La dimensione tecnologica ha permeato il quotidiano di ogni individuo mutandone così i suoi comportamenti e quelli collettivi, anche in ambito economico. Una breve analisi dell'economia lascia emergere il suo lato eticoattraverso lo stretto legame che ha verso l'uomo e i suoi bisogni in quanto la soddisfazione di rappresenta il vero obiettivo della disciplina. Le nuove tecnologie sono entrate a far parte anche di questo settore, modificandone in parte il paradigma e formando così un sistema cui è stato dato il nome di Economia Collaborativa, la cui principale caratteristica è la costruzione di sistemi basati sulla collaborazione dei partecipanti. I fattori scatenanti di questo cambiamento, in relazione all'epoca in cui viviamo, sono l'aspetto critico delle masse, le capacità inutilizzate e la soddisfazione del singolo, il senso di comunità e la fiducia tra estranei. Un altro importante cambiamento riguarda la percezione del valore degli oggetti: mentre prima era necessario possedere il maggior numero di cose, ora la vera ricchezza risiede nella possibilità di accedere (in contemporanea alla manifestazione dei bisogni) al maggior numero di beni e servizi possibile. Dallo studio di differenti casi si è notato come vi sia un grande numero di reti collaborative che nascono e si organizzano in maniera spontanea, attorno ad un interesse comune. Il concept di progetto nasce proprio da questa osservazione ma vuole trovare un modo per portare la struttura di queste reti all'interno di un gruppo di individui che condividono almeno un aspetto del loro quotidiano: il target di riferimento può essere composta dai genitori di studenti di una stessa scuola, da dipendenti di una ditta, da associati di un centro culturale. Nasce così rehubitat, un sistema di servizi personalizzabili che un ente può mettere a disposizione dei suoi interlocutori per spronarli a creare rapporti interni, collaborazioni e riappropriarsi così di un'area già di loro appartenenza ma non sfruttata appieno.

Rehubitat. L'economia collaborativa nel quotidiano

MENEGOLLI, ANNA
2012/2013

Abstract

La dimensione tecnologica ha permeato il quotidiano di ogni individuo mutandone così i suoi comportamenti e quelli collettivi, anche in ambito economico. Una breve analisi dell'economia lascia emergere il suo lato eticoattraverso lo stretto legame che ha verso l'uomo e i suoi bisogni in quanto la soddisfazione di rappresenta il vero obiettivo della disciplina. Le nuove tecnologie sono entrate a far parte anche di questo settore, modificandone in parte il paradigma e formando così un sistema cui è stato dato il nome di Economia Collaborativa, la cui principale caratteristica è la costruzione di sistemi basati sulla collaborazione dei partecipanti. I fattori scatenanti di questo cambiamento, in relazione all'epoca in cui viviamo, sono l'aspetto critico delle masse, le capacità inutilizzate e la soddisfazione del singolo, il senso di comunità e la fiducia tra estranei. Un altro importante cambiamento riguarda la percezione del valore degli oggetti: mentre prima era necessario possedere il maggior numero di cose, ora la vera ricchezza risiede nella possibilità di accedere (in contemporanea alla manifestazione dei bisogni) al maggior numero di beni e servizi possibile. Dallo studio di differenti casi si è notato come vi sia un grande numero di reti collaborative che nascono e si organizzano in maniera spontanea, attorno ad un interesse comune. Il concept di progetto nasce proprio da questa osservazione ma vuole trovare un modo per portare la struttura di queste reti all'interno di un gruppo di individui che condividono almeno un aspetto del loro quotidiano: il target di riferimento può essere composta dai genitori di studenti di una stessa scuola, da dipendenti di una ditta, da associati di un centro culturale. Nasce così rehubitat, un sistema di servizi personalizzabili che un ente può mettere a disposizione dei suoi interlocutori per spronarli a creare rapporti interni, collaborazioni e riappropriarsi così di un'area già di loro appartenenza ma non sfruttata appieno.
ARC III - Scuola del Design
29-apr-2014
2012/2013
Tesi di laurea Magistrale
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