Il progetto per la riqualificazione dell'ex scalo ferroviario F.S. di porta Genova propone un nuovo scenario per le aree un tempo destinate a deposito merci, scambio binari e traffico viaggiatori. L'area conserva profondamente insita nella sua morfologia la memoria di un passato orgogliosamente funzionale: una striscia di suolo libero dapprima rettilinea, affiancata al corso d'acqua del naviglio, che giunta all'altezza dell'asse di Via Bergognone piega curvando come a puntare dritto al cuore della città consolidata a Sud-Est dell'area urbana milanese. Una lettura questa che al contrario, dall'interno verso l'esterno, costituirà il fulcro del progetto, fissando come punto imprescindibile la continuità pubblicamente fruibile dell'area, concretizzata in un fil-rouge ciclo-pedonale (come da previsioni P.G.T.) accompagnato dal nuovo parco. In quest'ottica i volumi del masterplan non fanno che materializzare punti notevoli di questo sistema, dandogli dipendentemente dal caso forma di superficie (il tessuto residenziale), linea (la verticalità landmark della torre multi-funzione di progetto) o punti (i padiglioni servizi a corredo dell'ex stazione). In termini di progetto la vocazione del sito, come idee consolidatosi nel corso delle esplorazioni progettuali su quest'area che si sono succedute negli anni, si va quindi definendo come un sistema formato da tre parti. Un primo ambito di servizi relativi al fabbricato viaggiatori F.S., punto nodale dell'area nonchè suo ideale punto di inizio; un secondo, baricentrico rispetto all'area, relativo all'attraversamento dell'asse di Via Bergognone che si apre nel sistema verde del parco Baden-Powell; un ultimo, parallelo al naviglio ed edificato per superficie con altezze misurate sul contesto. Si è in questa sede deciso di approfondire progettualmente il secondo dei tre temi, concretizzando le premesse della suddetta lettura con un nodo funzionale sviluppato in altezza: una torre mixed-use che arricchisca questa parte di Milano di un nuovo centro. Un punto visibile dalla città che segna un luogo e regala ai suoi fruitori, attraverso la spina di infrastruttura pubblica che lo innerva dalla base fino in altezza, nuovi punti di vista sulla città e il suo territorio.
High rise bld. Milano Porta Genova. Progetto di una torre mixed-use nell'ambito della riqualificazione dell'ex scalo ferroviario Porta Genova, Milano
DAMIANI, GIULIO
2013/2014
Abstract
Il progetto per la riqualificazione dell'ex scalo ferroviario F.S. di porta Genova propone un nuovo scenario per le aree un tempo destinate a deposito merci, scambio binari e traffico viaggiatori. L'area conserva profondamente insita nella sua morfologia la memoria di un passato orgogliosamente funzionale: una striscia di suolo libero dapprima rettilinea, affiancata al corso d'acqua del naviglio, che giunta all'altezza dell'asse di Via Bergognone piega curvando come a puntare dritto al cuore della città consolidata a Sud-Est dell'area urbana milanese. Una lettura questa che al contrario, dall'interno verso l'esterno, costituirà il fulcro del progetto, fissando come punto imprescindibile la continuità pubblicamente fruibile dell'area, concretizzata in un fil-rouge ciclo-pedonale (come da previsioni P.G.T.) accompagnato dal nuovo parco. In quest'ottica i volumi del masterplan non fanno che materializzare punti notevoli di questo sistema, dandogli dipendentemente dal caso forma di superficie (il tessuto residenziale), linea (la verticalità landmark della torre multi-funzione di progetto) o punti (i padiglioni servizi a corredo dell'ex stazione). In termini di progetto la vocazione del sito, come idee consolidatosi nel corso delle esplorazioni progettuali su quest'area che si sono succedute negli anni, si va quindi definendo come un sistema formato da tre parti. Un primo ambito di servizi relativi al fabbricato viaggiatori F.S., punto nodale dell'area nonchè suo ideale punto di inizio; un secondo, baricentrico rispetto all'area, relativo all'attraversamento dell'asse di Via Bergognone che si apre nel sistema verde del parco Baden-Powell; un ultimo, parallelo al naviglio ed edificato per superficie con altezze misurate sul contesto. Si è in questa sede deciso di approfondire progettualmente il secondo dei tre temi, concretizzando le premesse della suddetta lettura con un nodo funzionale sviluppato in altezza: una torre mixed-use che arricchisca questa parte di Milano di un nuovo centro. Un punto visibile dalla città che segna un luogo e regala ai suoi fruitori, attraverso la spina di infrastruttura pubblica che lo innerva dalla base fino in altezza, nuovi punti di vista sulla città e il suo territorio.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/10589/93884