La diffusione di servizi di telecomunicazione di alta qualità e la sempre crescente richiesta di banda ha spinto gli operatori a fare cospicui investimenti al fine di potenziare le reti di accesso in fibra ottica. Uno dei modi per ottenere capacità per utente superiori al Gb/s è l’utilizzo della tecnologia di multiplazione a divisione di lunghezza d’onda (WDM) in ambito di reti ottiche passive (PON). Tuttavia le WDM PON presentano costi iniziali di installazione alti rispetto alle reti gestite a divisione di tempo (TDM). Uno degli aspetti più rilevanti per spingerne l’applicazione è costituito dal costo dei trasmettitori collocati nell’unità ottica di rete (ONU) presso l’utente. Tali trasmettitori devono essere colorless ovvero in grado di assumere l’opportuna lunghezza d’onda in modo da ridurre i costi di produzione e di magazzino. Tra le diverse proposte emerse in letteratura l’architettura self-seeding con laser Fabry-Perot è risultato particolarmente interessante anche se presenta alcuni problemi, quali la difficoltà di salire in bit-rate con la modulazione diretta del Fabry-Perot mantenendo un significativo aggancio dei modi e il bilancio di potenza del trasmettitore che richiede che un livello minimo di potenza ottica sia ri-iniettato nel Fabry-Perot per mantenere un adeguato aggancio. Lo scopo del presente elaborato di tesi è quello di valutare sperimentalmente un trasmettitore ONU colorless innovativo, basato su un self-seeding Fabry-Perot e assistito da un amplificatore ottico a semiconduttore (SOA). L'analisi delle performance del trasmettitore in esame é stata svolta sperimentalmente con particolare attenzione alla variazione di alcuni parametri caratteristici della cavitá, tra i quali la polarizzazione, la potenza in uscita del trasmettitore, la corrente dell'R-SOA, la lunghezza della fibra feeder e le perdite in cavitá.

Trasmettitore ottico self-seeded per Pon

CASCATO, SIMONA
2012/2013

Abstract

La diffusione di servizi di telecomunicazione di alta qualità e la sempre crescente richiesta di banda ha spinto gli operatori a fare cospicui investimenti al fine di potenziare le reti di accesso in fibra ottica. Uno dei modi per ottenere capacità per utente superiori al Gb/s è l’utilizzo della tecnologia di multiplazione a divisione di lunghezza d’onda (WDM) in ambito di reti ottiche passive (PON). Tuttavia le WDM PON presentano costi iniziali di installazione alti rispetto alle reti gestite a divisione di tempo (TDM). Uno degli aspetti più rilevanti per spingerne l’applicazione è costituito dal costo dei trasmettitori collocati nell’unità ottica di rete (ONU) presso l’utente. Tali trasmettitori devono essere colorless ovvero in grado di assumere l’opportuna lunghezza d’onda in modo da ridurre i costi di produzione e di magazzino. Tra le diverse proposte emerse in letteratura l’architettura self-seeding con laser Fabry-Perot è risultato particolarmente interessante anche se presenta alcuni problemi, quali la difficoltà di salire in bit-rate con la modulazione diretta del Fabry-Perot mantenendo un significativo aggancio dei modi e il bilancio di potenza del trasmettitore che richiede che un livello minimo di potenza ottica sia ri-iniettato nel Fabry-Perot per mantenere un adeguato aggancio. Lo scopo del presente elaborato di tesi è quello di valutare sperimentalmente un trasmettitore ONU colorless innovativo, basato su un self-seeding Fabry-Perot e assistito da un amplificatore ottico a semiconduttore (SOA). L'analisi delle performance del trasmettitore in esame é stata svolta sperimentalmente con particolare attenzione alla variazione di alcuni parametri caratteristici della cavitá, tra i quali la polarizzazione, la potenza in uscita del trasmettitore, la corrente dell'R-SOA, la lunghezza della fibra feeder e le perdite in cavitá.
MARAZZI, LUCIA
ING - Scuola di Ingegneria Industriale e dell'Informazione
29-apr-2014
2012/2013
Tesi di laurea Magistrale
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