Il tema riguarda la progettazione di un museo a Berlino che ospita una collezione privata dedicata all’arte ed alla architettura europea degli anni venti. L’area di intervento è situata nel quartiere Fisherinsel, posto nel vertice sud della Spreeinsel. Nel corso dei secoli quest’area della città ha subito molte trasformazioni; appare oggi una forma urbana realizzata per sovrapposizioni, che fanno di questa parte della città una compiuta forma composita. Ma se la parte nord è determinata da un sistema di edifici isolati, tutti variazione dello stesso tema, ovvero il museo classico, la parte a sud presenta una morfologia composta da edifici isolati che si distaccano dalla città. Questi edifici apparentemente estranei alla forma di Berlino, mantengono invece strette relazioni tra di loro; essi sono costruiti da una geometria e da un ritmo ben preciso che ne regola non sono la costruzione architettonica ma anche le distanze tra i volumi e ne articola la struttura spaziale esterna. Il tema di progetto si pone l’intento di ricucire questa parte della città al sistema formale di Berlino, tenendo in considerazione anche la riqualificazione architettonica della struttura spaziale ad oggi trascurata e non progettata tra il sistema di torri. Ciò si va a interpolare con l’aspetto topografico dettato dal fiume Spree, che guarda come riferimento al volume primario del Bode Musuem. L’interpretazione del luogo specifico e le esigenze dettate dal programma hanno portato alla realizzazione di due forme architettoniche contrapposte e messe in relazione: il volume primario del museo ed il basamento, elemento orizzontale che trasforma il suolo dell’isola e che contiene le funzioni secondarie. Si generano così due elementi complementari di carattere opposto che sono legati tra loro in una entità compositiva. Alla diversità di questi due elementi di base si oppongono le relazioni in cui si manifesta l’unità della composizione: la vicinanza dei due volumi e il loro rapporto assiale, la sequenza spaziale, la ripetizione di elementi costruttivi e l’articolazione di una base continua. In questo modo il volume primario del progetto, costruito a partire dal sistema geometrico e volumetrico retrostante, diventa sia forma topografica di identificazione del luogo che elemento conclusivo della parte sud dell’isola; mentre il volume del basamento trasforma il suolo verde indistinto in un nuovo e articolato piano architettonico in cui tutti gli elementi della composizione hanno lo scopo di creare un adeguata sequenza di spazi, valorizzare il volume primario e dettare la regola per la progettazione di un parco urbano non causale ma viceversa progettato e geometrizzato dove la struttura spaziale appare allo stesso tempo chiara e complessa.

Museo per una collezione privata a Berlino : sito Fischerinsel

DEL VECCHIO, STEFANO;IMBRIGLIO, SIMONE
2012/2013

Abstract

Il tema riguarda la progettazione di un museo a Berlino che ospita una collezione privata dedicata all’arte ed alla architettura europea degli anni venti. L’area di intervento è situata nel quartiere Fisherinsel, posto nel vertice sud della Spreeinsel. Nel corso dei secoli quest’area della città ha subito molte trasformazioni; appare oggi una forma urbana realizzata per sovrapposizioni, che fanno di questa parte della città una compiuta forma composita. Ma se la parte nord è determinata da un sistema di edifici isolati, tutti variazione dello stesso tema, ovvero il museo classico, la parte a sud presenta una morfologia composta da edifici isolati che si distaccano dalla città. Questi edifici apparentemente estranei alla forma di Berlino, mantengono invece strette relazioni tra di loro; essi sono costruiti da una geometria e da un ritmo ben preciso che ne regola non sono la costruzione architettonica ma anche le distanze tra i volumi e ne articola la struttura spaziale esterna. Il tema di progetto si pone l’intento di ricucire questa parte della città al sistema formale di Berlino, tenendo in considerazione anche la riqualificazione architettonica della struttura spaziale ad oggi trascurata e non progettata tra il sistema di torri. Ciò si va a interpolare con l’aspetto topografico dettato dal fiume Spree, che guarda come riferimento al volume primario del Bode Musuem. L’interpretazione del luogo specifico e le esigenze dettate dal programma hanno portato alla realizzazione di due forme architettoniche contrapposte e messe in relazione: il volume primario del museo ed il basamento, elemento orizzontale che trasforma il suolo dell’isola e che contiene le funzioni secondarie. Si generano così due elementi complementari di carattere opposto che sono legati tra loro in una entità compositiva. Alla diversità di questi due elementi di base si oppongono le relazioni in cui si manifesta l’unità della composizione: la vicinanza dei due volumi e il loro rapporto assiale, la sequenza spaziale, la ripetizione di elementi costruttivi e l’articolazione di una base continua. In questo modo il volume primario del progetto, costruito a partire dal sistema geometrico e volumetrico retrostante, diventa sia forma topografica di identificazione del luogo che elemento conclusivo della parte sud dell’isola; mentre il volume del basamento trasforma il suolo verde indistinto in un nuovo e articolato piano architettonico in cui tutti gli elementi della composizione hanno lo scopo di creare un adeguata sequenza di spazi, valorizzare il volume primario e dettare la regola per la progettazione di un parco urbano non causale ma viceversa progettato e geometrizzato dove la struttura spaziale appare allo stesso tempo chiara e complessa.
ARC II - Scuola di Architettura Civile
28-apr-2014
2012/2013
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/93325