Questa tesi presenta un metodo anti-islanding attivo basato sull’uso delle terne di sequenza inversa. Una sequenza inversa di tensione viene immessa nella rete al fine di osservare la variazione della sequenza inversa di impedenza al PCC per poter identificare l’islanding. L’islanding è quella condizione tale per cui un’unità GD continua ad alimentare un carico nonostante la rete principale sia scollegata. Questa condizione porta a diversi problemi, per cui è importante che la GD venga scollegata in tempi brevi una volta avvenuto l’islanding. Per questo motivo in letteratura sono presenti diversi metodi anti-islanding, che possono essere classificati principalmente in due categorie: i metodi locali, a loro volta suddivisi in metodi passivi e metodi attivi, e metodi che si basano su comunicazioni da remoto, i quali non sono però generalmente utilizzati in piccoli sistemi (≤10kW), a causa del loro costo elevato. Dopo una presentazione dei metodi già presenti in letteratura, questa tesi presenta il modello e la teoria su cui si basa il metodo proposto. Vengono infine presentate le simulazioni eseguite con Matlab/Simulink e discussi i risultati ottenuti.
Metodo anti-islanding basato sulle sequenze inverse
NIGRO, PAOLO
2013/2014
Abstract
Questa tesi presenta un metodo anti-islanding attivo basato sull’uso delle terne di sequenza inversa. Una sequenza inversa di tensione viene immessa nella rete al fine di osservare la variazione della sequenza inversa di impedenza al PCC per poter identificare l’islanding. L’islanding è quella condizione tale per cui un’unità GD continua ad alimentare un carico nonostante la rete principale sia scollegata. Questa condizione porta a diversi problemi, per cui è importante che la GD venga scollegata in tempi brevi una volta avvenuto l’islanding. Per questo motivo in letteratura sono presenti diversi metodi anti-islanding, che possono essere classificati principalmente in due categorie: i metodi locali, a loro volta suddivisi in metodi passivi e metodi attivi, e metodi che si basano su comunicazioni da remoto, i quali non sono però generalmente utilizzati in piccoli sistemi (≤10kW), a causa del loro costo elevato. Dopo una presentazione dei metodi già presenti in letteratura, questa tesi presenta il modello e la teoria su cui si basa il metodo proposto. Vengono infine presentate le simulazioni eseguite con Matlab/Simulink e discussi i risultati ottenuti.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/10589/92697