Il sempre crescente numero di componenti software disponibili in rete apre nuove e interessanti frontiere per l'ingegneria del software, ma pone anche una serie di sfide per poter far sì che essi coesistano e lavorino insieme; uno dei principali problemi aperti, considerando l'estrema eterogeneità del software, è l'interoperabilità, cioè la capacità di un sistema di cooperare e scambiare informazioni con altri sistemi. Per ottenere tale proprietà di sistema è necessario fornire delle descrizioni dei protocolli dei componenti che lo compongono che permettano di avere conoscenze sintattiche, semantiche e comportamentali degli stessi. In questo lavoro si propone una visione dei componenti come agenti conversazionali definendoli attraverso l'Interaction Sequence Chart (ISC), un diagramma di flusso delle interazioni. Dopo aver ricondotto i temi dell'interoperabilità, cioè componibilità, sostituibilità e compatibilità, al solo problema della compatibilità si introduce una valutazione della stessa fra due ISC, sulla base delle informazioni scambiate dai due componenti, tramite lo strumento AE4Co. L'approccio utilizzato da AE4Co è fuzzy, ottimistico e asimmetrico. Fuzzy perché si considera la compatibilità non come un valore booleano, ma si accetta anche il concetto di compatibilità parziale; ottimistico perché si cerca ogni forma di compatibilità, anche tra parti dei componenti supponendo che essa possa comunque essere interessante; asimmetrico perché si considera la compatibilità di un componente nei confronti di un altro preso a riferimento dando la possibilità di modificare il comportamento del primo in modo che possa adattarsi meglio al protocollo del componente di riferimento per incrementare il loro livello di compatibilità. Rispetto agli altri approcci AE4Co cerca la compatibilità a livello di conversazione, cioè nell'insieme dei dati scambiati, e non solo come somma della compatibilità delle singole interazioni; in questo modo si astrae ancora di più dal modo in cui i componenti comunicano e ci si avvicina a quella che è l'interoperabilità concettuale, cioè l'interoperabilità nell'ambito delle funzioni ad alto livello dei componenti.

AE4Co : uno strumento per la valutazione della compatibilità tra componenti software

AIROLDI, DAVIDE;BANFI, STEFANIA
2012/2013

Abstract

Il sempre crescente numero di componenti software disponibili in rete apre nuove e interessanti frontiere per l'ingegneria del software, ma pone anche una serie di sfide per poter far sì che essi coesistano e lavorino insieme; uno dei principali problemi aperti, considerando l'estrema eterogeneità del software, è l'interoperabilità, cioè la capacità di un sistema di cooperare e scambiare informazioni con altri sistemi. Per ottenere tale proprietà di sistema è necessario fornire delle descrizioni dei protocolli dei componenti che lo compongono che permettano di avere conoscenze sintattiche, semantiche e comportamentali degli stessi. In questo lavoro si propone una visione dei componenti come agenti conversazionali definendoli attraverso l'Interaction Sequence Chart (ISC), un diagramma di flusso delle interazioni. Dopo aver ricondotto i temi dell'interoperabilità, cioè componibilità, sostituibilità e compatibilità, al solo problema della compatibilità si introduce una valutazione della stessa fra due ISC, sulla base delle informazioni scambiate dai due componenti, tramite lo strumento AE4Co. L'approccio utilizzato da AE4Co è fuzzy, ottimistico e asimmetrico. Fuzzy perché si considera la compatibilità non come un valore booleano, ma si accetta anche il concetto di compatibilità parziale; ottimistico perché si cerca ogni forma di compatibilità, anche tra parti dei componenti supponendo che essa possa comunque essere interessante; asimmetrico perché si considera la compatibilità di un componente nei confronti di un altro preso a riferimento dando la possibilità di modificare il comportamento del primo in modo che possa adattarsi meglio al protocollo del componente di riferimento per incrementare il loro livello di compatibilità. Rispetto agli altri approcci AE4Co cerca la compatibilità a livello di conversazione, cioè nell'insieme dei dati scambiati, e non solo come somma della compatibilità delle singole interazioni; in questo modo si astrae ancora di più dal modo in cui i componenti comunicano e ci si avvicina a quella che è l'interoperabilità concettuale, cioè l'interoperabilità nell'ambito delle funzioni ad alto livello dei componenti.
GUINEA, SAM
ING - Scuola di Ingegneria Industriale e dell'Informazione
29-apr-2014
2012/2013
Tesi di laurea Magistrale
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