Brazil: conflict between two entities, the fomal reality, made by sckyscrapers, residential closed systems, shopping malls and the informal one, the city of the “inconvenients” , of marginalization, completely erased from the gaze. Despite the spatial proximity the two realities have no relational contact, becoming therefore two separeted entities: the Formal City and the Informal City. Informal city means, in most of the cases, city of neglection and exclusion, ignored by the neighbour Formal sister. A spatial enclave that easly mutates itself into a social enclave, that does not respond to formal predispositions, but still characterized in its guts by a strong urban plasticity, better described as “survival flexibility”. Where are Informal cities? What are the main features of Informality? Which tools we have to read it? But, above all, how can we make a project for an apparently unprojectable city? Informal cities are a global phenomenon due to immigration in the inner city, characterized by an architecture of addition and occupation in which there is the necessity of a space of socialization. In the light of those reflections the thesis “Geography of reappropriation, between the formal and informal city, the Glicério case in São Paulo” trys to explore into the field of the uncertain, perceiving the absence of clear elements of analysis of the conflictual relationship among the two cities, attempting to reach a specific objective: from a space of neglection towards a space of relation. The project site is located in São Paulo, Brazil, and specificly in the Glicério neighbourhood. Glicério has been both at the center and at the periphery of the city at the same time, physically detached from the rest of São Paulo by a set of buildings that do not allow penetration into the favela, by an elevated highway (Viaduto do Glicério), and by the river, a busy highway, and an unused park. The strategy is based on a punctual intervention in the center of the blocks, draw to preserve a new sequence of voids, through the construction of architectural public devices systems as connectors between streets and the closed neighbourhood. São Paulo will not be “city of walls” anymore, but city of “voids of relation”, land of contact between Formal and Informal.

Brasile: terra di conflitto tra due entità, una realtà Formale definita da grattacieli, condomini residenziali “fechados”, centri commerciali e una Informale, città degli emarginati, cancellata dallo sguardo. Nonostante la prossimità spaziale le due realtà non sembrano avere contatto, divenendo così due entità distinte: città Formale e città Informale. Quest’ultima è, nella maggior parte dei casi, città della trascuratezza e dell’esclusione, ignorata dalla vicina “sorella” Formale. Una enclave spaziale che velocemente si trasforma in enclave sociale non rispondente alle predisposizioni formali, bensì caratterizzata fin nelle proprie viscere da una forte plasticità urbana, meglio definibile come flessibilità di sopravvivenza. Dove sono situate le Città Informali, quali le principali caratteristiche, ma in special modo, quale può essere un progetto per una città apparentemente improgettabile? Le città Informali fanno parte di un fenomeno globale dovuto all’immigrazione all’interno dell’urbe, contraddistinte da architettura d’addizione e occupazione in cui s’avverte la necessità di spazi di relazione. Alla luce di tali riflessioni la tesi “Geography of reappropriation, between the Formal and Informal city, the Glicério case in São Paulo” si sviluppa all’interno del campo dell’incerto, esplorando e percependo la mancanza di chiari elementi per una lettura efficace dei principi di relazione conflittuale tra le due città, ma sempre cercando di raggiungere uno specifico obiettivo: attuare una radicale trasformazione da spazio d’abbandono a spazio di riappropriazione. L’area di progetto è situata a San Paolo, nel quartiere Glicerio, tanto centrale quanto marginalizzato a causa di una separazione fisica dal vicinissimo centro città. Esso, infatti viene escluso dalla città formale a causa di alte costruzioni, fiumi, parchi inutilizzati, e in particolar modo dal Viadotto Glicerio, che non permettono il facile ingresso all’interno dell’area. La strategia si basa sulla definizione di una sequenza di vuoti nel cuore degli isolati al cui interno sono dislocati puntualmente dispositivi architettonici connettori tra strade e spazi di relazione, innesti pubblici in grado di preservare i nuovi vuoti urbani e al contempo dare nuova linfa vitale ad un quartiere degradato stimolandone l’attraversamento da più accessi. San Paolo non più “città di muri”, ma città di “vuoti di relazione”, terre di contatto tra il Formale e l’Informale.

Geography of reappropriation between formal and informal city. Glicério case in Sao Paulo

SAGLIMBENI, CLAUDIA
2013/2014

Abstract

Brazil: conflict between two entities, the fomal reality, made by sckyscrapers, residential closed systems, shopping malls and the informal one, the city of the “inconvenients” , of marginalization, completely erased from the gaze. Despite the spatial proximity the two realities have no relational contact, becoming therefore two separeted entities: the Formal City and the Informal City. Informal city means, in most of the cases, city of neglection and exclusion, ignored by the neighbour Formal sister. A spatial enclave that easly mutates itself into a social enclave, that does not respond to formal predispositions, but still characterized in its guts by a strong urban plasticity, better described as “survival flexibility”. Where are Informal cities? What are the main features of Informality? Which tools we have to read it? But, above all, how can we make a project for an apparently unprojectable city? Informal cities are a global phenomenon due to immigration in the inner city, characterized by an architecture of addition and occupation in which there is the necessity of a space of socialization. In the light of those reflections the thesis “Geography of reappropriation, between the formal and informal city, the Glicério case in São Paulo” trys to explore into the field of the uncertain, perceiving the absence of clear elements of analysis of the conflictual relationship among the two cities, attempting to reach a specific objective: from a space of neglection towards a space of relation. The project site is located in São Paulo, Brazil, and specificly in the Glicério neighbourhood. Glicério has been both at the center and at the periphery of the city at the same time, physically detached from the rest of São Paulo by a set of buildings that do not allow penetration into the favela, by an elevated highway (Viaduto do Glicério), and by the river, a busy highway, and an unused park. The strategy is based on a punctual intervention in the center of the blocks, draw to preserve a new sequence of voids, through the construction of architectural public devices systems as connectors between streets and the closed neighbourhood. São Paulo will not be “city of walls” anymore, but city of “voids of relation”, land of contact between Formal and Informal.
SOGNI, MARTINA
ARC I - Scuola di Architettura e Società
25-lug-2014
2013/2014
Brasile: terra di conflitto tra due entità, una realtà Formale definita da grattacieli, condomini residenziali “fechados”, centri commerciali e una Informale, città degli emarginati, cancellata dallo sguardo. Nonostante la prossimità spaziale le due realtà non sembrano avere contatto, divenendo così due entità distinte: città Formale e città Informale. Quest’ultima è, nella maggior parte dei casi, città della trascuratezza e dell’esclusione, ignorata dalla vicina “sorella” Formale. Una enclave spaziale che velocemente si trasforma in enclave sociale non rispondente alle predisposizioni formali, bensì caratterizzata fin nelle proprie viscere da una forte plasticità urbana, meglio definibile come flessibilità di sopravvivenza. Dove sono situate le Città Informali, quali le principali caratteristiche, ma in special modo, quale può essere un progetto per una città apparentemente improgettabile? Le città Informali fanno parte di un fenomeno globale dovuto all’immigrazione all’interno dell’urbe, contraddistinte da architettura d’addizione e occupazione in cui s’avverte la necessità di spazi di relazione. Alla luce di tali riflessioni la tesi “Geography of reappropriation, between the Formal and Informal city, the Glicério case in São Paulo” si sviluppa all’interno del campo dell’incerto, esplorando e percependo la mancanza di chiari elementi per una lettura efficace dei principi di relazione conflittuale tra le due città, ma sempre cercando di raggiungere uno specifico obiettivo: attuare una radicale trasformazione da spazio d’abbandono a spazio di riappropriazione. L’area di progetto è situata a San Paolo, nel quartiere Glicerio, tanto centrale quanto marginalizzato a causa di una separazione fisica dal vicinissimo centro città. Esso, infatti viene escluso dalla città formale a causa di alte costruzioni, fiumi, parchi inutilizzati, e in particolar modo dal Viadotto Glicerio, che non permettono il facile ingresso all’interno dell’area. La strategia si basa sulla definizione di una sequenza di vuoti nel cuore degli isolati al cui interno sono dislocati puntualmente dispositivi architettonici connettori tra strade e spazi di relazione, innesti pubblici in grado di preservare i nuovi vuoti urbani e al contempo dare nuova linfa vitale ad un quartiere degradato stimolandone l’attraversamento da più accessi. San Paolo non più “città di muri”, ma città di “vuoti di relazione”, terre di contatto tra il Formale e l’Informale.
Tesi di laurea Magistrale
File allegati
File Dimensione Formato  
2014_07_SAGLIMBENI_01.pdf

non accessibile

Descrizione: indice/abstract/testo/bibliografia
Dimensione 202.82 kB
Formato Adobe PDF
202.82 kB Adobe PDF   Visualizza/Apri
2014_07_SAGLIMBENI_02.pdf

non accessibile

Descrizione: tavola di progetto 1
Dimensione 5.75 MB
Formato Adobe PDF
5.75 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri
2014_07_SAGLIMBENI_03.pdf

non accessibile

Descrizione: tavola di progetto 2
Dimensione 3.69 MB
Formato Adobe PDF
3.69 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri
2014_07_SAGLIMBENI_04.pdf

non accessibile

Descrizione: tavola di progetto 3
Dimensione 3.63 MB
Formato Adobe PDF
3.63 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri
2014_07_SAGLIMBENI_05.pdf

non accessibile

Descrizione: tavola di progetto 4
Dimensione 519.84 kB
Formato Adobe PDF
519.84 kB Adobe PDF   Visualizza/Apri
2014_07_SAGLIMBENI_06.pdf

non accessibile

Descrizione: tavola di progetto 5
Dimensione 46.54 MB
Formato Adobe PDF
46.54 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri
2014_07_SAGLIMBENI_07.pdf

non accessibile

Descrizione: tavola di progetto 6
Dimensione 10.21 MB
Formato Adobe PDF
10.21 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri
2014_07_SAGLIMBENI_08.pdf

non accessibile

Descrizione: tavola di progetto 7
Dimensione 826 kB
Formato Adobe PDF
826 kB Adobe PDF   Visualizza/Apri
2014_07_SAGLIMBENI_09pdf.pdf

non accessibile

Descrizione: tavola di progetto 8
Dimensione 1.1 MB
Formato Adobe PDF
1.1 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri
2014_07_SAGLIMBENI_10.pdf

non accessibile

Descrizione: tavola di progetto 9
Dimensione 171.62 kB
Formato Adobe PDF
171.62 kB Adobe PDF   Visualizza/Apri
2014_07_SAGLIMBENI_11.pdf

non accessibile

Descrizione: tavola di progetto 10
Dimensione 68.82 MB
Formato Adobe PDF
68.82 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri

I documenti in POLITesi sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/93610