The growing mobility of metropolitan territories and populations is the continuously changing result of an ongoing transformation, reflected in individual urban experiences as well as in public planning action. On the one hand, movement variously contribute to the achievement of collective or individual strategies, providing access to urban opportunities; on the other hand, traditional policy approaches to the issues of mobility appear as ineffective, since they difficultly deal with transcalar phenomena. Urban populations and their practices, including mobility patterns, are decisive in shaping what movement is and what it should be to encounter their peculiarities. The main aim of the research is then to understand which contribute (if any) urban populations and their practices may provide to mobility policy, defining conditions for a common ground where to bring together social demands and political answers for mobility; in particular, specific and varied forms of interactions are explored. Relationships appear thus as a guiding principle to structure the initial questions, exploring them considering interactions promoted by institutions, claims raised by citizens, equal agreements based on reciprocal interests. Concretely, they refer to different approaches of institutions, who are addressed and address different subjects, adopting varied attitudes. The initial questions are inflected in the Milan setting, focusing on different case studies in the field of movement. An evolving setting has been chosen: the city is in fact developing its Urban Mobility Plan adopting a metropolitan perspectives, while a number of different, even fragmentary experiences provide new opportunities for movement. Taking into account consultation from above, claims from below, and at par encounter, differentiated forms of interaction are discussed, as potential ways to convey populations and practices within transport planning processes. What emerges is the need for mobile forms of involvement: urban populations may improve opportunities for movement, widening traditional policy perspectives and offering relevant contributions, but their engagement needs to be strategically tailored.

La crescente mobilità di popolazioni urbane e territori metropolitani è il risultato, continuamente in evoluzione, di una trasformazione, direttamente riflessa nelle esperienze urbane di ciascuno così come nell’azione pubblica. Il movimento contribuisce in modi diversi a strategie collettive o individuali, garantendo l’accesso alle opportunità urbane; i tradizionali approcci di policy alle questioni della mobilità sono però inefficaci, date le difficoltà nel trattare problematiche transcalari. Le popolazioni urbane e le loro pratiche, pattern di mobilità inclusi, sono decisivi nel determinare cosa il movimento è e cosa dovrebbe essere in relazione alle loro peculiarità. Il principale scopo della ricerca è quindi capire (se e) quale contributo le popolazioni urbane e le loro pratiche potrebbero offrire alle politiche per la mobilità, definendo un terreno comune in cui far incontrare domande sociali e risposte politiche; in particolare, vengono esplorate forme di coinvolgimento specifiche e variegate. Le relazioni sono il principio guida che struttura le domande iniziali, esplorandole sulla base di interazioni promosse dalle istituzioni, richieste avanzate da cittadini, accordi paritari basati su interessi reciproci. Concretamente, si fa riferimento a diversi approcci delle istituzioni, che sono interpellate e interpellano soggetti diversi, adottando approcci diversificati. Le domande iniziali vengono declinate nel contesto milanese, oggi in evoluzione: la città sta infatti sviluppando il proprio Piano Urbano della Mobilità adottando una prospettiva metropolitana, e diverse esperienze – anche frammentariamente – offrono nuove opportunità per il movimento. Analizzando consultazioni dall’alto, richieste dal basso ed incontri alla pari, vengono considerate diverse forme di interazione, per coinvolgere le popolazioni urbane e le loro pratiche nei processi di pianificazione dei trasporti. Emerge la necessità di forme mobili di coinvolgimento: le popolazioni urbane potrebbero migliorare le opportunità per il movimento, ampliando le tradizionali prospettive di policy e offrendo contributi rilevanti, ma il loro coinvolgimento dev’essere strutturato strategicamente.

The catcher in the plan. Social demands and the shaping of metropolitan mobility

VECCHIO, GIOVANNI
2012/2013

Abstract

The growing mobility of metropolitan territories and populations is the continuously changing result of an ongoing transformation, reflected in individual urban experiences as well as in public planning action. On the one hand, movement variously contribute to the achievement of collective or individual strategies, providing access to urban opportunities; on the other hand, traditional policy approaches to the issues of mobility appear as ineffective, since they difficultly deal with transcalar phenomena. Urban populations and their practices, including mobility patterns, are decisive in shaping what movement is and what it should be to encounter their peculiarities. The main aim of the research is then to understand which contribute (if any) urban populations and their practices may provide to mobility policy, defining conditions for a common ground where to bring together social demands and political answers for mobility; in particular, specific and varied forms of interactions are explored. Relationships appear thus as a guiding principle to structure the initial questions, exploring them considering interactions promoted by institutions, claims raised by citizens, equal agreements based on reciprocal interests. Concretely, they refer to different approaches of institutions, who are addressed and address different subjects, adopting varied attitudes. The initial questions are inflected in the Milan setting, focusing on different case studies in the field of movement. An evolving setting has been chosen: the city is in fact developing its Urban Mobility Plan adopting a metropolitan perspectives, while a number of different, even fragmentary experiences provide new opportunities for movement. Taking into account consultation from above, claims from below, and at par encounter, differentiated forms of interaction are discussed, as potential ways to convey populations and practices within transport planning processes. What emerges is the need for mobile forms of involvement: urban populations may improve opportunities for movement, widening traditional policy perspectives and offering relevant contributions, but their engagement needs to be strategically tailored.
ARC I - Scuola di Architettura e Società
28-apr-2014
2012/2013
La crescente mobilità di popolazioni urbane e territori metropolitani è il risultato, continuamente in evoluzione, di una trasformazione, direttamente riflessa nelle esperienze urbane di ciascuno così come nell’azione pubblica. Il movimento contribuisce in modi diversi a strategie collettive o individuali, garantendo l’accesso alle opportunità urbane; i tradizionali approcci di policy alle questioni della mobilità sono però inefficaci, date le difficoltà nel trattare problematiche transcalari. Le popolazioni urbane e le loro pratiche, pattern di mobilità inclusi, sono decisivi nel determinare cosa il movimento è e cosa dovrebbe essere in relazione alle loro peculiarità. Il principale scopo della ricerca è quindi capire (se e) quale contributo le popolazioni urbane e le loro pratiche potrebbero offrire alle politiche per la mobilità, definendo un terreno comune in cui far incontrare domande sociali e risposte politiche; in particolare, vengono esplorate forme di coinvolgimento specifiche e variegate. Le relazioni sono il principio guida che struttura le domande iniziali, esplorandole sulla base di interazioni promosse dalle istituzioni, richieste avanzate da cittadini, accordi paritari basati su interessi reciproci. Concretamente, si fa riferimento a diversi approcci delle istituzioni, che sono interpellate e interpellano soggetti diversi, adottando approcci diversificati. Le domande iniziali vengono declinate nel contesto milanese, oggi in evoluzione: la città sta infatti sviluppando il proprio Piano Urbano della Mobilità adottando una prospettiva metropolitana, e diverse esperienze – anche frammentariamente – offrono nuove opportunità per il movimento. Analizzando consultazioni dall’alto, richieste dal basso ed incontri alla pari, vengono considerate diverse forme di interazione, per coinvolgere le popolazioni urbane e le loro pratiche nei processi di pianificazione dei trasporti. Emerge la necessità di forme mobili di coinvolgimento: le popolazioni urbane potrebbero migliorare le opportunità per il movimento, ampliando le tradizionali prospettive di policy e offrendo contributi rilevanti, ma il loro coinvolgimento dev’essere strutturato strategicamente.
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/90526