La scarsità di risorse su cui poter fare affidamento, dovuta principalmente alla crisi che il sistema economico mondiale sta attraversando, e la costante crescita delle esigenze dei cittadini hanno messo in difficoltà negli ultimi anni la Pubblica Amministrazione locale. Di conseguenza assume sempre maggiore importanza la ricerca di efficienza ed efficacia. La soluzione individuata dal Governo italiano, per affrontare questi problemi, è la Gestione Associata Obbligatoria (G.A.O.) delle funzioni, introdotta tramite il decreto legislativo 95/2012. L’intento è quello di fare in modo che i piccoli municipi, unendo le forze, possano migliorare il livello del servizio erogato ai cittadini, facendo quindi fronte comune ai problemi di costi ed efficienza riscontrati in passato. In particolare, le forme di Gestione Associata attualmente presenti in Italia sono: Unione di Comuni, Comunità Montana, Comunità di Valle, consorzio, convenzione, Centri Servizi Territori o Alleanze Locali per l’Innovazione (CST/ALI). Al fine di analizzare le performance derivanti dall’implementazione della G.A., è stata inviata una survey a tutte le G.A. presenti in Italia. A partire dalle risposte ottenute sono stati ricavati dati utili alla realizzazione di 11 schemi logici, grazie ai quali è stato in seguito possibile ricavare un framework di analisi. Quest’ultimo poggia su due dei fattori che maggiormente influiscono sulle prestazioni delle G.A., ossia: le scelte politiche e le scelte organizzative adottate dai dirigenti delle G.A. stesse. In particolare, sono state individuate 4 variabili per definire le scelte politiche (anno di attivazione della G.A., numero di enti aderenti alla G.A., numero totale di funzioni e numero di funzioni non ordinarie oggetto di G.A.) e 6 variabili per definire le scelte organizzative (autonomia decisionale, teamwork, integrazione e coordinamento tra i membri dell’ente, capacità di adattamento dell’ente rispetto alle esigenze dei cittadini, capacità di definire obiettivi chiari e rapporto tra numero di funzioni gestite in forma associata e numero totale di funzioni oggetto di G.A.). È stata quindi condotta una duplice analisi: descrittiva e statistica. Attraverso la prima, facendo riferimento alle scelte politico-organizzative, è stato possibile suddividere le G.A. in 3 diversi insiemi: le “best in class”, le “worst in class” e le “work in progress”. Mediante la seconda è stato possibile dimostrare statisticamente come l’insieme di appartenenza delle G.A. incida sulle performance delle G.A. stesse. Ovvero: sulle prestazioni delle G.A. hanno influenza le scelte politico-organizzative intraprese. Infine, attraverso uno studio qualitativo dei dati è stato possibile mettere maggiormente a fuoco quanto le singole variabili analizzate abbiano influito sulle differenze di prestazione riscontrate tra le G.A. appartenenti ai 3 diversi cluster.

Fattori critici di successo della collaborazione inter-istituzionale. La gestione associata delle funzioni comunali in Italia

CANAVESI, FEDERICO
2012/2013

Abstract

La scarsità di risorse su cui poter fare affidamento, dovuta principalmente alla crisi che il sistema economico mondiale sta attraversando, e la costante crescita delle esigenze dei cittadini hanno messo in difficoltà negli ultimi anni la Pubblica Amministrazione locale. Di conseguenza assume sempre maggiore importanza la ricerca di efficienza ed efficacia. La soluzione individuata dal Governo italiano, per affrontare questi problemi, è la Gestione Associata Obbligatoria (G.A.O.) delle funzioni, introdotta tramite il decreto legislativo 95/2012. L’intento è quello di fare in modo che i piccoli municipi, unendo le forze, possano migliorare il livello del servizio erogato ai cittadini, facendo quindi fronte comune ai problemi di costi ed efficienza riscontrati in passato. In particolare, le forme di Gestione Associata attualmente presenti in Italia sono: Unione di Comuni, Comunità Montana, Comunità di Valle, consorzio, convenzione, Centri Servizi Territori o Alleanze Locali per l’Innovazione (CST/ALI). Al fine di analizzare le performance derivanti dall’implementazione della G.A., è stata inviata una survey a tutte le G.A. presenti in Italia. A partire dalle risposte ottenute sono stati ricavati dati utili alla realizzazione di 11 schemi logici, grazie ai quali è stato in seguito possibile ricavare un framework di analisi. Quest’ultimo poggia su due dei fattori che maggiormente influiscono sulle prestazioni delle G.A., ossia: le scelte politiche e le scelte organizzative adottate dai dirigenti delle G.A. stesse. In particolare, sono state individuate 4 variabili per definire le scelte politiche (anno di attivazione della G.A., numero di enti aderenti alla G.A., numero totale di funzioni e numero di funzioni non ordinarie oggetto di G.A.) e 6 variabili per definire le scelte organizzative (autonomia decisionale, teamwork, integrazione e coordinamento tra i membri dell’ente, capacità di adattamento dell’ente rispetto alle esigenze dei cittadini, capacità di definire obiettivi chiari e rapporto tra numero di funzioni gestite in forma associata e numero totale di funzioni oggetto di G.A.). È stata quindi condotta una duplice analisi: descrittiva e statistica. Attraverso la prima, facendo riferimento alle scelte politico-organizzative, è stato possibile suddividere le G.A. in 3 diversi insiemi: le “best in class”, le “worst in class” e le “work in progress”. Mediante la seconda è stato possibile dimostrare statisticamente come l’insieme di appartenenza delle G.A. incida sulle performance delle G.A. stesse. Ovvero: sulle prestazioni delle G.A. hanno influenza le scelte politico-organizzative intraprese. Infine, attraverso uno studio qualitativo dei dati è stato possibile mettere maggiormente a fuoco quanto le singole variabili analizzate abbiano influito sulle differenze di prestazione riscontrate tra le G.A. appartenenti ai 3 diversi cluster.
RUSSO, CLAUDIO
ING - Scuola di Ingegneria Industriale e dell'Informazione
29-apr-2014
2012/2013
Tesi di laurea Magistrale
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