Museo per il dialogo interreligioso a Milano : museum of world religions

A museum for world religions in tha area of Parco delle Basiliche in Milan. The project is composed by an entrance-square building, an underground gallery and a panoramic tower. in the park over the museum have been put also 4 little "chapels" for different religions.

il progetto affronta il tema della diversità, in una città multietnica come Milano, nella sua accezione religiosa. L'obiettivo è quello di conoscere le differenze per accettare le diversità e questo ruolo sociale e didattico è affidato a un museo in un parco, un luogo dove la frenesia metropolitana è attenuata. Si è scelto di operare nel Parco delle Basiliche, una frattura creata dai bombardamenti della guerra e divisa nettamente da Via Molino delle Armi, precedentemente sedime delle mura e dei navigli. Sia l'area che il tema scelti hanno suggerito la metafora della ferita e della cicatrice come qualcosa che divide ed unisce al tempo stesso. Oltre all'edificio museale che si compone di un ingresso-piazza, di un lungo percorso ipogeo raggiunto dalla luce del sole articolato attorno alle grandi tradizioni religiose di oggi (Buddhismo, Cristianesimo, Ebraismo, Induismo e Islam) che termina con una torre belvedere, si è pensato di inserire 4 piccoli luoghi di culto all'interno del parco, accentuandone così la sua natura di luogo di incontro e integrazione. Queste "cappelle" si confrontano con la volumetria e i materiali di quelle delle 2 basiliche che dominano il parco e sono ospitate da delle piazze ribassate e collegate fra loro da un percorso in trincea fra le aperture delle stanze museali che diventano così teche per i fruitori del parco. Questo percorso unisce fra loro questi mondi diversi che tuttavia conservano la loro autonomia e fa si che collaborino nel disegno di un segno sovra-urbano che riprende la giacitura del vicino Corso di Port Ticinese, storico asse di penetrazione alla città caratterizzato da ben 10 chiese e altrettante piazze, tra cui per ultima il Duomo. La scelta dell'ipogeo ha consentito sia di non invadere eccessivamente il parco con una volumetria importante come quella richiesta sia di dialogare con la natura archeologica dell'area, sede di antiche catacombe e altri resti romani come la vicina arena. Il parco è stato ridisegnato mantenendo la quasi totalità delle alberature esistenti con la volontà di consentire un attraversamento rapido e diretto in aggiunta a quello più suggestivo e protetto prima citato.