In the past few years the physical retail has been going through a phase of innovation, the shopping experience itself has been changing to become a multi-channel one, erasing boundaries between online and offline. Moreover, the role of the traditional store has changed too since, from being just a place of selling, it has become an important component of the product-service system, indeed a communicational platform with the customer, an essential moment of commercial differentiation. This need for innovation arises from the increasing growth of e-commerce. The act of buying online has now become part of a large number of customers who value its convenience. However, considering the clothing category, the need for physical contact is still present, being able to feel the textile’s quality rather than trying out the item, remains the element to which users are not ready yet to renounce. The project set in the above scenario: a temporary brick-and-mortar retail for an online-native children's wear brand. The company is Little Fashion Gallery, that is born as an e-commerce dedicated to the kids universe but, since 2013, has its own children fashion label, passing from being a simple reseller to be a real fashion brand with a clear identity and style. The project explores two themes. On one hand it aims to connect the online with the offline, thinking about how to “materialize” an e-commerce website and how to transfer the brand identity from online to the physical space. On the other hand, it seeks to strengthen the purchase experience considering the need of both the adult and the child. The result is a temporary and “light” design solution that is not going to affect the company's current organization, but it aims to broaden the brand visibility reaching new potential customers. A temporary store whose ultimate aim is not necessarily to sell, but rather to fulfil those functions that can not be met online, to focus on the tactile and visual aspect and to foster the physical interaction, considering as well the service component that will make the whole experience complete.

In questi ultimi anni il mondo del retail fisico ha dato avvio ad una fase di rinnovo, l’esperienza stessa di shopping si sta modificando per diventare multi-canale, rendendo i confini tra online e vita reale sempre più labili. Oltre a ciò, il ruolo del negozio tradizionale è cambiato, poiché, da semplice luogo del commerciare, è diventato una preziosa componente del sistema prodotto-servizio, una piattaforma comunicazionale privilegiata col cliente, un momento essenziale di differenziazione commerciale. Tale necessità d’innovazione si lega del resto all’enorme crescita dell’e-commerce. Comprare online è ormai entrato nelle nostre consuetudini e ne riconosciamo la grande praticità e convenienza. Tuttavia, considerando il prodotto moda, permane la necessità del contatto fisico; avere accesso alle qualità del tessuto piuttosto che provare il capo, rimangono elementi ai quali gli utenti non sono pronti a rinunciare. In tale scenario si colloca dunque il progetto: uno spazio di vendita fisico temporaneo per una marca di moda infantile online. L’azienda in questione è Little Fashion Gallery, che nasce come e-commerce dedicato all’universo del bambino ma che, dal 2013, possiede una linea propria di abbigliamento, passando così da semplice rivenditore a marca di moda vera e propria, con un’identità e uno stile ben definiti. Il progetto esplora due tematiche. Da un lato si pone l’obiettivo di conciliare la dimensione virtuale con quella reale, ragionando su come rendere materiale un sito di e-commerce e come trasferire l’identità della marca dall’online allo spazio fisico. Dall’altro, mira a rafforzare l’esperienza d’acquisto tenendo conto sia delle esigenze dell’adulto, sia di quelle del bambino. Ne risulta una soluzione di progetto temporanea e “leggera” che non va a incidere sull’organizzazione attuale dell’azienda ma si propone di ampliarne la visibilità raggiungendo nuovi potenziali clienti. Un temporary store il cui fine ultimo non è necessariamente vendere ma piuttosto assolvere a quelle funzioni che online non è possibile soddisfare, quindi privilegiare l’aspetto tattile, visivo e l’interazione fisica, nonché prestare attenzione alla componente di servizio volta a rendere l’esperienza finale più completa.

Little fashion gallery boutique. A product service system for retail

CONTI, ARIANNA
2012/2013

Abstract

In the past few years the physical retail has been going through a phase of innovation, the shopping experience itself has been changing to become a multi-channel one, erasing boundaries between online and offline. Moreover, the role of the traditional store has changed too since, from being just a place of selling, it has become an important component of the product-service system, indeed a communicational platform with the customer, an essential moment of commercial differentiation. This need for innovation arises from the increasing growth of e-commerce. The act of buying online has now become part of a large number of customers who value its convenience. However, considering the clothing category, the need for physical contact is still present, being able to feel the textile’s quality rather than trying out the item, remains the element to which users are not ready yet to renounce. The project set in the above scenario: a temporary brick-and-mortar retail for an online-native children's wear brand. The company is Little Fashion Gallery, that is born as an e-commerce dedicated to the kids universe but, since 2013, has its own children fashion label, passing from being a simple reseller to be a real fashion brand with a clear identity and style. The project explores two themes. On one hand it aims to connect the online with the offline, thinking about how to “materialize” an e-commerce website and how to transfer the brand identity from online to the physical space. On the other hand, it seeks to strengthen the purchase experience considering the need of both the adult and the child. The result is a temporary and “light” design solution that is not going to affect the company's current organization, but it aims to broaden the brand visibility reaching new potential customers. A temporary store whose ultimate aim is not necessarily to sell, but rather to fulfil those functions that can not be met online, to focus on the tactile and visual aspect and to foster the physical interaction, considering as well the service component that will make the whole experience complete.
GEROSA, GIULIA
ARC III - Scuola del Design
29-apr-2014
2012/2013
In questi ultimi anni il mondo del retail fisico ha dato avvio ad una fase di rinnovo, l’esperienza stessa di shopping si sta modificando per diventare multi-canale, rendendo i confini tra online e vita reale sempre più labili. Oltre a ciò, il ruolo del negozio tradizionale è cambiato, poiché, da semplice luogo del commerciare, è diventato una preziosa componente del sistema prodotto-servizio, una piattaforma comunicazionale privilegiata col cliente, un momento essenziale di differenziazione commerciale. Tale necessità d’innovazione si lega del resto all’enorme crescita dell’e-commerce. Comprare online è ormai entrato nelle nostre consuetudini e ne riconosciamo la grande praticità e convenienza. Tuttavia, considerando il prodotto moda, permane la necessità del contatto fisico; avere accesso alle qualità del tessuto piuttosto che provare il capo, rimangono elementi ai quali gli utenti non sono pronti a rinunciare. In tale scenario si colloca dunque il progetto: uno spazio di vendita fisico temporaneo per una marca di moda infantile online. L’azienda in questione è Little Fashion Gallery, che nasce come e-commerce dedicato all’universo del bambino ma che, dal 2013, possiede una linea propria di abbigliamento, passando così da semplice rivenditore a marca di moda vera e propria, con un’identità e uno stile ben definiti. Il progetto esplora due tematiche. Da un lato si pone l’obiettivo di conciliare la dimensione virtuale con quella reale, ragionando su come rendere materiale un sito di e-commerce e come trasferire l’identità della marca dall’online allo spazio fisico. Dall’altro, mira a rafforzare l’esperienza d’acquisto tenendo conto sia delle esigenze dell’adulto, sia di quelle del bambino. Ne risulta una soluzione di progetto temporanea e “leggera” che non va a incidere sull’organizzazione attuale dell’azienda ma si propone di ampliarne la visibilità raggiungendo nuovi potenziali clienti. Un temporary store il cui fine ultimo non è necessariamente vendere ma piuttosto assolvere a quelle funzioni che online non è possibile soddisfare, quindi privilegiare l’aspetto tattile, visivo e l’interazione fisica, nonché prestare attenzione alla componente di servizio volta a rendere l’esperienza finale più completa.
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/93148