ABSTRACT: Perchè un museo per i Vigili del Fuoco di Milano? Attualmente esistono sei strutture adibite a museo del Corpo Nazionale Vigili del Fuoco: Roma, Milano, Torino, Firenze, Mantova, Chiavenna. Queste strutture rappresentano non solo la memoria di un’antichissima istituzione dello Stato (i “pompieri” nascono con gli antichi romani), ma anche come punto d’incontro tra l’Istituzione stessa e i cittadini. Il museo dei Vigili del Fuoco di Milano. Il Museo Storico dei Civici Pompieri di Milano venne ideato nel 1912, in occasione del centenario di fondazione del Corpo Comunale, come rassegna storico dei cimeli del servizio. Allestito in un primo tempo in una delle sale del Castello Sforzesco, venne successivamente trasferito nella scuola della caserma di via Ansperto. Per la nuova e definitiva collocazione, il Museo dovette attendere il primo decennio del dopoguerra che vede l’edificazione, ad opera dell’Amministrazione Provinciale, del grande complesso di via Messina. Il concept L’idea quindi di sviluppare l’attuale museo dei VV.F. nasce da un’esigenza molto concreta. La scelta della sede, in particolare, è stata maturata pensando ad un museo che rappresentasse non solo la storia, ma anche l’indissolubile legame con il mondo attuale e quindi la necessità di “entrare” in una sede in cui il personale lavora abitualmente. La difficoltà princiale era proprio rappresentata dall’impermeabilità delle sedi VV.F. in quanto Ministero dell’Interno. Una seconda difficoltà era determinata dalla struttura già esistente i cui spazi erano già molto ben definiti. La terza ed ultima è data dal contesto che risulta assolutamente eterogeneo nella sua struttura e forma. Il progetto ha trovato una sua naturale collocazione sospendendosi al di sopra del corpo delle palestre offrendo così un’appendice che si proietta all’interno della sede VV.F. rispettandone comunque l’inviolabilità. La struttura si è caratterizzata, anche come forma, rifacendosi all’idea stessa delle sedi VV.F. che assumono un carattere impermeabile dall’esterno e totalmente permeabile all’interno. Particolare attenzione è stata data alla zona d’acceso che assume le caratteristiche di una piccola piazza urbana.

Museo per i Vigili del Fuoco di Milano

MATTAVELLI SOLBIATI, MAURO VALERIO
2012/2013

Abstract

ABSTRACT: Perchè un museo per i Vigili del Fuoco di Milano? Attualmente esistono sei strutture adibite a museo del Corpo Nazionale Vigili del Fuoco: Roma, Milano, Torino, Firenze, Mantova, Chiavenna. Queste strutture rappresentano non solo la memoria di un’antichissima istituzione dello Stato (i “pompieri” nascono con gli antichi romani), ma anche come punto d’incontro tra l’Istituzione stessa e i cittadini. Il museo dei Vigili del Fuoco di Milano. Il Museo Storico dei Civici Pompieri di Milano venne ideato nel 1912, in occasione del centenario di fondazione del Corpo Comunale, come rassegna storico dei cimeli del servizio. Allestito in un primo tempo in una delle sale del Castello Sforzesco, venne successivamente trasferito nella scuola della caserma di via Ansperto. Per la nuova e definitiva collocazione, il Museo dovette attendere il primo decennio del dopoguerra che vede l’edificazione, ad opera dell’Amministrazione Provinciale, del grande complesso di via Messina. Il concept L’idea quindi di sviluppare l’attuale museo dei VV.F. nasce da un’esigenza molto concreta. La scelta della sede, in particolare, è stata maturata pensando ad un museo che rappresentasse non solo la storia, ma anche l’indissolubile legame con il mondo attuale e quindi la necessità di “entrare” in una sede in cui il personale lavora abitualmente. La difficoltà princiale era proprio rappresentata dall’impermeabilità delle sedi VV.F. in quanto Ministero dell’Interno. Una seconda difficoltà era determinata dalla struttura già esistente i cui spazi erano già molto ben definiti. La terza ed ultima è data dal contesto che risulta assolutamente eterogeneo nella sua struttura e forma. Il progetto ha trovato una sua naturale collocazione sospendendosi al di sopra del corpo delle palestre offrendo così un’appendice che si proietta all’interno della sede VV.F. rispettandone comunque l’inviolabilità. La struttura si è caratterizzata, anche come forma, rifacendosi all’idea stessa delle sedi VV.F. che assumono un carattere impermeabile dall’esterno e totalmente permeabile all’interno. Particolare attenzione è stata data alla zona d’acceso che assume le caratteristiche di una piccola piazza urbana.
ARC II - Scuola di Architettura Civile
28-apr-2014
2012/2013
Tesi di laurea Magistrale
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