Questa tesi vuole proporre una strategia di valorizzazione per Milano, città sede nel 2015 di un grande evento quale l’Expo. Prima di tutto è fondamentale chiedersi il perché le città organizzino eventi internazionali: lo studio di quali siano le condizioni in cui si trova una città che si propone come sede per ospitare un evento, quali siano i vantaggi e le opportunità di cui si può avvalere, quali invece i danni possibili dovuti ad una non adeguata programmazione dell’evento. Si sono analizzati esempi virtuosi di città che basano il loro sviluppo economico sull’organizzazione di eventi, come le città di Barcellona e Torino. La città spagnola si pone come punto di riferimento, avendo essa intrapreso un metodo che ha ottenuto risultati vincenti negli anni: a Barcellona gli eventi sono programmati con ampio anticipo; oggi esistono piani strategici a lungo termine che li distribuiscono nel tempo fino al 2020. Questa linea di sviluppo per la città è stata intrapresa quando venne deciso di ospitare le Olimpiadi del 1992. Interessante è capire che la pianificazione proviene da un’associazione specifica, che funge da cabina di regia nell’orchestrare e fare interagire i vari eventi. Studiando successivamente il caso di Torino si nota la ripresa della medesima strategia: anche qui, dopo le Olimpiadi invernali del 2006, grazie all’associazione Torino Internazionale, si sono organizzati eventi con l’ambizione di diventare una città per spettacoli in Italia. Ho voluto indagare poi su come sia organizzato il settore eventi in una realtà più piccola come Mantova, città in cui ho studiato in questi anni universitari, che si fa carico di una grande storia alle spalle e di una fortissima presenza di beni culturali. In questo caso è assente l’interazione tra gli eventi, i quali si svolgono indipendentemente gli uni dagli altri, e spesso non riescono a innescare un processo di sviluppo economico per la città. E’ stato illuminante scoprire come un’associazione nata nel 2011 applichi una strategia per il territorio di Mantova e provincia. Questa è il Distretto Culturale le Regge dei Gonzaga, la quale agisce secondo un piano di gestione che pone come obiettivo la valorizzazione dei beni del territorio. Il metodo è quello di creare una rete, continuamente aggiornata, di realtà che contemporaneamente puntino all’obiettivo comune. E’ proprio questa idea di tessere reti che è servita per ipotizzare un’azione strategica per valorizzare Milano in occasione dell’evento Expo 2015. Essa consiste nella progettazione di micro-interventi distribuiti nella città che interagiscano con il sito Expo durante i sei mesi di manifestazione. Si sono individuate le stazioni milanesi come punto strategico dove inserire i progetti. Esse risultano i luoghi di arrivo e passaggio per un turista che deve muoversi per Milano e raggiungere il polo Expo con mezzi pubblici. Inoltre, le stazioni sono considerate non solo punti di arrivo o passaggio ma anche di partenza verso altre località. Considerando questi ragionamenti, l’intervento strategico ipotizzato in questa tesi consiste nell’allestimento di spazi espositivi che doneranno ai visitatori un’immagine completa dell’artigianato italiano. Grazie a questa rete di esposizioni, che fungono da collegamenti culturali tra Milano e altre realtà, una volta finita la visita all’Expo, le persone potranno prolungare il loro soggiorno in Italia incuriosite da quanto appreso. In questo modo l’evento Expo risulterà il catalizzatore di nuovi scenari, che potranno generare immagini positive del territorio che lo ospita nel resto del mondo.

Eventi in città. Una strategia per valorizzare Milano in occasione di Expo 2015

BOMBINO, PAOLA
2013/2014

Abstract

Questa tesi vuole proporre una strategia di valorizzazione per Milano, città sede nel 2015 di un grande evento quale l’Expo. Prima di tutto è fondamentale chiedersi il perché le città organizzino eventi internazionali: lo studio di quali siano le condizioni in cui si trova una città che si propone come sede per ospitare un evento, quali siano i vantaggi e le opportunità di cui si può avvalere, quali invece i danni possibili dovuti ad una non adeguata programmazione dell’evento. Si sono analizzati esempi virtuosi di città che basano il loro sviluppo economico sull’organizzazione di eventi, come le città di Barcellona e Torino. La città spagnola si pone come punto di riferimento, avendo essa intrapreso un metodo che ha ottenuto risultati vincenti negli anni: a Barcellona gli eventi sono programmati con ampio anticipo; oggi esistono piani strategici a lungo termine che li distribuiscono nel tempo fino al 2020. Questa linea di sviluppo per la città è stata intrapresa quando venne deciso di ospitare le Olimpiadi del 1992. Interessante è capire che la pianificazione proviene da un’associazione specifica, che funge da cabina di regia nell’orchestrare e fare interagire i vari eventi. Studiando successivamente il caso di Torino si nota la ripresa della medesima strategia: anche qui, dopo le Olimpiadi invernali del 2006, grazie all’associazione Torino Internazionale, si sono organizzati eventi con l’ambizione di diventare una città per spettacoli in Italia. Ho voluto indagare poi su come sia organizzato il settore eventi in una realtà più piccola come Mantova, città in cui ho studiato in questi anni universitari, che si fa carico di una grande storia alle spalle e di una fortissima presenza di beni culturali. In questo caso è assente l’interazione tra gli eventi, i quali si svolgono indipendentemente gli uni dagli altri, e spesso non riescono a innescare un processo di sviluppo economico per la città. E’ stato illuminante scoprire come un’associazione nata nel 2011 applichi una strategia per il territorio di Mantova e provincia. Questa è il Distretto Culturale le Regge dei Gonzaga, la quale agisce secondo un piano di gestione che pone come obiettivo la valorizzazione dei beni del territorio. Il metodo è quello di creare una rete, continuamente aggiornata, di realtà che contemporaneamente puntino all’obiettivo comune. E’ proprio questa idea di tessere reti che è servita per ipotizzare un’azione strategica per valorizzare Milano in occasione dell’evento Expo 2015. Essa consiste nella progettazione di micro-interventi distribuiti nella città che interagiscano con il sito Expo durante i sei mesi di manifestazione. Si sono individuate le stazioni milanesi come punto strategico dove inserire i progetti. Esse risultano i luoghi di arrivo e passaggio per un turista che deve muoversi per Milano e raggiungere il polo Expo con mezzi pubblici. Inoltre, le stazioni sono considerate non solo punti di arrivo o passaggio ma anche di partenza verso altre località. Considerando questi ragionamenti, l’intervento strategico ipotizzato in questa tesi consiste nell’allestimento di spazi espositivi che doneranno ai visitatori un’immagine completa dell’artigianato italiano. Grazie a questa rete di esposizioni, che fungono da collegamenti culturali tra Milano e altre realtà, una volta finita la visita all’Expo, le persone potranno prolungare il loro soggiorno in Italia incuriosite da quanto appreso. In questo modo l’evento Expo risulterà il catalizzatore di nuovi scenari, che potranno generare immagini positive del territorio che lo ospita nel resto del mondo.
ARC I - Scuola di Architettura e Società
24-lug-2014
2013/2014
Tesi di laurea Magistrale
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