Up and down. Mtkvari river park, Tbilisi, Georgia

This dissertation examines Tbilisi’s urban situation and propose to recreate the city’s pre expansion habitats. The Russian domination has overturned the Georgian cities organization, especially the capital, excluding the people from meeting places and separate them by the nature. My research has moved between two fields: (1) landscape architecture and its most important contemporary protagonists, and (2) the last theories which connect architecture, landscape and agronomy. The dissertation is developed to minimize the environmental impact on existing habitats and, at the same time, maximize the savings due to the high maintenance costs of traditional parks. The project creates in the center of the city three new ecosystems which are divided in a wet zone along the Mtkvari river, a rocky climb up transition zone to the dry land situated on the top of the project’s site hill. Any part integrates function and ecosystem to allow the people to immerse themselves into “wild” nature, and to take back the forbidden space.

La tesi esamina la situazione urbana di Tbilisi e propone di ricreare gli habitat esistenti prima dell’espansione della città. La lunga dominazione Russa ha sconvolto l’organizzazione delle città georgiane e in particolare la capitale, escludendo le persone dai luoghi di ritrovo e allontanandole dalla natura. La mia ricerca si è mossa tra due campi: (1) l’architettura del paesaggio con i suoi più importanti protagonisti mondiali contemporanei e (2) le ultime teorie che uniscono architettura, paesaggio e agronomia. La tesi è sviluppata per minimizzare l’impatto ambientale sulla flora e fauna esistente e, allo stesso tempo, massimizzare il risparmio economico dovuto agli elevati costi di manutenzione di un tradizionale parco. Si è quindi deciso di creare nel centro della città tre nuovi ecosistemi che si dividono in una zona umida lungo il fiume Mtkvari, una rocciosa di transizione e risalita verso la parte secca e panoramica situata al centro del parco. Ogni parte integra funzioni ed ecosistema per consentire una totale immersione delle persone nella natura considerata “selvaggia”, per riappropriarsi dello spazio a loro precedentemente proibito.