VINTAGE_Oggi, comprare abiti usati è diventato qualcosa di assolutamente normale, interessante e ricercato. Indossare abiti di seconda mano è consuetudine accettata, se non addirittura auspicata, all’interno del fashion system. In un primo momento questa tesi indaga non soltanto su come è cambiata la percezione del vintage nelle società contemporanee, divenuto il trionfo del valore culturale dell’autenticità intesa come radicamento del vissuto, ma anche sui diversi ruoli che ha cominciato a ricoprire quest’ultimo nel Sistema Moda. Tendenza che ha raggiunto il vertice della società tramite il meccanismo del Bubbling up e, successivamente si è riversata sugli strati subalterni grazie all’opera dei vari stilisti che hanno cavalcato la tendenza. Si pensi all’importanza degli archivi aziendali e storici come strumento di progettazione per gli uffici stile, come il Vintage Palace di A.N.G.E.L.O., oppure The Vintage Showroom a Londra, al vintage decustruction, al collezionismo e al fashion curating, oppure all’influenza di stilisti contemporanei come Antonio Marras nel cui lavoro si traduce la memoria storica in un recupero di produzioni locali.. SOSTENIBILITà_Se si pensi al vestire come ad una forma di testimonianza qualitativa della storia dell’umanità, cosi come dell’interazione con il nostro pianeta sembra naturale che la risposta della moda alla crisi economica ed ecologica, ed in particolare la risposta al meccanismo interrogabile di “fast fashion” sia una reintegrazione di valori più durevoli, e di conseguenza l’affermazione del vintage nella moda. Vengono esaminati in questa parte della tesi Casi studi di aziende con un impronta sostenibile così come differenti approcci progettuali, come l’estensione del ciclo vita dei prodotti, emotionally durable design, local fashion systems, ethical sourcing, zero-waste design, biocouture, slow fashion, mailorder dressmaking, le ONG, iperqualità, upcycling and resurfacing, dfd - design (design for disassembly), “New prosperity” design ecc.. TREND RESEARCH_WHY THE BLUES? Uno dei maggior fashion trends attuali è il “Power Clashing”, ovvero il mix di stampe, colori e pattern a forte contrasto. Inoltre si sono viste pattern dal gusto etnico in quasi tutte le collezione sia sulle passerelle che nel Pronto moda. Tantissimi sono i labels che fanno camicie stampate, vintage rivisitate, ecologiche, funzionali, in collaborazione con artisti ecc., ma sembra che nessuno stia usando un’espressione di mood riferito prettamente alla cultura della musica Blues.PROJECT_“Re-Sense significa “Ricaricare di Senso”. Rivedere e Ripensare il vestire, inteso come interazione psicologica, culturale e fisica tra se stessi, le persone e il mondo per tenere in evoluzione il ciclo vita di un prodotto/servizio/pensiero.”

Resurfacing the blues

KAMMERSBERGER, KAROLINE MARIA
2012/2013

Abstract

VINTAGE_Oggi, comprare abiti usati è diventato qualcosa di assolutamente normale, interessante e ricercato. Indossare abiti di seconda mano è consuetudine accettata, se non addirittura auspicata, all’interno del fashion system. In un primo momento questa tesi indaga non soltanto su come è cambiata la percezione del vintage nelle società contemporanee, divenuto il trionfo del valore culturale dell’autenticità intesa come radicamento del vissuto, ma anche sui diversi ruoli che ha cominciato a ricoprire quest’ultimo nel Sistema Moda. Tendenza che ha raggiunto il vertice della società tramite il meccanismo del Bubbling up e, successivamente si è riversata sugli strati subalterni grazie all’opera dei vari stilisti che hanno cavalcato la tendenza. Si pensi all’importanza degli archivi aziendali e storici come strumento di progettazione per gli uffici stile, come il Vintage Palace di A.N.G.E.L.O., oppure The Vintage Showroom a Londra, al vintage decustruction, al collezionismo e al fashion curating, oppure all’influenza di stilisti contemporanei come Antonio Marras nel cui lavoro si traduce la memoria storica in un recupero di produzioni locali.. SOSTENIBILITà_Se si pensi al vestire come ad una forma di testimonianza qualitativa della storia dell’umanità, cosi come dell’interazione con il nostro pianeta sembra naturale che la risposta della moda alla crisi economica ed ecologica, ed in particolare la risposta al meccanismo interrogabile di “fast fashion” sia una reintegrazione di valori più durevoli, e di conseguenza l’affermazione del vintage nella moda. Vengono esaminati in questa parte della tesi Casi studi di aziende con un impronta sostenibile così come differenti approcci progettuali, come l’estensione del ciclo vita dei prodotti, emotionally durable design, local fashion systems, ethical sourcing, zero-waste design, biocouture, slow fashion, mailorder dressmaking, le ONG, iperqualità, upcycling and resurfacing, dfd - design (design for disassembly), “New prosperity” design ecc.. TREND RESEARCH_WHY THE BLUES? Uno dei maggior fashion trends attuali è il “Power Clashing”, ovvero il mix di stampe, colori e pattern a forte contrasto. Inoltre si sono viste pattern dal gusto etnico in quasi tutte le collezione sia sulle passerelle che nel Pronto moda. Tantissimi sono i labels che fanno camicie stampate, vintage rivisitate, ecologiche, funzionali, in collaborazione con artisti ecc., ma sembra che nessuno stia usando un’espressione di mood riferito prettamente alla cultura della musica Blues.PROJECT_“Re-Sense significa “Ricaricare di Senso”. Rivedere e Ripensare il vestire, inteso come interazione psicologica, culturale e fisica tra se stessi, le persone e il mondo per tenere in evoluzione il ciclo vita di un prodotto/servizio/pensiero.”
ARC III - Scuola del Design
29-apr-2014
2012/2013
Tesi di laurea Magistrale
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