This thesis is about intertextuality and photography, photographic models and photojournalism. Here are expressed theories among the study on intertextuality made by Gérard Genette, here adopted in the range of photojournalism, with the aim to identify a batch of "visual types" that leads to create photographic models – or archetypes – applied to photography of information. Seen the topic depth, here are just treated photographies related to crime news, natural disasters, serious accidents or attacks. The used methodology applies to the presentation of a series of case studies belonging to different technological moments, related to different facts – from 11 September to the italian crime news – and presented on different media, in order to go deeper analyzing the case of Costa Concordia shipwreck. The achieved results from the research, managed in particularity to italian media, show the use of photographic models also from amatorials photographers; they take the reality in a more approximative way, sometimes imitating the intertextual practicals and using known archetypes. The professional photographers practice the visual archetypes producing a deep and complete facts story telling; these facts, in consequence of the repetition of type-pictures, become a metaphor of specific period or of socio-historical conditions. In conclusion, here is presented, in a critical way, a reconnaissance about the italian photography of information, but not only, of last sixty years, that should help to understand better some phenomenons that lend to the metaphorization and that in such way, involve the spectator every time a fact becomes news.

Questa tesi parla di intertestualità e fotografia, di modelli fotografici e fotogiornalismo. Sono enunciate le teorie intorno all’intertestualità di Gerard Genette, qui applicate in ambito fotogiornalistico, per l’individuazione di una serie di “tipi visuali” che portano alla creazione di modelli fotografici – o archetipi – usati nella fotografia d’informazione. Vista la vastità dell’argomento, sono trattate unicamente immagini di cronaca nera, di disastri naturali, gravi incidenti o attentati. La metodologia usata ricorre alla presentazione di una serie di casi studio appartenenti a diverse epoche tecnologiche, riguardanti fatti diversi – dall’11 settembre alla cronaca nera italiana – e presenti su diversi media, per poi concentrarsi sull’analisi del caso del naufragio della Costa Concordia. I risultati ottenuti dalla ricerca, condotta in particolare sui media italiani, mostrano il ricorso all’uso dei modelli fotografici anche da parte di fotografi amatoriali, i quali riprendono la realtà in maniera più approssimativa, talvolta mimando le pratiche intertestuali e usando archetipi noti. I fotografi professionisti, invece, praticano gli archetipi visivi fornendo una narrazione completa e profonda dell’evento, il quale, in conseguenza della ripetizione delle immagini-tipo, diventa metafora di un determinato periodo o di condizioni storico-sociali. Concludendo, è qui presentata, in chiave critica, una ricognizione sulla fotografia d’informazione italiana, ma non solo, degli ultimi sessant’anni, la quale dovrebbe aiutare a meglio comprendere alcuni fenomeni che si prestano alla metaforizzazione e che in tal modo coinvolgono lo spettatore ogni volta che un fatto che diventa notizia.

L'intertestualità nel fotogiornalismo. Tipi visuali : dal fotogiornalismo professionale al fotogiornalismo diffuso. Una riflessione sul visual design dell'informazione

ALOCCI, TIZIANA
2013/2014

Abstract

This thesis is about intertextuality and photography, photographic models and photojournalism. Here are expressed theories among the study on intertextuality made by Gérard Genette, here adopted in the range of photojournalism, with the aim to identify a batch of "visual types" that leads to create photographic models – or archetypes – applied to photography of information. Seen the topic depth, here are just treated photographies related to crime news, natural disasters, serious accidents or attacks. The used methodology applies to the presentation of a series of case studies belonging to different technological moments, related to different facts – from 11 September to the italian crime news – and presented on different media, in order to go deeper analyzing the case of Costa Concordia shipwreck. The achieved results from the research, managed in particularity to italian media, show the use of photographic models also from amatorials photographers; they take the reality in a more approximative way, sometimes imitating the intertextual practicals and using known archetypes. The professional photographers practice the visual archetypes producing a deep and complete facts story telling; these facts, in consequence of the repetition of type-pictures, become a metaphor of specific period or of socio-historical conditions. In conclusion, here is presented, in a critical way, a reconnaissance about the italian photography of information, but not only, of last sixty years, that should help to understand better some phenomenons that lend to the metaphorization and that in such way, involve the spectator every time a fact becomes news.
ARC III - Scuola del Design
29-apr-2014
2013/2014
Questa tesi parla di intertestualità e fotografia, di modelli fotografici e fotogiornalismo. Sono enunciate le teorie intorno all’intertestualità di Gerard Genette, qui applicate in ambito fotogiornalistico, per l’individuazione di una serie di “tipi visuali” che portano alla creazione di modelli fotografici – o archetipi – usati nella fotografia d’informazione. Vista la vastità dell’argomento, sono trattate unicamente immagini di cronaca nera, di disastri naturali, gravi incidenti o attentati. La metodologia usata ricorre alla presentazione di una serie di casi studio appartenenti a diverse epoche tecnologiche, riguardanti fatti diversi – dall’11 settembre alla cronaca nera italiana – e presenti su diversi media, per poi concentrarsi sull’analisi del caso del naufragio della Costa Concordia. I risultati ottenuti dalla ricerca, condotta in particolare sui media italiani, mostrano il ricorso all’uso dei modelli fotografici anche da parte di fotografi amatoriali, i quali riprendono la realtà in maniera più approssimativa, talvolta mimando le pratiche intertestuali e usando archetipi noti. I fotografi professionisti, invece, praticano gli archetipi visivi fornendo una narrazione completa e profonda dell’evento, il quale, in conseguenza della ripetizione delle immagini-tipo, diventa metafora di un determinato periodo o di condizioni storico-sociali. Concludendo, è qui presentata, in chiave critica, una ricognizione sulla fotografia d’informazione italiana, ma non solo, degli ultimi sessant’anni, la quale dovrebbe aiutare a meglio comprendere alcuni fenomeni che si prestano alla metaforizzazione e che in tal modo coinvolgono lo spettatore ogni volta che un fatto che diventa notizia.
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/93116