Il métissage esiste sin dall’inizio dell’umanità, dai grandi spostamenti di massa dei popoli nomadi. Dai movimenti culturali, geografici, economici e politici. Il métissage è iniziato 70 000 anni fa e non si è più fermato. L’analisi di questa ricerca va oltre il métissage biologico, inteso come incrocio di razze, per dare preferenza all’analisi del métissage culturale che rappresenta l’incrocio della cultura e delle idee. Attraverso la ricostruzione del paradigma del métissage, così come si è affermato nelle scienze sociali di area francofona, questa tesi cerca un approccio ai problemi posti dalla globalizzazione e dai sempre più frequenti contatti interetnici. Questi, si contraddistinguono per la vocazione transdisciplinare e per il ruolo cruciale assegnato all’alterità nella costruzione dell’identità, per la funzione parimenti decisiva attribuita all’arte nella fabbricazione e/o nella decifrazione dei processi di contaminazione culturale. Prendendo spunto dalle prospettive di Édouard Glissant, Serge Gruzinski, François Laplantine e Alexis Nouss, emerge un modello ricco d’implicazioni che mette in evidenza il carattere dinamico e relazionale delle identità culturali, mostrando l‘effetto dei processi d’ibridazione e di métissage che viene spesso sottovalutato: la loro creatività, cioè le originali configurazioni a cui possono dar luogo, anche quando le relazioni sociali e i rapporti di potere sono ineguali e asimmetrici. Ogni individuo, poiché è in continua interazione con il mondo, è il risultato di un métissage permanente che da luogo a diverse strutture variabili a seconda dei loro backgroud culturale-storico-geografico. Si definisce così l’identità rizomatica, a radice multipla. Il métissage nel design contemporaneo, si presenta come metafora di fluidità senza limiti né restrinzioni. Il designer, non è più visto come un essere che crea in isolamento dal mondo specializzandosi in una sola disciplina. La contemporaneità cerca un’apertura. Un designer, cioè, che interagisca con un sistema essendo capace di creare collezioni di oggetti trasversali con concetti e identità forti. Il métissage in Perù, mio paese di nascita, ha un’impatto molto forte nella storia e nell’identità culturale del paese. Dall’esistenza di culture precolombiane come Caral (3500 a.C.), Chavín (1500 a.C.), Paracas (700 a.C.), Nazca (10 d.C.), Tiahuanaco (500 a.C.), Mochica (600 a.C.), Chimú (1300 d.C), fino all’impero Inca (1400 d.C), vi fu un dialogo e un’interazione che influenzò una cultura con l’altra. Per questo motivo, probabilmente quando arrivarono gli spagnoli, nonostante la conquista (1532), ebbe luogo un métissage molto particolare.3 (Actas de Diseño). Se, inoltre, prendiamo in considerazione le immigrazioni durante l’epoca coloniale (Spagna, Africa) e quella repubblicana (Italia, Germania, Giappone, Cina), noteremo che il Perù ha sempre interagito con diverse culture ed è, come nazione, precisamente il risultato di questo mix continuo che arriva fino ai nostri giorni. La parte progettuale della ricerca, vuole applicare questa analisi nel design di un concetto. Uno spazio in cui i prodotti possano interagire tra di loro creando un’identità che sia il risultato di diverse componenti. Oggetti che raccontano una storia. Oggetti che sono il risultato di immagini, tecniche, materiali e luoghi. Oggetti che come noi, hanno un diario di esperienze e che vengono influenzati dal luogo in cui essi sono stati creati, facendo sì che il locale ed il globale interagiscano in un risultato «glocale».
Métissage. Un design d’identità multipla
ANTICONA BRACAMONTE, LUISA FERNANDA
2012/2013
Abstract
Il métissage esiste sin dall’inizio dell’umanità, dai grandi spostamenti di massa dei popoli nomadi. Dai movimenti culturali, geografici, economici e politici. Il métissage è iniziato 70 000 anni fa e non si è più fermato. L’analisi di questa ricerca va oltre il métissage biologico, inteso come incrocio di razze, per dare preferenza all’analisi del métissage culturale che rappresenta l’incrocio della cultura e delle idee. Attraverso la ricostruzione del paradigma del métissage, così come si è affermato nelle scienze sociali di area francofona, questa tesi cerca un approccio ai problemi posti dalla globalizzazione e dai sempre più frequenti contatti interetnici. Questi, si contraddistinguono per la vocazione transdisciplinare e per il ruolo cruciale assegnato all’alterità nella costruzione dell’identità, per la funzione parimenti decisiva attribuita all’arte nella fabbricazione e/o nella decifrazione dei processi di contaminazione culturale. Prendendo spunto dalle prospettive di Édouard Glissant, Serge Gruzinski, François Laplantine e Alexis Nouss, emerge un modello ricco d’implicazioni che mette in evidenza il carattere dinamico e relazionale delle identità culturali, mostrando l‘effetto dei processi d’ibridazione e di métissage che viene spesso sottovalutato: la loro creatività, cioè le originali configurazioni a cui possono dar luogo, anche quando le relazioni sociali e i rapporti di potere sono ineguali e asimmetrici. Ogni individuo, poiché è in continua interazione con il mondo, è il risultato di un métissage permanente che da luogo a diverse strutture variabili a seconda dei loro backgroud culturale-storico-geografico. Si definisce così l’identità rizomatica, a radice multipla. Il métissage nel design contemporaneo, si presenta come metafora di fluidità senza limiti né restrinzioni. Il designer, non è più visto come un essere che crea in isolamento dal mondo specializzandosi in una sola disciplina. La contemporaneità cerca un’apertura. Un designer, cioè, che interagisca con un sistema essendo capace di creare collezioni di oggetti trasversali con concetti e identità forti. Il métissage in Perù, mio paese di nascita, ha un’impatto molto forte nella storia e nell’identità culturale del paese. Dall’esistenza di culture precolombiane come Caral (3500 a.C.), Chavín (1500 a.C.), Paracas (700 a.C.), Nazca (10 d.C.), Tiahuanaco (500 a.C.), Mochica (600 a.C.), Chimú (1300 d.C), fino all’impero Inca (1400 d.C), vi fu un dialogo e un’interazione che influenzò una cultura con l’altra. Per questo motivo, probabilmente quando arrivarono gli spagnoli, nonostante la conquista (1532), ebbe luogo un métissage molto particolare.3 (Actas de Diseño). Se, inoltre, prendiamo in considerazione le immigrazioni durante l’epoca coloniale (Spagna, Africa) e quella repubblicana (Italia, Germania, Giappone, Cina), noteremo che il Perù ha sempre interagito con diverse culture ed è, come nazione, precisamente il risultato di questo mix continuo che arriva fino ai nostri giorni. La parte progettuale della ricerca, vuole applicare questa analisi nel design di un concetto. Uno spazio in cui i prodotti possano interagire tra di loro creando un’identità che sia il risultato di diverse componenti. Oggetti che raccontano una storia. Oggetti che sono il risultato di immagini, tecniche, materiali e luoghi. Oggetti che come noi, hanno un diario di esperienze e che vengono influenzati dal luogo in cui essi sono stati creati, facendo sì che il locale ed il globale interagiscano in un risultato «glocale».File | Dimensione | Formato | |
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