Obiettivo della tesi è riprendere gli insegnamenti proposti da Schafer e concretizzarli in un progetto di Spatial design volto al miglioramento dello spazio pubblico e alla sensibilizzazione dell’ascoltatore metropolitano. La ricerca parte dai primi studi sulla percezione dell’ambiente urbano attraverso i sensi, esplora il rapporto tra rumore e musica che si è sviluppato nell’arco del Novecento e giunge all’analisi degli studi effettuati sul paesaggio sonoro dalla sua nascita ad oggi. Da questo percorso nasce IntraSuono. Spazi aurali per ascolti urbani, un intervento progettuale all’interno del contesto urbano che intende proporsi come luogo di ascolto, presa di coscienza, sensibilizzazione alla problematica dell’inquinamento acustico. IntraSuono è un padiglione-galleria permeabile site-specific in Piazza Argentina a Milano che coinvolge il passante che l’attraversa in un viaggio esplorativo dei suoni caratteristici del luogo e in un graduale passaggio da un ambiente sonoro lo-fi, quale la città caratterizzata da costanti flussi di trasporti, a un ambiente sonoro hi-fi, di miglior qualità, ricreando una nicchia acustica al centro della galleria. Tramite un sistema che diffonde all’interno del passaggio suoni registrati in loco e suoni catturati in tempo reale da microfoni collocati nei binari della metropolitana sottostante la piazza, si crea un ambiente controllato a livello sonoro che induce i passanti a soffermarsi, ascoltare, scoprire nuovi suoni e riflettere sulla dimensione uditiva dell’esperienza umana.IntraSuono (tra il suono) perché è un luogo di transito caratterizzato da una particolare conformazione fisica che lo rende accessibile da più punti e attraversabile in percorsi variabili, che incrocia i suoni udibili in loco in quell’istante con suoni sempre caratteristici della location ma appartenenti a momenti temporali diversi o non raggiungibili dall’orecchio umano. IntraSuono (nel suono) perché è un luogo di sosta in cui immergersi, indugiare, incontrarsi o isolarsi, ma soprattutto ascoltare e raggiungere una consapevolezza acustica diversa del paesaggio sonoro esistente. IntraSuono perché rimanda agli infrasuoni, frequenze gravi non udibili dall’udito umano ma percepibili attraverso il senso del tatto tramite le vibrazioni delle onde sonore, inserite nel padiglione per mezzo di impianti collocati in alcune sedute.

IntraSuono. Spazi aurali per ascolti urbani. Gallerie permeabili come luogo di percezione uditiva della realtà

COMUZZI, VALENTINA
2012/2013

Abstract

Obiettivo della tesi è riprendere gli insegnamenti proposti da Schafer e concretizzarli in un progetto di Spatial design volto al miglioramento dello spazio pubblico e alla sensibilizzazione dell’ascoltatore metropolitano. La ricerca parte dai primi studi sulla percezione dell’ambiente urbano attraverso i sensi, esplora il rapporto tra rumore e musica che si è sviluppato nell’arco del Novecento e giunge all’analisi degli studi effettuati sul paesaggio sonoro dalla sua nascita ad oggi. Da questo percorso nasce IntraSuono. Spazi aurali per ascolti urbani, un intervento progettuale all’interno del contesto urbano che intende proporsi come luogo di ascolto, presa di coscienza, sensibilizzazione alla problematica dell’inquinamento acustico. IntraSuono è un padiglione-galleria permeabile site-specific in Piazza Argentina a Milano che coinvolge il passante che l’attraversa in un viaggio esplorativo dei suoni caratteristici del luogo e in un graduale passaggio da un ambiente sonoro lo-fi, quale la città caratterizzata da costanti flussi di trasporti, a un ambiente sonoro hi-fi, di miglior qualità, ricreando una nicchia acustica al centro della galleria. Tramite un sistema che diffonde all’interno del passaggio suoni registrati in loco e suoni catturati in tempo reale da microfoni collocati nei binari della metropolitana sottostante la piazza, si crea un ambiente controllato a livello sonoro che induce i passanti a soffermarsi, ascoltare, scoprire nuovi suoni e riflettere sulla dimensione uditiva dell’esperienza umana.IntraSuono (tra il suono) perché è un luogo di transito caratterizzato da una particolare conformazione fisica che lo rende accessibile da più punti e attraversabile in percorsi variabili, che incrocia i suoni udibili in loco in quell’istante con suoni sempre caratteristici della location ma appartenenti a momenti temporali diversi o non raggiungibili dall’orecchio umano. IntraSuono (nel suono) perché è un luogo di sosta in cui immergersi, indugiare, incontrarsi o isolarsi, ma soprattutto ascoltare e raggiungere una consapevolezza acustica diversa del paesaggio sonoro esistente. IntraSuono perché rimanda agli infrasuoni, frequenze gravi non udibili dall’udito umano ma percepibili attraverso il senso del tatto tramite le vibrazioni delle onde sonore, inserite nel padiglione per mezzo di impianti collocati in alcune sedute.
ARC III - Scuola del Design
29-apr-2014
2012/2013
Tesi di laurea Magistrale
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