Negli ultimi decenni, le multinazionali dei paesi emergenti, e in particolare quelle provenienti da Cina e India, sono diventate sempre più rilevanti nel contesto economico internazionale. Frequentemente queste multinazionali sono trattate in letteratura, come un insieme omogeneo di soggetti economici, nonostante i paesi da cui provengono sono anche profondamente complessi e diversificati. Le caratteristiche che contraddistinguono i paesi emergenti rispetto ai paesi avanzati sono diverse, tra cui tassi di crescita economica molto elevati, basso reddito, bassi costi di manodopera (anche specializzata), infrastrutture arretrate, sistemi politici e regolamentazioni instabili. Tuttavia, le differenze caratterizzanti questi paesi sono molte, in particolare se si confrontano i due principali paesi protagonisti della recente espansione internazionale. Per prima cosa, in Cina, lo stato risulta avere un ruolo predominante nello scenario economico nazionale, controllando sia il mercato finanziario che la maggior parte delle imprese che effettuano investimenti diretti esteri. Inoltre, mentre in Cina i settori principali sono quello manifatturiero e primario, e la maggior parte degli investimenti sono diretti verso le economie vicine, in India l’internazionalizzazione delle multinazionali si concentra soprattutto in settori ad alta tecnologica come, ad esempio, nel farmaceutico, nell’informatica e nei servizi di business. Per questo motivo, gli investimenti indiani sono rivolti più frequentemente verso le economie più sviluppate. L’obiettivo di questo lavoro è analizzare e mettere a confronto le strategie delle imprese cinesi e indiane nel loro processo di internazionalizzazione. In particolare, l’analisi empirica è volta a studiare le preferenze relative alla modalità d’entrata e alle motivazioni degli investimenti di imprese operanti nel settore manifatturiero high e medium-high tech che decidono di investire in paesi avanzati, e più nello specifico in Europa.

Analisi comparativa della strategia di internazionalizzazione delle multinazionali cinesi e indiane : acquisizioni e investimenti greenfield in Europa

ANNONI, MARGHERITA
2013/2014

Abstract

Negli ultimi decenni, le multinazionali dei paesi emergenti, e in particolare quelle provenienti da Cina e India, sono diventate sempre più rilevanti nel contesto economico internazionale. Frequentemente queste multinazionali sono trattate in letteratura, come un insieme omogeneo di soggetti economici, nonostante i paesi da cui provengono sono anche profondamente complessi e diversificati. Le caratteristiche che contraddistinguono i paesi emergenti rispetto ai paesi avanzati sono diverse, tra cui tassi di crescita economica molto elevati, basso reddito, bassi costi di manodopera (anche specializzata), infrastrutture arretrate, sistemi politici e regolamentazioni instabili. Tuttavia, le differenze caratterizzanti questi paesi sono molte, in particolare se si confrontano i due principali paesi protagonisti della recente espansione internazionale. Per prima cosa, in Cina, lo stato risulta avere un ruolo predominante nello scenario economico nazionale, controllando sia il mercato finanziario che la maggior parte delle imprese che effettuano investimenti diretti esteri. Inoltre, mentre in Cina i settori principali sono quello manifatturiero e primario, e la maggior parte degli investimenti sono diretti verso le economie vicine, in India l’internazionalizzazione delle multinazionali si concentra soprattutto in settori ad alta tecnologica come, ad esempio, nel farmaceutico, nell’informatica e nei servizi di business. Per questo motivo, gli investimenti indiani sono rivolti più frequentemente verso le economie più sviluppate. L’obiettivo di questo lavoro è analizzare e mettere a confronto le strategie delle imprese cinesi e indiane nel loro processo di internazionalizzazione. In particolare, l’analisi empirica è volta a studiare le preferenze relative alla modalità d’entrata e alle motivazioni degli investimenti di imprese operanti nel settore manifatturiero high e medium-high tech che decidono di investire in paesi avanzati, e più nello specifico in Europa.
SCALERA, VITTORIA GIADA
ING - Scuola di Ingegneria Industriale e dell'Informazione
29-apr-2014
2013/2014
Tesi di laurea Magistrale
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