applicazione di alcuni indicatori, che hanno lo scopo di rispondere alle politiche che un Piano deve rispettare e di misurare il cambiamento che avviene con la loro applicazione. Prendendo in esame la città di Milano, ormai non solo una “città” ma un territorio metropolitano in continua crescita, cambiamento ed evoluzione, si è cercato di capire in che modo sia stata misurata la sostenibilità attraverso il nuovo PGT. Come descritto nella Legge Regionale 12/2005, il PGT deve essere costruito di pari passo alla Valutazione Ambientale Strategica, uno strumento di analisi preventiva dell’impatto ambientale, il quale può derivare dall’attuazione degli strumenti di pianificazione, al fine di promuovere lo sviluppo sostenibile e proteggere l’ambiente. Dato che la sostenibilità di un Piano viene misurata con degli indicatori, vengono costruiti due serie di indicatori, sintetici e analitici, volti ad esaminare il territorio milanese secondo diversi criteri. Questi indicatori vengono poi comparati con quelli che la VAS propone ed è a questo punto che si riscontrano una serie di criticità legate in primis alla coerenza di questi indicatori con gli obbiettivi di sostenibilità proposti dalla VAS, a come sono stati costruiti e a livello di realizzazione vera e propria della VAS. Sono criticità legate specialmente al fattore temporale delle previsioni, alla mancanza di dati sullo stato attuale dell’ambiente, all’analisi delle mobilità e dell’inquinamento atmosferico e al sistema di monitoraggio. Oltre all’individuazione di queste problematiche vengono proposte una serie di azioni attuabili per sopperire a queste mancanze da parte dello strumento.
Misurare la sostenibilità. Una verifica della sostenibilità attraverso la VAS del PGT di Milano
LIZZI, VALENTINA
2012/2013
Abstract
Al giorno d’oggi le azioni volte a cambiamenti significativi del territorio devono necessariamente rispondere al criterio della “sostenibilità”, un termine entrato da tempo nel nostro vocabolario comune, nato nella prima metà degli anni ‘70, con un accezione di stampo ambientalista, ed evoluto nel corso degli anni comprendendo anche la sfera sociale ed economica; dal parlarne solo teoricamente a livello internazionale, si è passati poi a tradurlo in azioni pratiche volte alla pianificazione sul territorio. La misurazione della sostenibilità avviene tramite l’applicazione di alcuni indicatori, che hanno lo scopo di rispondere alle politiche che un Piano deve rispettare e di misurare il cambiamento che avviene con la loro applicazione. Prendendo in esame la città di Milano, ormai non solo una “città” ma un territorio metropolitano in continua crescita, cambiamento ed evoluzione, si è cercato di capire in che modo sia stata misurata la sostenibilità attraverso il nuovo PGT. Come descritto nella Legge Regionale 12/2005, il PGT deve essere costruito di pari passo alla Valutazione Ambientale Strategica, uno strumento di analisi preventiva dell’impatto ambientale, il quale può derivare dall’attuazione degli strumenti di pianificazione, al fine di promuovere lo sviluppo sostenibile e proteggere l’ambiente. Dato che la sostenibilità di un Piano viene misurata con degli indicatori, vengono costruiti due serie di indicatori, sintetici e analitici, volti ad esaminare il territorio milanese secondo diversi criteri. Questi indicatori vengono poi comparati con quelli che la VAS propone ed è a questo punto che si riscontrano una serie di criticità legate in primis alla coerenza di questi indicatori con gli obbiettivi di sostenibilità proposti dalla VAS, a come sono stati costruiti e a livello di realizzazione vera e propria della VAS. Sono criticità legate specialmente al fattore temporale delle previsioni, alla mancanza di dati sullo stato attuale dell’ambiente, all’analisi delle mobilità e dell’inquinamento atmosferico e al sistema di monitoraggio. Oltre all’individuazione di queste problematiche vengono proposte una serie di azioni attuabili per sopperire a queste mancanze da parte dello strumento.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/10589/90445