Perchè, nel bel mezzo di una recessione a seguito di due delle crisi finanziarie più devastanti degli ultimi decenni, la bolla dei mutui subprime americani (2007) e la crisi dei debiti sovrani europei (2011), dovremmo (pre)occuparci del Venture Capital (VC)? I governi di tutto il mondo sono sempre più interessati a promuovere l’innovazione, alla ricerca di una crescita economica sostenibile e di lungo termine. Tra le più grandi e più di successo multinazionali di oggi, molte sono state finanziate attraverso fondi VC. Facebook, Apple, Google, Microsoft, Intel e molte altre hanno in qualche stadio del loro sviluppo ricevuto finanziamenti dal mercato VC. Tuttavia il mercato VC è caratterizzato dalla presenza di potenziali fallimenti di mercato. La maggiore incertezza legata al tentativo di introdurre innovazioni aumenta la magnitudo dei fallimenti di mercato legati alle asimmetrie informative. Il soggetto pubblico allora interviene, con gli strumenti più diversi, nel tentativo di mitigare i fallimenti e permettere lo sviluppo del mercato stesso. L’intervento non è tuttavia a costo zero, lo stato spende risorse pubbliche ed è perciò di assoluto interesse comprendere se le azioni a favore del VC portano più benefici alla collettività di quanto costano alla stessa. Giungiamo dunque alla domanda che questa tesi vuol contribuire a rispondere: è possibile misurare l’impatto delle diverse politiche a sostegno del VC? Come scegliere lo strumento più adatto per un dato paese al fine di massimizzare l’efficacia del suo intervento? Il nocciolo della tesi, è la proposta di un modello che, facendo tesoro delle lezioni ricavate dalla rassegna della letteratura scientifica, aggredisce il problema della valutazione dell’efficacia delle politiche a sostegno del VC nei vari paesi. Viene proposta un’applicazione del metodo DEA che permette, anziché una valutazione assoluta del singolo strumento nel singolo paese, una misura relativa dell’efficacia delle politiche nazionali a sostegno del VC basata sul confronto tra paesi diversi ma simili nelle condizioni al contorno che caratterizzano l’ambiente in cui le politiche stesse sono implementate.

Come valutare l'impatto delle politiche a favore del VC in Europa : un'applicazione del metodo DEA

AVITABILE, LORENZO
2013/2014

Abstract

Perchè, nel bel mezzo di una recessione a seguito di due delle crisi finanziarie più devastanti degli ultimi decenni, la bolla dei mutui subprime americani (2007) e la crisi dei debiti sovrani europei (2011), dovremmo (pre)occuparci del Venture Capital (VC)? I governi di tutto il mondo sono sempre più interessati a promuovere l’innovazione, alla ricerca di una crescita economica sostenibile e di lungo termine. Tra le più grandi e più di successo multinazionali di oggi, molte sono state finanziate attraverso fondi VC. Facebook, Apple, Google, Microsoft, Intel e molte altre hanno in qualche stadio del loro sviluppo ricevuto finanziamenti dal mercato VC. Tuttavia il mercato VC è caratterizzato dalla presenza di potenziali fallimenti di mercato. La maggiore incertezza legata al tentativo di introdurre innovazioni aumenta la magnitudo dei fallimenti di mercato legati alle asimmetrie informative. Il soggetto pubblico allora interviene, con gli strumenti più diversi, nel tentativo di mitigare i fallimenti e permettere lo sviluppo del mercato stesso. L’intervento non è tuttavia a costo zero, lo stato spende risorse pubbliche ed è perciò di assoluto interesse comprendere se le azioni a favore del VC portano più benefici alla collettività di quanto costano alla stessa. Giungiamo dunque alla domanda che questa tesi vuol contribuire a rispondere: è possibile misurare l’impatto delle diverse politiche a sostegno del VC? Come scegliere lo strumento più adatto per un dato paese al fine di massimizzare l’efficacia del suo intervento? Il nocciolo della tesi, è la proposta di un modello che, facendo tesoro delle lezioni ricavate dalla rassegna della letteratura scientifica, aggredisce il problema della valutazione dell’efficacia delle politiche a sostegno del VC nei vari paesi. Viene proposta un’applicazione del metodo DEA che permette, anziché una valutazione assoluta del singolo strumento nel singolo paese, una misura relativa dell’efficacia delle politiche nazionali a sostegno del VC basata sul confronto tra paesi diversi ma simili nelle condizioni al contorno che caratterizzano l’ambiente in cui le politiche stesse sono implementate.
MONDA, BARBARA
D'ALESSANDRO, LAURA
ING - Scuola di Ingegneria Industriale e dell'Informazione
25-lug-2014
2013/2014
Tesi di laurea Magistrale
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