Il Parco di Monza costituisce un’importante risorsa per il territorio circostante e per tutti gli abitanti delle zone limitrofe. Ad oggi non esiste un progetto sistemico di valorizzazione e decenni di gestioni carenti unite ad una limitatezza di fondi ne hanno compromesso l’integrità. La Villa Reale è un esempio evidente di come l’intero complesso sia poco sfruttato. Nonostante l’importanza storico-architettonica della sua struttura il suo stato di conservazione non è ottimale e i suoi spazi non sono impiegati al meglio. Solo una porzione della Villa è infatti visitabile e gli eventi che ospita sono spesso di scarso interesse culturale quando non potenzialmente dannosi per l’edificio stesso. Nel tentativo di comprendere meglio la situazione esistente del Parco, al fine di trovarne le peculiarità, è stata in prima istanza compiuta una ricerca di tipo storico che ha fatto emergere la vita travagliata del Parco nell’ultimo secolo e le polemiche inerenti alla cessione di porzioni di esso a strutture private quali il Golf Club e l’Autodromo. Il confronto con alcuni parchi stranieri e italiani, assimilabili per morfologia a quello in oggetto, ha portato poi alla necessità di individuare i valori principali attribuibili al Parco e le sue vocazioni. Per riuscire nell’intento si è scelto di interpellare gli stakeholder mediante una fase di interviste e una di questionari on-line. Questo confronto ha permesso di collezionare suggerimenti e spunti utili e di evidenziare come le attività sportive di qualunque genere siano la principale modalità di fruizione del Parco. Anche il Consorzio della Valle del Lambro, che gestisce Parco e Villa Reale, accorgendosi di questa vocazione, organizza lezioni sportive gratuite per gli utenti, ma tale progetto è poco conosciuto a causa della scarsa visibilità e della segnalazione assente. Dopo avere approfondito i bisogni e le vocazioni del suo territorio e i suoi utenti, si sono cercati nelle teorie del marketing, del marketing digitale e dello storytelling gli strumenti necessari con l’obiettivo di trovare una modalità di valorizzazione del Parco di Monza che sia economicamente sostenibile e tecnologicamente fattibile. L’insegnamento dello sport, tramite video-tutorial fruibili in mobilità, diventa così il centro di una strategia di comunicazione multicanale che utilizza questo volano per coinvolgere le audience in un utilizzo più consapevole del Parco stesso. I tutorial, visibili su dispositivi mobile hanno lo scopo di rendere accessibile, in un momento di crisi, la pratica sportiva trasformando il Parco di Monza in una sorta di palestra gratuita aperta a tutti in cui gli utenti sono chiamati a collaborare. Il sistema progettato potrebbe, in conclusione, essere esportato in altre situazioni simili o implementato fino al raggiungimento di un vasto archivio di video-tutorial di produzione mista.
Sport nel parco. Strategia transmediale per la valorizzazione del Parco di Monza
MORELATO, SILVIA
2012/2013
Abstract
Il Parco di Monza costituisce un’importante risorsa per il territorio circostante e per tutti gli abitanti delle zone limitrofe. Ad oggi non esiste un progetto sistemico di valorizzazione e decenni di gestioni carenti unite ad una limitatezza di fondi ne hanno compromesso l’integrità. La Villa Reale è un esempio evidente di come l’intero complesso sia poco sfruttato. Nonostante l’importanza storico-architettonica della sua struttura il suo stato di conservazione non è ottimale e i suoi spazi non sono impiegati al meglio. Solo una porzione della Villa è infatti visitabile e gli eventi che ospita sono spesso di scarso interesse culturale quando non potenzialmente dannosi per l’edificio stesso. Nel tentativo di comprendere meglio la situazione esistente del Parco, al fine di trovarne le peculiarità, è stata in prima istanza compiuta una ricerca di tipo storico che ha fatto emergere la vita travagliata del Parco nell’ultimo secolo e le polemiche inerenti alla cessione di porzioni di esso a strutture private quali il Golf Club e l’Autodromo. Il confronto con alcuni parchi stranieri e italiani, assimilabili per morfologia a quello in oggetto, ha portato poi alla necessità di individuare i valori principali attribuibili al Parco e le sue vocazioni. Per riuscire nell’intento si è scelto di interpellare gli stakeholder mediante una fase di interviste e una di questionari on-line. Questo confronto ha permesso di collezionare suggerimenti e spunti utili e di evidenziare come le attività sportive di qualunque genere siano la principale modalità di fruizione del Parco. Anche il Consorzio della Valle del Lambro, che gestisce Parco e Villa Reale, accorgendosi di questa vocazione, organizza lezioni sportive gratuite per gli utenti, ma tale progetto è poco conosciuto a causa della scarsa visibilità e della segnalazione assente. Dopo avere approfondito i bisogni e le vocazioni del suo territorio e i suoi utenti, si sono cercati nelle teorie del marketing, del marketing digitale e dello storytelling gli strumenti necessari con l’obiettivo di trovare una modalità di valorizzazione del Parco di Monza che sia economicamente sostenibile e tecnologicamente fattibile. L’insegnamento dello sport, tramite video-tutorial fruibili in mobilità, diventa così il centro di una strategia di comunicazione multicanale che utilizza questo volano per coinvolgere le audience in un utilizzo più consapevole del Parco stesso. I tutorial, visibili su dispositivi mobile hanno lo scopo di rendere accessibile, in un momento di crisi, la pratica sportiva trasformando il Parco di Monza in una sorta di palestra gratuita aperta a tutti in cui gli utenti sono chiamati a collaborare. Il sistema progettato potrebbe, in conclusione, essere esportato in altre situazioni simili o implementato fino al raggiungimento di un vasto archivio di video-tutorial di produzione mista.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
2014_04_Morelato.pdf
accessibile in internet solo dagli utenti autorizzati
Descrizione: Testo della tesi
Dimensione
37.2 MB
Formato
Adobe PDF
|
37.2 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
I documenti in POLITesi sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/10589/92924