La parola “manutenibilità” può assumere differenti significati a seconda del contesto nella quale viene inserita. In edilizia, secondo la norma UNI 9910/1991 la manutenibilità è l’attitudine di un’entità, in assegnate condizioni di utilizzazione, a essere mantenuta o riportata in uno stato nel quale può svolgere la funzione richiesta, quando la manutenzione è eseguita nelle condizioni date, con procedure e mezzi prescritti. Di fatto la manutenzione, e nello specifico la qualità della manutenzione, può essere espressa dal rapporto tra efficacia degli interventi manutentivi, e quindi l’effettivo raggiungimento del risultato atteso al termine delle diverse fasi dei processi ad essi connessi e le risorse umane, finanziarie, informative e tecnologiche impiegate per conseguire tale risultato. Lo scopo primario della manutenzione è garantire la piena fruizione di un bene edilizio da parte dei suoi utilizzatori, anche attraverso la realizzazione di interventi volti ad assicurare un incremento qualitativo delle prestazioni dei sistemi. Per raggiungere questo obiettivo occorre chiaramente che il “sistema edificio” abbia un’ottima affidabilità e che possegga già intrinsecamente caratteristiche per essere facilmente mantenuto. Nel caso specifico, essendo gli edifici di culto connotati da numerose peculiarità, che potrebbero divenire criticità in fase di gestione, l’inclusione della manutenibilità fra i requisiti di progetto risulta essere particolarmente importante. L’inadeguatezza nella considerazione di tale aspetto all’interno di strumenti di indirizzo alla progettazione attualmente utilizzati dalla Conferenza Episcopale Italiana per i concorsi sulla realizzazione di nuovi complessi parrocchiali indetti per i “Progetti Pilota”, può risultare controproducente e sfalsare le aspettative della committenza nei confronti delle proposte dei professionisti. Il progetto di tesi intende sviluppare in particolare l’aspetto relativo alla valutazione dei progetti preliminari con la considerazione della manutenibilità espressa tramite richiesta di soddisfazione di esigenze e requisiti. E’ stata proposta un’integrazione al sistema di valutazione attuale, del quale la Conferenza Episcopale Italiana si serve per la selezione del vincitore nell’ambito dei concorsi, prevedendo l’affiancamento alla giuria, durante la fase decisionale, di uno strumento che, applicato ai progetti partecipanti alla gara, possa fornire indicazioni circa l’attitudine di un progetto ad essere manutenuto. Lo strumento, a sua volta, è alimentato da 3 Database che danno informazioni più dettagliate in merito a dimensioni degli spazi, dimensioni e peso degli attrezzi per la manuteniblità e un elenco dettagliato di tutti gli arredi fissi e mobili riscontrabili in un edificio di culto. Il progetto di tesi ha inoltre sviluppato il tema dei degradi riscontrabili in un edificio di culto, catalogandoli in un database. Se un progetto risponde a tutti i requisiti di manutenibilità è possibile intervenire prima che il degrado si manifesti, oppure è più semplice intervenire sul degrado. Obiettivo finale della tesi è la produzione di uno strumento che consenta la valutazione delle proposte progettuali di nuovi edifici per il culto. Lo scopo dello strumento è quello di includere anche nel processo di valutazione di progetto per l’edilizia di culto l’attenzione al requisito di manutenibilità.

Proposta di uno strumento di valutazione della manutenibilità per gli edifici per il culto

PASSERI, DANIELA
2012/2013

Abstract

La parola “manutenibilità” può assumere differenti significati a seconda del contesto nella quale viene inserita. In edilizia, secondo la norma UNI 9910/1991 la manutenibilità è l’attitudine di un’entità, in assegnate condizioni di utilizzazione, a essere mantenuta o riportata in uno stato nel quale può svolgere la funzione richiesta, quando la manutenzione è eseguita nelle condizioni date, con procedure e mezzi prescritti. Di fatto la manutenzione, e nello specifico la qualità della manutenzione, può essere espressa dal rapporto tra efficacia degli interventi manutentivi, e quindi l’effettivo raggiungimento del risultato atteso al termine delle diverse fasi dei processi ad essi connessi e le risorse umane, finanziarie, informative e tecnologiche impiegate per conseguire tale risultato. Lo scopo primario della manutenzione è garantire la piena fruizione di un bene edilizio da parte dei suoi utilizzatori, anche attraverso la realizzazione di interventi volti ad assicurare un incremento qualitativo delle prestazioni dei sistemi. Per raggiungere questo obiettivo occorre chiaramente che il “sistema edificio” abbia un’ottima affidabilità e che possegga già intrinsecamente caratteristiche per essere facilmente mantenuto. Nel caso specifico, essendo gli edifici di culto connotati da numerose peculiarità, che potrebbero divenire criticità in fase di gestione, l’inclusione della manutenibilità fra i requisiti di progetto risulta essere particolarmente importante. L’inadeguatezza nella considerazione di tale aspetto all’interno di strumenti di indirizzo alla progettazione attualmente utilizzati dalla Conferenza Episcopale Italiana per i concorsi sulla realizzazione di nuovi complessi parrocchiali indetti per i “Progetti Pilota”, può risultare controproducente e sfalsare le aspettative della committenza nei confronti delle proposte dei professionisti. Il progetto di tesi intende sviluppare in particolare l’aspetto relativo alla valutazione dei progetti preliminari con la considerazione della manutenibilità espressa tramite richiesta di soddisfazione di esigenze e requisiti. E’ stata proposta un’integrazione al sistema di valutazione attuale, del quale la Conferenza Episcopale Italiana si serve per la selezione del vincitore nell’ambito dei concorsi, prevedendo l’affiancamento alla giuria, durante la fase decisionale, di uno strumento che, applicato ai progetti partecipanti alla gara, possa fornire indicazioni circa l’attitudine di un progetto ad essere manutenuto. Lo strumento, a sua volta, è alimentato da 3 Database che danno informazioni più dettagliate in merito a dimensioni degli spazi, dimensioni e peso degli attrezzi per la manuteniblità e un elenco dettagliato di tutti gli arredi fissi e mobili riscontrabili in un edificio di culto. Il progetto di tesi ha inoltre sviluppato il tema dei degradi riscontrabili in un edificio di culto, catalogandoli in un database. Se un progetto risponde a tutti i requisiti di manutenibilità è possibile intervenire prima che il degrado si manifesti, oppure è più semplice intervenire sul degrado. Obiettivo finale della tesi è la produzione di uno strumento che consenta la valutazione delle proposte progettuali di nuovi edifici per il culto. Lo scopo dello strumento è quello di includere anche nel processo di valutazione di progetto per l’edilizia di culto l’attenzione al requisito di manutenibilità.
ING VI - Scuola di Ingegneria Edile-Architettura
29-apr-2014
2012/2013
Tesi di laurea Magistrale
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