La sicurezza alimentare è centrale in ogni seria riflessione sul futuro dell’umanità. Essa ha l'obiettivo di assicurare un accesso fisico ed economico ad un quantitativo di cibo sano e nutriente, sufficiente a rispettare i bisogni dietetici e le preferenze alimentari degli individui per una vita attiva ed in salute a tutti gli abitanti della Terra, questa è una delle sfide più rilevanti che il mondo si trovi oggi ad affrontare su scala globale. In questo lavoro saranno affrontati i fattori, le prospettive, i luoghi, le decisioni, i metodi e gli strumenti per contribuire all'ampio dibattito internazionale avviato sul tema. La tesi si inserisce all'interno di un contesto universitario in cui questi temi iniziano ad emergere come declinazione delle scienze del territorio. Questa scrittura ha permesso di sedimentare le competenze acquisite durante un'esperienza progettuale nella quale ho sviluppato, per alcuni mesi, una strumentazione in grado di trattare il tema della sicurezza alimentare. I territori di applicazione sono stati dei contesti internazionali in Haiti e Repubblica Dominicana dove è stato possibile affinare una metodologia i cui risultati hanno riscontrato molto interesse presso vari soggetti. In un mondo sempre più globalizzato questo rapporto tra cibo, economia e territorio ha fatto emergere un'intricata rete di fattori complessi che costituiscono una sfida a tutto tondo per il nostro futuro comune. Le tendenze verso la crescita della popolazione mondiale, la modifica della dieta alimentare correlata al mutamento degli stili di vita, la speculazione finanziaria nell'ambito delle commodities agricole, l'accesso ai mercati e le politiche protezionistiche, gli investimenti nei biocarburanti, la nuova corsa all'accaparramento delle terre coltivabili ed i cambiamenti climatici rappresentano una sfida articolata e pertanto il tema della governance è cruciale poiché ciascuno di questi fattori coinvolge una moltitudine di ambiti differenti e non settoriali. Un nuovo approccio multidisciplinare ed integrato appare quanto mai necessario in quanto le competenze specialistiche, per loro stessa natura, rischiano di non tener conto del quadro complessivo delle dinamiche in campo. Volendo costruire il nesso disciplinare tra le scienze del territorio ed i temi della sicurezza alimentare, ci siamo riferiti al contesto istituzionale più inclusivo a livello internazionale nel quale pensiamo di poter declinare al meglio il nostro approccio politecnico, capace di integrare i temi e costruire strumenti di supporto alle politiche. Questo spazio è il Committee on World Food Security (CFS) in cui la comunità internazionale, riconoscendo l'importanza della sicurezza alimentare e le conseguenze da essa derivate, ha deciso di articolare la governance globale di questa sfida. Attualmente tale piattaforma multilaterale costituisce lo spazio maggiormente rappresentativo ed unanimemente riconosciuto per la sua rilevanza, riuscendo ad incidere sull'agenda politica internazionale. Ai lavori del comitato partecipano tutti i Paesi del mondo, le agenzie delle Nazioni Unite competenti negli ambiti coinvolti, rappresentanti della società civile organizzata, del settore privato e fondazioni filantropiche, rappresentando di fatto lo spazio multi-stakeholder più inclusivo al mondo. La tesi, costruendo una strumentazione in grado di trattare il tema, è anche orientata a produrre dei materiali da portare all'interno di quella sede. Nel comporre questa connessione tra sicurezza alimentare e discipline territoriali, non possiamo non tener conto del grande peso che ha assunto la dimensione finanziaria nelle politiche mondiali. La globalizzazione ha infatti elevato la finanza ad aspetto centrale nei confronti di ogni fattore economico, anche i grandi temi della sicurezza alimentare sono strettamente connessi ad essa poichè la complessità dei fenomeni richiede grandi investimenti. Persino l'elemento più immobile, la terra coltivabile, è diventato oggetto della finanza trasformandosi in una base scambiabile nel mercato globale, al pari di una moneta. L'importanza della dimensione finanziaria richiede quindi un serio approfondimento nel campo degli investimenti agricoli. E' questo uno dei capisaldi sui quali si è incardinato il dibattito internazionale, definendo i principi per gli investimenti responsabili in agricoltura (RAI). L'approccio proposto produrrà gli strumenti volti ad costruire una responsabilità locale, trovando nella dimensione finanziaria il risultato di un processo di pianificazione territoriale. La declinazione locale è un aspetto centrale, poiché nonostante la governance internazionale sia schiacciata verso i grandi decisori ed interessi mondiali, una lettura profonda del sistema agroalimentare evidenzia che l'85% delle aziende agricole nel mondo coltivano meno di due ettari di terreno e che analoghe percentuali di popolazione si nutrano grazie a questa produzione su piccola scala. Questo dato ridimensiona pesantemente il peso delle grandi aziende, solitamente più efficaci nel curare gli interessi della propria categoria, esse rappresentano infatti soltanto un settimo del patrimonio imprenditoriale agricolo e, contrariamente a quanto si possa pensare, anche nei Paesi sviluppati il loro peso è inferiore alla metà delle aziende. Strutturare un approccio locale appare pertanto un'alternativa strategica di sviluppo in grado di declinare responsabilmente gli investimenti agricoli all'interno di una governance locale, costruita con un coerente processo di pianificazione territoriale. Entrando nel merito dell'approccio esso si basa su una metodologia di pianificazione, già sperimentata profittevolmente in altri ambiti disciplinari, volta a far emergere le catene di valore territoriali interconnettendo tra di loro le risorse localmente disponibili al fine di produrre un valore aggiunto superiore alla somma delle parti. L'approccio mostrerà come declinare localmente i principi degli investimenti responsabili in agricoltura e sarà il risultato di un processo che rafforzerà una governance territoriale e delineerà uno scenario strategico delle trasformazioni da attuare, in un'ottica di sviluppo economico e verso la creazione di un sistema agroalimentare locale. La metodologia si articola in quattro fasi propedeutiche e consequenziali, ognuna delle quali si basa sull'utilizzo di strumenti specifici atti a strutturarne i contenuti. Essendo degli strumenti nati in altri ambiti, prevalentemente nelle scienze del territorio e dell'animazione sociale, e declinati per la pianificazione delle catene di valore, ogni strumento è stato sistematizzato per consentire una sua riproposizione in altri contesti. Inoltre alla sistematizzazione è correlato il racconto della sua attuazione nel contesto progettuale che mi ha visto protagonista in Haiti e Repubblica Dominicana. L'esperienza che genera questo contributo è avvenuta in un ambito in via di sviluppo, quale è quello caraibico, ma l'importanza delle dinamiche in campo fa si che essa possa trovare un'adeguata riproduzione anche in Paesi sviluppati. Questa tesi, è frutto di un lavoro iniziato quattro anni fa prima ai margini e poi in prima linea in un gruppo di ricerca multidisciplinare, attivo nel campo dello sviluppo territoriale e dei sistemi alimentari. In questi anni ho potuto partecipare ad un percorso di ricerca collettivo estremamente attuale poiché, da più parti nel mondo, stanno emergendo apporti per una strategia complessiva capace di assicurare la sicurezza alimentare.

Pianificare la sicurezza alimentare. Catene di valore e territorio nella creazione di sistemi agroalimentari locali : un contributo al dibattito internazionale sugli investimenti responsabili in agricoltura

MAGARINI, ANDREA
2013/2014

Abstract

La sicurezza alimentare è centrale in ogni seria riflessione sul futuro dell’umanità. Essa ha l'obiettivo di assicurare un accesso fisico ed economico ad un quantitativo di cibo sano e nutriente, sufficiente a rispettare i bisogni dietetici e le preferenze alimentari degli individui per una vita attiva ed in salute a tutti gli abitanti della Terra, questa è una delle sfide più rilevanti che il mondo si trovi oggi ad affrontare su scala globale. In questo lavoro saranno affrontati i fattori, le prospettive, i luoghi, le decisioni, i metodi e gli strumenti per contribuire all'ampio dibattito internazionale avviato sul tema. La tesi si inserisce all'interno di un contesto universitario in cui questi temi iniziano ad emergere come declinazione delle scienze del territorio. Questa scrittura ha permesso di sedimentare le competenze acquisite durante un'esperienza progettuale nella quale ho sviluppato, per alcuni mesi, una strumentazione in grado di trattare il tema della sicurezza alimentare. I territori di applicazione sono stati dei contesti internazionali in Haiti e Repubblica Dominicana dove è stato possibile affinare una metodologia i cui risultati hanno riscontrato molto interesse presso vari soggetti. In un mondo sempre più globalizzato questo rapporto tra cibo, economia e territorio ha fatto emergere un'intricata rete di fattori complessi che costituiscono una sfida a tutto tondo per il nostro futuro comune. Le tendenze verso la crescita della popolazione mondiale, la modifica della dieta alimentare correlata al mutamento degli stili di vita, la speculazione finanziaria nell'ambito delle commodities agricole, l'accesso ai mercati e le politiche protezionistiche, gli investimenti nei biocarburanti, la nuova corsa all'accaparramento delle terre coltivabili ed i cambiamenti climatici rappresentano una sfida articolata e pertanto il tema della governance è cruciale poiché ciascuno di questi fattori coinvolge una moltitudine di ambiti differenti e non settoriali. Un nuovo approccio multidisciplinare ed integrato appare quanto mai necessario in quanto le competenze specialistiche, per loro stessa natura, rischiano di non tener conto del quadro complessivo delle dinamiche in campo. Volendo costruire il nesso disciplinare tra le scienze del territorio ed i temi della sicurezza alimentare, ci siamo riferiti al contesto istituzionale più inclusivo a livello internazionale nel quale pensiamo di poter declinare al meglio il nostro approccio politecnico, capace di integrare i temi e costruire strumenti di supporto alle politiche. Questo spazio è il Committee on World Food Security (CFS) in cui la comunità internazionale, riconoscendo l'importanza della sicurezza alimentare e le conseguenze da essa derivate, ha deciso di articolare la governance globale di questa sfida. Attualmente tale piattaforma multilaterale costituisce lo spazio maggiormente rappresentativo ed unanimemente riconosciuto per la sua rilevanza, riuscendo ad incidere sull'agenda politica internazionale. Ai lavori del comitato partecipano tutti i Paesi del mondo, le agenzie delle Nazioni Unite competenti negli ambiti coinvolti, rappresentanti della società civile organizzata, del settore privato e fondazioni filantropiche, rappresentando di fatto lo spazio multi-stakeholder più inclusivo al mondo. La tesi, costruendo una strumentazione in grado di trattare il tema, è anche orientata a produrre dei materiali da portare all'interno di quella sede. Nel comporre questa connessione tra sicurezza alimentare e discipline territoriali, non possiamo non tener conto del grande peso che ha assunto la dimensione finanziaria nelle politiche mondiali. La globalizzazione ha infatti elevato la finanza ad aspetto centrale nei confronti di ogni fattore economico, anche i grandi temi della sicurezza alimentare sono strettamente connessi ad essa poichè la complessità dei fenomeni richiede grandi investimenti. Persino l'elemento più immobile, la terra coltivabile, è diventato oggetto della finanza trasformandosi in una base scambiabile nel mercato globale, al pari di una moneta. L'importanza della dimensione finanziaria richiede quindi un serio approfondimento nel campo degli investimenti agricoli. E' questo uno dei capisaldi sui quali si è incardinato il dibattito internazionale, definendo i principi per gli investimenti responsabili in agricoltura (RAI). L'approccio proposto produrrà gli strumenti volti ad costruire una responsabilità locale, trovando nella dimensione finanziaria il risultato di un processo di pianificazione territoriale. La declinazione locale è un aspetto centrale, poiché nonostante la governance internazionale sia schiacciata verso i grandi decisori ed interessi mondiali, una lettura profonda del sistema agroalimentare evidenzia che l'85% delle aziende agricole nel mondo coltivano meno di due ettari di terreno e che analoghe percentuali di popolazione si nutrano grazie a questa produzione su piccola scala. Questo dato ridimensiona pesantemente il peso delle grandi aziende, solitamente più efficaci nel curare gli interessi della propria categoria, esse rappresentano infatti soltanto un settimo del patrimonio imprenditoriale agricolo e, contrariamente a quanto si possa pensare, anche nei Paesi sviluppati il loro peso è inferiore alla metà delle aziende. Strutturare un approccio locale appare pertanto un'alternativa strategica di sviluppo in grado di declinare responsabilmente gli investimenti agricoli all'interno di una governance locale, costruita con un coerente processo di pianificazione territoriale. Entrando nel merito dell'approccio esso si basa su una metodologia di pianificazione, già sperimentata profittevolmente in altri ambiti disciplinari, volta a far emergere le catene di valore territoriali interconnettendo tra di loro le risorse localmente disponibili al fine di produrre un valore aggiunto superiore alla somma delle parti. L'approccio mostrerà come declinare localmente i principi degli investimenti responsabili in agricoltura e sarà il risultato di un processo che rafforzerà una governance territoriale e delineerà uno scenario strategico delle trasformazioni da attuare, in un'ottica di sviluppo economico e verso la creazione di un sistema agroalimentare locale. La metodologia si articola in quattro fasi propedeutiche e consequenziali, ognuna delle quali si basa sull'utilizzo di strumenti specifici atti a strutturarne i contenuti. Essendo degli strumenti nati in altri ambiti, prevalentemente nelle scienze del territorio e dell'animazione sociale, e declinati per la pianificazione delle catene di valore, ogni strumento è stato sistematizzato per consentire una sua riproposizione in altri contesti. Inoltre alla sistematizzazione è correlato il racconto della sua attuazione nel contesto progettuale che mi ha visto protagonista in Haiti e Repubblica Dominicana. L'esperienza che genera questo contributo è avvenuta in un ambito in via di sviluppo, quale è quello caraibico, ma l'importanza delle dinamiche in campo fa si che essa possa trovare un'adeguata riproduzione anche in Paesi sviluppati. Questa tesi, è frutto di un lavoro iniziato quattro anni fa prima ai margini e poi in prima linea in un gruppo di ricerca multidisciplinare, attivo nel campo dello sviluppo territoriale e dei sistemi alimentari. In questi anni ho potuto partecipare ad un percorso di ricerca collettivo estremamente attuale poiché, da più parti nel mondo, stanno emergendo apporti per una strategia complessiva capace di assicurare la sicurezza alimentare.
CALORI, ANDREA
BOTTA, LORENZO
ARC I - Scuola di Architettura e Società
28-apr-2014
2013/2014
Tesi di laurea Magistrale
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