Potenzialità dei local-based social network (LBSN) per analizzare e comprendere le dinamiche urbane. Un'applicazione dei dati di Foursquare e Twitter a Milano

The potentiality that the Local-Based Social Network (LSBN) represent for Urban Planning can be considered as an object of study, research and analysis in order to understand the urban dynamics and to give back a as-truthful-as-possible representation of the reality. The LBSN are in fact very useful because their users voluntarily produce data located not only in the space, but, really important, even in the time: these data can be identified with the name of Volunteered Geographic Information (VGI). A typology that is still being tested. There are only few case study which gave interesting results. Since many applications do not directly arise from planning researches, but rather from Computer Sciences applied to Social Sciences, through a critical reading it will be possible to develop a taxonomy of methods, useful in the urban analysis. LBSN are strictly linked to individuals whom, through a smartphone, belong to a community of web users and, meanwhile, to an urban population that interacts with the city. These datas are really important for understanding the behavior of people, how the city is used and how it could be modified to improve the livability of a place. The application is an experiment on the use of two main Social Network, Foursquare and Twitter, to figure out how Milan moves in different periods of the year and the week, in different patterns of territory, investigating three main aspects of the life of a city: 1. Populations who share the same space; 2. Places and activities 3. The rhythms of use of the city, temporary or regular. The outcome is an attempt to interpret this data flow, which covers only a portion of the actual number of residents and city users, through an increasingly growing phenomenon. The aim is to analyse in a non-conventional way urban dynamics through such informations, and to create a set of thematic maps that give us a reality directly built by the users of the city.

La potenzialità che i Local-Based Social Network (LBSN) rappresentano per l’urbanistica, può essere considerata oggetto di studio per comprendere le dinamiche urbane e restituirne una rappresentazione efficace. I LBSN sono decisamente utili poiché chi li utilizza produce volontariamente delle informazioni localizzate nello spazio, e, molto importante, anche nel tempo: tali dati possono essere ricondotti alla definizione di Volunteered Geographic Information. Il loro utilizzo per capire le dinamiche urbane è in fase di sperimentazione ed esistono pochi casi studio che hanno dato dei risultati interessanti, poiché molte applicazioni non nascono con una finalizzazione per la ricerca urbanistica, ma piuttosto dalle scienze informatiche applicate alle scienze sociali. Attraverso una lettura critica ho cercato di confrontare alcune metodologie di utilizzo delle informazioni derivate dai Social Network per le analisi urbane. I LBSN sono strettamente collegati agli individui che, attraverso uno smartphone, appartengono ad una comunità di utenti connessi in rete e, insieme, ad una popolazione urbana che interagisce con la città. Perciò tali dati sono molto importanti non solo per comprendere i comportamenti delle persone ma anche come la città venga utilizzata e come si potrebbe intervenire per aumentarne il livello di vivibilità. Il caso applicativo è una sperimentazione sull’utilizzo di due importanti Social Network come Foursquare e Twitter, per capire alcune dinamiche d’uso dello spazio nella città di Milano in diversi periodi dell’anno o della settimana, in diversi luoghi, indagando su diversi aspetti della vita della città: 1. Le popolazioni che condividono lo stesso spazio; 2. I luoghi e le attività; 3. I ritmi d’uso della città (temporanei o regolari). L’esito sarà il tentativo di interpretare questo flusso di dati, che riguarda una parte relativa all’effettivo numero di residenti e city user, attraverso le informazioni legate ad un fenomeno sempre più in crescita. Lo scopo è quello di analizzare in un modo non convenzionale le dinamiche urbane mediante tali informazioni, e creare un set di mappe tematiche che restituisca una realtà costruita direttamente dai fruitori della città.