La crisi economica in corso sta mettendo in discussione il sistema di lavoro dell’economia post-industriale in cui viviamo. Così alcuni sistemi stanno valutando il ritorno a quei mestieri che producono qualcosa di veramente indispensabile per l’uomo: il cibo. Ormai sembra essere diventata una formula astratta, buona per tutte le occasioni e per motivare qualunque cosa: c’è la crisi! Eppure questa crisi è qualcosa che investe concretamente la vita di molte persone. Alcune aziende licenziano, altre mettono i dipendenti in cassa integrazione, altre chiudono definitivamente i battenti. Visto che questo sistema non è più in grado di offrire lavoro a tutti, si comincia a ventilare l’ipotesi che forse una soluzione potrebbe risiedere nella produzione di ciò che è davvero indispensabile: trovare una collocazione contemporanea all’agricoltura nell’economia e nella società. Questa è l’idea che ha motivato l’intervento all’ex lanificio Tiberghien. Si tratta di un grande complesso di circa 60.000 mq. di superficie attualmente lasciato in stato di abbandono. E’ stato, per quasi 100 anni, un grande punto di riferimento e un’importante fonte di lavoro per migliaia di persone fino alla sua definitiva chiusura nel 2004. L’area dismessa si trova nell’immediata periferia ad est del centro storico di Verona, tra i quartieri di Borgo Venezia e San Michele. Il lavoro è stato realizzato concentrandosi su tutto il contesto in cui è calata l’ex fabbrica: un quartiere ex industriale ormai totalmente obsoleto e in fase di cambiamento. Sono stati individuati due assi di progetto: uno dei servizi (sulla statale che va da Verona a Vicenza) e l’altro del verde (che collega le ultime frange delle colline della Lessinia con l’ambito del fiume Adige). Il cardine di questi due assi, situato in posizione strategica, è l’ex Tiberghien; la proposta di progetto sarà quella di adibirlo a serra e orto sociale, immerso in un sistema di verde pubblico. La struttura originaria verrà quasi totalmente riutilizzata e messa in sicurezza, eseguendo esclusivamente ridotte modifiche per l’adattamento alla nuova destinazione d’uso. La soluzione cerca di conciliare da un lato le richieste di confort da parte della popolazione residente nel quartiere con l’introduzione di vaste aree verdi e spazi per il tempo libero e dall’altra di rendere un valore economico al progetto di riqualificazione dando luogo ad un investimento proficuo. Infine l’ex opificio, nel suo contesto, tornerà a vantare un ruolo produttivo rilevante rievocandone la sua memoria storica.

Alternative di crescita. Area dismessa "ex Tiberghien" - Verona est

GASTALDO, NICOLA
2009/2010

Abstract

La crisi economica in corso sta mettendo in discussione il sistema di lavoro dell’economia post-industriale in cui viviamo. Così alcuni sistemi stanno valutando il ritorno a quei mestieri che producono qualcosa di veramente indispensabile per l’uomo: il cibo. Ormai sembra essere diventata una formula astratta, buona per tutte le occasioni e per motivare qualunque cosa: c’è la crisi! Eppure questa crisi è qualcosa che investe concretamente la vita di molte persone. Alcune aziende licenziano, altre mettono i dipendenti in cassa integrazione, altre chiudono definitivamente i battenti. Visto che questo sistema non è più in grado di offrire lavoro a tutti, si comincia a ventilare l’ipotesi che forse una soluzione potrebbe risiedere nella produzione di ciò che è davvero indispensabile: trovare una collocazione contemporanea all’agricoltura nell’economia e nella società. Questa è l’idea che ha motivato l’intervento all’ex lanificio Tiberghien. Si tratta di un grande complesso di circa 60.000 mq. di superficie attualmente lasciato in stato di abbandono. E’ stato, per quasi 100 anni, un grande punto di riferimento e un’importante fonte di lavoro per migliaia di persone fino alla sua definitiva chiusura nel 2004. L’area dismessa si trova nell’immediata periferia ad est del centro storico di Verona, tra i quartieri di Borgo Venezia e San Michele. Il lavoro è stato realizzato concentrandosi su tutto il contesto in cui è calata l’ex fabbrica: un quartiere ex industriale ormai totalmente obsoleto e in fase di cambiamento. Sono stati individuati due assi di progetto: uno dei servizi (sulla statale che va da Verona a Vicenza) e l’altro del verde (che collega le ultime frange delle colline della Lessinia con l’ambito del fiume Adige). Il cardine di questi due assi, situato in posizione strategica, è l’ex Tiberghien; la proposta di progetto sarà quella di adibirlo a serra e orto sociale, immerso in un sistema di verde pubblico. La struttura originaria verrà quasi totalmente riutilizzata e messa in sicurezza, eseguendo esclusivamente ridotte modifiche per l’adattamento alla nuova destinazione d’uso. La soluzione cerca di conciliare da un lato le richieste di confort da parte della popolazione residente nel quartiere con l’introduzione di vaste aree verdi e spazi per il tempo libero e dall’altra di rendere un valore economico al progetto di riqualificazione dando luogo ad un investimento proficuo. Infine l’ex opificio, nel suo contesto, tornerà a vantare un ruolo produttivo rilevante rievocandone la sua memoria storica.
ARC I - Facolta' di Architettura e Società
22-lug-2010
2009/2010
Tesi di laurea Magistrale
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