This thesis deals with wayfinding in emergency situations. In particular, the ones that may occur within complex buildings, such as shopping centers, which can have disastrous results if the users have difficulties to orientate themselves in the space and, consequently, to complete the evacuation process. The starting point of my research is the wayfinding, a subject which is currently little known in our country, that studies the ways people know and orientate in a space, and establishes how the dialogic relationship that develops between an individual and the environment in which he moves can ease the spatial understanding by the user and the planning of actions inside of it. The specific literature and the inspection in four major shopping malls in my area, allow me to confirm that individuals who face an emergency situation in a complex building, implement incorrect and dangerous behavior due to negligence in the design of signage and artifacts used to communicate the danger, during all phases of the emergency. The stimuli and information they receive from the space, in fact, are designed without taking into account the ways in which people give meaning to the environment. Specifically, it clearly emerges that the lack of indexicality of such stimuli is the keystone of the matter, as the feature that may act to increase the semiotic strength of the safety communicative artifacts, in favor of both wayfinding in emergency situation and the efficiency of the evacuation process.

Questa tesi ha come argomento il wayfinding nelle situazioni di emergenza. In particolare, di quelle che si possono verificare all’interno di edifici complessi, come i centri commerciali, che possono avere esito disastroso se gli utenti incontrano difficoltà ad orientarsi nello spazio e, di conseguenza, a portare a compimento il processo di evacuazione. Il punto di partenza della mia ricerca è il wayfinding come disciplina, attualmente poco conosciuta nel nostro Paese, che studia le modalità con cui le persone conoscono e si orientano in uno spazio, stabilendo come il rapporto dialogico che si instaura tra un individuo e l’ambiente in cui si muove può agevolare la comprensione spaziale da parte dell’utente e la pianificazione di azioni al suo interno. La letteratura specifica e il sopralluogo in quattro grandi centri commerciali della mia zona mi ha permesso di riscontrare come gli individui che affrontano una situazione di emergenza in un edificio complesso mettano in atto comportamenti rischiosi e scorretti a causa di una negligenza nella progettazione della segnaletica e degli artefatti utilizzati per comunicare loro il pericolo, durante tutte le fasi dell’emergenza. Gli stimoli e le informazioni ad essi rivolti, infatti, sono predisposti senza tenere conto delle modalità con cui le persone danno significato ad un ambiente. Nello specifico, emerge come sia la mancanza di indicalità di tali stimoli ad essere la chiave di volta della questione, in quanto aspetto che può intervenire ad incrementare la forza semiotica degli artefatti comunicativi dedicati alla sicurezza, a favore del sia del wayfinding in emergenza che dell’efficienza del processo di evacuazione.

Wayfinding in emergenza. L'indicalità ambientale per migliorare il processo di evacuazione dagli edifici complessi

CATTANEO, ELEONORA
2012/2013

Abstract

This thesis deals with wayfinding in emergency situations. In particular, the ones that may occur within complex buildings, such as shopping centers, which can have disastrous results if the users have difficulties to orientate themselves in the space and, consequently, to complete the evacuation process. The starting point of my research is the wayfinding, a subject which is currently little known in our country, that studies the ways people know and orientate in a space, and establishes how the dialogic relationship that develops between an individual and the environment in which he moves can ease the spatial understanding by the user and the planning of actions inside of it. The specific literature and the inspection in four major shopping malls in my area, allow me to confirm that individuals who face an emergency situation in a complex building, implement incorrect and dangerous behavior due to negligence in the design of signage and artifacts used to communicate the danger, during all phases of the emergency. The stimuli and information they receive from the space, in fact, are designed without taking into account the ways in which people give meaning to the environment. Specifically, it clearly emerges that the lack of indexicality of such stimuli is the keystone of the matter, as the feature that may act to increase the semiotic strength of the safety communicative artifacts, in favor of both wayfinding in emergency situation and the efficiency of the evacuation process.
ARC III - Scuola del Design
29-apr-2014
2012/2013
Questa tesi ha come argomento il wayfinding nelle situazioni di emergenza. In particolare, di quelle che si possono verificare all’interno di edifici complessi, come i centri commerciali, che possono avere esito disastroso se gli utenti incontrano difficoltà ad orientarsi nello spazio e, di conseguenza, a portare a compimento il processo di evacuazione. Il punto di partenza della mia ricerca è il wayfinding come disciplina, attualmente poco conosciuta nel nostro Paese, che studia le modalità con cui le persone conoscono e si orientano in uno spazio, stabilendo come il rapporto dialogico che si instaura tra un individuo e l’ambiente in cui si muove può agevolare la comprensione spaziale da parte dell’utente e la pianificazione di azioni al suo interno. La letteratura specifica e il sopralluogo in quattro grandi centri commerciali della mia zona mi ha permesso di riscontrare come gli individui che affrontano una situazione di emergenza in un edificio complesso mettano in atto comportamenti rischiosi e scorretti a causa di una negligenza nella progettazione della segnaletica e degli artefatti utilizzati per comunicare loro il pericolo, durante tutte le fasi dell’emergenza. Gli stimoli e le informazioni ad essi rivolti, infatti, sono predisposti senza tenere conto delle modalità con cui le persone danno significato ad un ambiente. Nello specifico, emerge come sia la mancanza di indicalità di tali stimoli ad essere la chiave di volta della questione, in quanto aspetto che può intervenire ad incrementare la forza semiotica degli artefatti comunicativi dedicati alla sicurezza, a favore del sia del wayfinding in emergenza che dell’efficienza del processo di evacuazione.
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/92987