Approcci organizzati alla cronicità : il punto di vista del paziente in un'ottica di co-design

The increasing of the healthcare costs to manage the chronic diseases is bringing most Countries to reorganize their healthcare system, in the attempt to create more effective and efficient models. To achieve this goal, new services need to be structured around the patients’ needs, in order to minimize the waste of resources and to have a better satisfaction from the customer. In the last years, a deep interest in co-design used in public sector (i.e. the users’ involvement in the service design), emerged In literature. The users' direct involvement increases the likelihood to generate a service more aligned with the patients' needs. Despite of this evidence, most of the new services had been implemented without the patients' direct involvement. On the basis of CReG, a pilot project launched by Regione Lombardia (Northern Italy), the thesis work investigates the patients' use and perception of a service structured without their involvement, the potential impact of a co-design activity on the service implementation and the willingness of patients to take part in any collaborative initiatives. The study was realized through the analysis of data collected through telephonic, online and paper survey (373 respondent). Data show a good service perception but, in general, patients are not totally satisfied with the service, because the main patients' needs seem not to be satisfied. Therefore, a co-design activity could potentially have contributed to create a better service, more aligned with the patients' needs. Moreover data show a good willingness by patients to take part in this kind of activities. Having said this, it could be interesting to organize, in the future, one or more focus groups with patients that gave their availability in order to deeply understand the patients' observations and, after, to start a first co-design activity.

L’aumento dell’incidenza delle malattie croniche sulla spesa sanitaria nazionale ha spinto e sta spingendo i vari Paesi a riorganizzare il proprio sistema sanitario verso modelli più efficaci ed efficienti. Affinché questo avvenga è fondamentale strutturare questi servizi intorno alle esigenze dei pazienti per rendere il servizio efficace e ridurre al minimo gli sprechi. In letteratura, sebbene la tematica sia piuttosto recente e ancora poco indagata, emerge un forte interesse nel mondo dei servizi pubblici nei confronti del co-design, ossia il coinvolgimento attivo e diretto dell’utente fin dalla fase di definizione del servizio. Attraverso questo coinvolgimento diretto aumentano le probabilità di creare un servizio più in linea con i veri bisogni dei pazienti. Nonostante questo, i modelli sopracitati sono stati perlopiù implementati senza il coinvolgimento diretto dei pazienti. Il presente lavoro si occupa quindi, nel contesto specifico di una sperimentazione avviata da Regione Lombardia (progetto CReG), di indagare la percezione e l’uso da parte dei pazienti di un servizio strutturato senza il loro coinvolgimento, il potenziale impatto che un’attività di co-design avrebbe potuto avere e la loro predisposizione a partecipare ad eventuali iniziative di collaborazione. Lo studio è stato effettuato attraverso l’analisi dei dati raccolti tramite un questionario somministrato telefonicamente, online o in formato cartaceo, ad un campione di pazienti (373 rispondenti). Dai dati è emersa, in generale, una buona percezione del servizio erogato ma una valutazione sulla sua utilità non soddisfacente, in quanto non sembrano essere stati soddisfatti i principali bisogni dei pazienti intervistati. Un’attività di co-design avrebbe quindi potuto, potenzialmente, portare alla creazione di un servizio più in linea con le esigenze del paziente. Sono stati evidenziati inoltre una buona predisposizione e un buon interesse verso questo tipo di iniziative. Sarebbe dunque interessante organizzare, in futuro, uno o più focus group con i pazienti che hanno dato la propria disponibilità per approfondire le tematiche emerse e, successivamente, avviare una prima iniziativa di co-design.