In un percorso che si addentra nel tema della sostenibilità e in particolar modo del riuso, e del “fare progetto” a partire da artefatti e materiali destinati alla dismissione,si valutano, le qualità estetiche che da essa ne derivano. Gli artefatti che provengono da pratiche sostenibili, sono spesso considerati poco gradevoli; è compito del Designer, educare e incentivare ad un nuovo tipo di estetica o all’associazione di nuovi significati ai prodotti proposti. In un sistema produttivo in cui niente è come sembra, la confusione fra oggetti realmente sostenibili ed apparentemente sostenibili è davvero sottile. Educare al riuso, significa quindi ristabilire una semplice verità: quella del “beeing good and looking good”. Attraverso una serie di casi studio che vanno dal diy al riuso artistico, si indagano le ragioni, le modalità, le possibilità fisico formali di questa attività di riqualificazione. Chiave di svolta della tesi, è il "fare artigiano" che caratterizza il progetto di riuso. Il rapporto diretto con i materiali di scarto, il controllo dell’intero processo di rifunzionalizzazione, e il risultato di prodotti unici o di serie limitata, rendono a tutti gli effetti il designer del riuso, un designer artigiano. La cura del fare artigianale contribuisce alla riqualificazione dell'oggetto e lo inserisce in un contesto economico e sociale che sta riscoprendo il valore del “saper fare”. Movimenti come makers, innovazioni tecnologiche e digitali come stampa 3d e software open source, e la nascita del web 2.0, stanno rapidamente cambiando la visione conomica globale. In questo nuovo panorama, il progetto di riuso non può più essere considerato esclusivamente come un hobby relegato ad un mercato di nicchia.Il riuso oggi è un’attività con reali possibilità in un mercato che riconosce sempre di più l’importanza di piccoli artigiani che intraprendono percorsi sostenibili, in una versione tecnologica e digitalizzata.

Design as hacking, making, crafting

MERELLI, STEFANIA
2012/2013

Abstract

In un percorso che si addentra nel tema della sostenibilità e in particolar modo del riuso, e del “fare progetto” a partire da artefatti e materiali destinati alla dismissione,si valutano, le qualità estetiche che da essa ne derivano. Gli artefatti che provengono da pratiche sostenibili, sono spesso considerati poco gradevoli; è compito del Designer, educare e incentivare ad un nuovo tipo di estetica o all’associazione di nuovi significati ai prodotti proposti. In un sistema produttivo in cui niente è come sembra, la confusione fra oggetti realmente sostenibili ed apparentemente sostenibili è davvero sottile. Educare al riuso, significa quindi ristabilire una semplice verità: quella del “beeing good and looking good”. Attraverso una serie di casi studio che vanno dal diy al riuso artistico, si indagano le ragioni, le modalità, le possibilità fisico formali di questa attività di riqualificazione. Chiave di svolta della tesi, è il "fare artigiano" che caratterizza il progetto di riuso. Il rapporto diretto con i materiali di scarto, il controllo dell’intero processo di rifunzionalizzazione, e il risultato di prodotti unici o di serie limitata, rendono a tutti gli effetti il designer del riuso, un designer artigiano. La cura del fare artigianale contribuisce alla riqualificazione dell'oggetto e lo inserisce in un contesto economico e sociale che sta riscoprendo il valore del “saper fare”. Movimenti come makers, innovazioni tecnologiche e digitali come stampa 3d e software open source, e la nascita del web 2.0, stanno rapidamente cambiando la visione conomica globale. In questo nuovo panorama, il progetto di riuso non può più essere considerato esclusivamente come un hobby relegato ad un mercato di nicchia.Il riuso oggi è un’attività con reali possibilità in un mercato che riconosce sempre di più l’importanza di piccoli artigiani che intraprendono percorsi sostenibili, in una versione tecnologica e digitalizzata.
LEVI, MARINELLA
ARC III - Scuola del Design
29-apr-2014
2012/2013
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/93083