La ricerca progettuale nasce durante il Laboratorio di Sintesi Finale 2012-2013, dal titolo Out of the Box, nel corso del quale sono state affrontate diverse tematiche, tutte accomunate da un unico macro tema: “Visioni sulla domesticità nel futuro”. Tra gli scenari ipotizzati durante il semestre, la mia attenzione si è soffermata in particolar modo sull’attività fisico/sportiva svolta nell’ambiente domestico. Il progetto elaborato in questa tesi è quindi il risultato di alcune riflessioni sulla possibile evoluzione del fitness in uno scenario futuro che tenga conto dei mutamenti economici, sociali e culturali globali, in relazione all’uomo e al suo stile di vita. Si calcola che nel 2050 la popolazione mondiale supererà i 9 miliardi e che, a seguito dell’allungamento della vita media e del benessere diffuso, si assisterà ad un progressivo invecchiamento demografico. Per evitare che questa situazione gravi sul sistema sanitario è necessario garantire una vita più sana e non solo più lunga. Oggi, però, si passano ore stando seduti, a lavorare, a spostarsi in auto, a socializzare sui social network, tanto che la sedentarietà, che già ora rappresenta un problema, costituirà un problema maggiore in futuro, soprattutto in termini di spesa pubblica. Una delle malattie su cui ho posto la mia attenzione, in quanto considerata malattia sociale e principale causa della perdita di autonomia della persona anziana, è l’osteoporosi. Per combatterla, la soluzione migliore risulta essere la prevenzione, attraverso una costante attività fisica. Alcuni tipi di esercizio fisico, più di altri, sono adatti a contrastare la rarefazione dell’osso: il rimodellamento osseo è stimolato dalla forza di gravità, cioè dal peso del corpo. Rimbalzare su un tappeto elastico, come dimostrato anche dalla NASA, incrementa l’effetto della gravità, attivando tutto il sistema muscolare senza provocare traumi alle ossa. Se effettivamente la mancanza di tempo e la pigrizia nel raggiungere gli impianti sportivi sono la principale causa della sedentarietà, portare la palestra all’interno dell’abitazione risolverebbe il problema. Già oggi sono molte le persone che prediligono l’ambiente domestico per l’attività fisica, manifestando così l’esigenza di conciliare gli spazi della casa con attrezzi sportivi professionali. Nella casa, non più suddivisa in ambienti specifici, si afferma il valore della flessibilità dello spazio e della polifunzionalità degli oggetti, come conseguenza del mutamento delle esigenze di vita degli abitanti. Si è dunque pensato ad un complemento d’arredo che integri, alla sua tradizionale funzione, quella di un attrezzo sportivo, sempre a disposizione e pronto all’uso, per un nuovo modo di vivere la casa pensando al proprio benessere e a quello della società. Il progetto proposto, infine, rappresenta una possibile brand extension per Technogym, verso il settore dell’arredo, in quanto Jump Chair potrebbe rispecchiare la filosofia dell’azienda, ovvero quella di creare prodotti professionali e di qualità che mirano al raggiungimento del wellness.

Jump chair. Un complemento d'arredo attrezzo per il fitness, mirato alla prevenzione dell'osteoporosi

GHITTORI, ELENA
2012/2013

Abstract

La ricerca progettuale nasce durante il Laboratorio di Sintesi Finale 2012-2013, dal titolo Out of the Box, nel corso del quale sono state affrontate diverse tematiche, tutte accomunate da un unico macro tema: “Visioni sulla domesticità nel futuro”. Tra gli scenari ipotizzati durante il semestre, la mia attenzione si è soffermata in particolar modo sull’attività fisico/sportiva svolta nell’ambiente domestico. Il progetto elaborato in questa tesi è quindi il risultato di alcune riflessioni sulla possibile evoluzione del fitness in uno scenario futuro che tenga conto dei mutamenti economici, sociali e culturali globali, in relazione all’uomo e al suo stile di vita. Si calcola che nel 2050 la popolazione mondiale supererà i 9 miliardi e che, a seguito dell’allungamento della vita media e del benessere diffuso, si assisterà ad un progressivo invecchiamento demografico. Per evitare che questa situazione gravi sul sistema sanitario è necessario garantire una vita più sana e non solo più lunga. Oggi, però, si passano ore stando seduti, a lavorare, a spostarsi in auto, a socializzare sui social network, tanto che la sedentarietà, che già ora rappresenta un problema, costituirà un problema maggiore in futuro, soprattutto in termini di spesa pubblica. Una delle malattie su cui ho posto la mia attenzione, in quanto considerata malattia sociale e principale causa della perdita di autonomia della persona anziana, è l’osteoporosi. Per combatterla, la soluzione migliore risulta essere la prevenzione, attraverso una costante attività fisica. Alcuni tipi di esercizio fisico, più di altri, sono adatti a contrastare la rarefazione dell’osso: il rimodellamento osseo è stimolato dalla forza di gravità, cioè dal peso del corpo. Rimbalzare su un tappeto elastico, come dimostrato anche dalla NASA, incrementa l’effetto della gravità, attivando tutto il sistema muscolare senza provocare traumi alle ossa. Se effettivamente la mancanza di tempo e la pigrizia nel raggiungere gli impianti sportivi sono la principale causa della sedentarietà, portare la palestra all’interno dell’abitazione risolverebbe il problema. Già oggi sono molte le persone che prediligono l’ambiente domestico per l’attività fisica, manifestando così l’esigenza di conciliare gli spazi della casa con attrezzi sportivi professionali. Nella casa, non più suddivisa in ambienti specifici, si afferma il valore della flessibilità dello spazio e della polifunzionalità degli oggetti, come conseguenza del mutamento delle esigenze di vita degli abitanti. Si è dunque pensato ad un complemento d’arredo che integri, alla sua tradizionale funzione, quella di un attrezzo sportivo, sempre a disposizione e pronto all’uso, per un nuovo modo di vivere la casa pensando al proprio benessere e a quello della società. Il progetto proposto, infine, rappresenta una possibile brand extension per Technogym, verso il settore dell’arredo, in quanto Jump Chair potrebbe rispecchiare la filosofia dell’azienda, ovvero quella di creare prodotti professionali e di qualità che mirano al raggiungimento del wellness.
ARC III - Scuola del Design
29-apr-2014
2012/2013
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/93048