I parcheggi scambiatori (park and ride, P&R), collocati in prossimità di stazioni del sistema di TPL (ferrovia, metropolitana, tram, autolinee,…), intercettano l’utenza privata proveniente dalle varie direttrici di accesso stradale e offrono ad essa l’opportunità di lasciare l’automobile per tutta la durata della giornata lavorativa, proseguendo il viaggio verso la destinazione centrale, di studio o di lavoro, su mezzi di maggior capacità. Dietro a questa concezione piuttosto superficiale dei P&R, in realtà si nascondono finalità molto più ampie inerenti alla pianificazione globale del sistema di mobilità, che vanno dal potenziamento generale dell’offerta di TPL, dovuto all’ampliamento dei bacini di influenza delle fermate, al miglioramento della circolazione automobilistica nelle grandi città e, in generale, sulla rete stradale, grazie all’allontanamento di una quota della domanda di sosta e ad una generale riduzione dei flussi automobilistici attratti dai centri urbani, ricollegabili, a loro volta, a miglioramenti dal punto di vista ambientale. Essere in grado di effettuare una buona stima della domanda di sosta gravante su un P&R è quindi essenziale ai fini del su regolare funzionamento, in quanto una sua eventuale inefficienza potrebbe avere ripercussioni sull’equilibrio dell’intero sistema dei trasporti a cui è collegato e non solo: gli investimenti connessi alla realizzazione di un nuovo park and ride, quantificati generalmente in funzione del numero di posti auto previsti per soddisfare la domanda, sono tipicamente pubblici e considerevoli; dunque interventi basati su stime che si dimostrassero palesemente lontane dalla realtà, produrrebbero gravi danni di immagine per l’autorità pubblica promotrice e critiche vibranti da parte della comunità locale, in quanto la struttura verrebbe facilmente percepita dai cittadini come un evidente spreco di denaro pubblico. Da qui l’esigenza di implementare un modello che consenta di prevedere la domanda attuale o futura per un parcheggio di interscambio e di definire un piano di tariffazione della sosta, che consenta all’amministrazione pubblica di recuperare gli investimenti effettuati per la sua realizzazione, gravando esclusivamente sui beneficiari del nuovo servizio e non sull’intera comunità locale.

Dimensionamento e tariffazione di parcheggi di interscambio. Sviluppi teorici e applicazioni

PAGANI, LUCA
2013/2014

Abstract

I parcheggi scambiatori (park and ride, P&R), collocati in prossimità di stazioni del sistema di TPL (ferrovia, metropolitana, tram, autolinee,…), intercettano l’utenza privata proveniente dalle varie direttrici di accesso stradale e offrono ad essa l’opportunità di lasciare l’automobile per tutta la durata della giornata lavorativa, proseguendo il viaggio verso la destinazione centrale, di studio o di lavoro, su mezzi di maggior capacità. Dietro a questa concezione piuttosto superficiale dei P&R, in realtà si nascondono finalità molto più ampie inerenti alla pianificazione globale del sistema di mobilità, che vanno dal potenziamento generale dell’offerta di TPL, dovuto all’ampliamento dei bacini di influenza delle fermate, al miglioramento della circolazione automobilistica nelle grandi città e, in generale, sulla rete stradale, grazie all’allontanamento di una quota della domanda di sosta e ad una generale riduzione dei flussi automobilistici attratti dai centri urbani, ricollegabili, a loro volta, a miglioramenti dal punto di vista ambientale. Essere in grado di effettuare una buona stima della domanda di sosta gravante su un P&R è quindi essenziale ai fini del su regolare funzionamento, in quanto una sua eventuale inefficienza potrebbe avere ripercussioni sull’equilibrio dell’intero sistema dei trasporti a cui è collegato e non solo: gli investimenti connessi alla realizzazione di un nuovo park and ride, quantificati generalmente in funzione del numero di posti auto previsti per soddisfare la domanda, sono tipicamente pubblici e considerevoli; dunque interventi basati su stime che si dimostrassero palesemente lontane dalla realtà, produrrebbero gravi danni di immagine per l’autorità pubblica promotrice e critiche vibranti da parte della comunità locale, in quanto la struttura verrebbe facilmente percepita dai cittadini come un evidente spreco di denaro pubblico. Da qui l’esigenza di implementare un modello che consenta di prevedere la domanda attuale o futura per un parcheggio di interscambio e di definire un piano di tariffazione della sosta, che consenta all’amministrazione pubblica di recuperare gli investimenti effettuati per la sua realizzazione, gravando esclusivamente sui beneficiari del nuovo servizio e non sull’intera comunità locale.
MURGIA, EFISIO
ING I - Scuola di Ingegneria Civile, Ambientale e Territoriale
29-apr-2014
2013/2014
Tesi di laurea Magistrale
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