L'inafferrabile concetto di bellezza, senza vincoli di tempo o spazio, perché l’ornamento è presente in tutte le epoche e in tutte le culture. Non esiste civiltà, per quanto antica o primitiva, che non ricorra alla decorazione fisica, soprattutto del corpo femminile, non solo per motivi estetici, ma per innumerevoli altre ragioni. Il corpo è facilmente plasmabile e si presta a qualsiasi modifica.Tra le differenti parti del corpo, il collo è una zona particolarmente privilegiata: è di forma semplice, non ha spigoli, è bello e sufficientemente resistente perché vi si possa sospendere qualsiasi genere di oggetto; ciò che viene appeso tra collo e spalle, può essere di grandi dimensioni, quindi visibile da tutti anche a grandi distanze. Si pensi a quanti ornamenti differenti vi si possano apporre: i collari, che lo stringono e lo cingono da vicino; grandi gioielli, che decorano il petto o le spalle, talvolta addirittura in forma di pettorali, arricchiti con perline che scivolano leggere. Non ci sono limiti alla creatività. Talvolta, sembra addirittura che l’opulenza degli ornamenti e la ricchezza di chi li possiede siano direttamente proporzionali alla difficoltà di portarli. L’ornamento è importantissimo, ma non solo presso le società tribali, come saremmo portati a pensare, ma anche ora. È sempre stato un importante segno di distinzione sociale, che fornisce informazioni sullo status e sulla vita di chi lo esibisce, sui luoghi che ha visitato, sulla cultura a cui appartiene. Racconta le età della vita, comunica lo stato sentimentale di una donna; a volte ci comunica persino un ruolo sociale! Insomma, l’ornamento è un potentissimo linguaggio iconografico visivo. Il simbolo è ornamento e l’ornamento è simbolo. I segni simbolici sono plurimi e di molteplice natura: per questo le interpretazioni sono molto difficoltose e non devono essere superficiali, ma molto ponderate, poiché si rischia di incorrere in errori grossolani. Dopo queste semplici considerazioni, è facile comprendere come non esista un concetto univoco di bellezza (e conseguentemente di ornamento): la sua definizione è ardita e inafferrabile. Il concetto di bellezza varia nel corso del tempo e dello spazio. Questa tesi tenta di esplicitare il significato di bellezza che gravita intorno al collo concludendosi con un progetto che ha come protagonista materico la pelle dorata.

Intorno al collo. Racconti e sviluppi di accessori gioiello per una piccola collezione

LAVAGNINI, MARTA
2012/2013

Abstract

L'inafferrabile concetto di bellezza, senza vincoli di tempo o spazio, perché l’ornamento è presente in tutte le epoche e in tutte le culture. Non esiste civiltà, per quanto antica o primitiva, che non ricorra alla decorazione fisica, soprattutto del corpo femminile, non solo per motivi estetici, ma per innumerevoli altre ragioni. Il corpo è facilmente plasmabile e si presta a qualsiasi modifica.Tra le differenti parti del corpo, il collo è una zona particolarmente privilegiata: è di forma semplice, non ha spigoli, è bello e sufficientemente resistente perché vi si possa sospendere qualsiasi genere di oggetto; ciò che viene appeso tra collo e spalle, può essere di grandi dimensioni, quindi visibile da tutti anche a grandi distanze. Si pensi a quanti ornamenti differenti vi si possano apporre: i collari, che lo stringono e lo cingono da vicino; grandi gioielli, che decorano il petto o le spalle, talvolta addirittura in forma di pettorali, arricchiti con perline che scivolano leggere. Non ci sono limiti alla creatività. Talvolta, sembra addirittura che l’opulenza degli ornamenti e la ricchezza di chi li possiede siano direttamente proporzionali alla difficoltà di portarli. L’ornamento è importantissimo, ma non solo presso le società tribali, come saremmo portati a pensare, ma anche ora. È sempre stato un importante segno di distinzione sociale, che fornisce informazioni sullo status e sulla vita di chi lo esibisce, sui luoghi che ha visitato, sulla cultura a cui appartiene. Racconta le età della vita, comunica lo stato sentimentale di una donna; a volte ci comunica persino un ruolo sociale! Insomma, l’ornamento è un potentissimo linguaggio iconografico visivo. Il simbolo è ornamento e l’ornamento è simbolo. I segni simbolici sono plurimi e di molteplice natura: per questo le interpretazioni sono molto difficoltose e non devono essere superficiali, ma molto ponderate, poiché si rischia di incorrere in errori grossolani. Dopo queste semplici considerazioni, è facile comprendere come non esista un concetto univoco di bellezza (e conseguentemente di ornamento): la sua definizione è ardita e inafferrabile. Il concetto di bellezza varia nel corso del tempo e dello spazio. Questa tesi tenta di esplicitare il significato di bellezza che gravita intorno al collo concludendosi con un progetto che ha come protagonista materico la pelle dorata.
ARC III - Scuola del Design
29-apr-2014
2012/2013
Tesi di laurea Magistrale
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