Il progetto di realizzazione di un edificio termale lungo il Naviglio Martesana si inserisce nel processo di riscoperta e riuso del sistema delle acque milanesi, e in particolare prevede proprio la risistemazione di uno dei suoi tratti più significativi: il punto dove il Naviglio Martesana oggi si interrompe alla vista. Questo luogo in passato è stato caratterizzato anche dal passaggio dell’antica strada per Monza, tanto che i due tracciati, riconvertiti alle nuove esigenze della Milano contemporanea, permangono separati in questo punto dalla storica presenza della Cassina de’Pomm.A due isolati di distanza dal tracciato ferroviario della Stazione di Milano Centrale, in corrispondenza di una della principali arterie di traffico milanese, quale via Melchiorre Gioia, fino alla prima metà del Novecento scorreva a cielo aperto il Naviglio Martesana. La Cassina consente di identificare l’area di studio, situata dove attualmente si sviluppa il ‘Giardino Cassina de’ Pomm’ e rimarcare il punto in cui il Canale Martesana traccia un’ampia curva prima di scomparire sotto l’attuale via Melchiorre Gioia.Giungendo poi in prossimità di via De Marchi la Cassina e il Naviglio Martesana appaiono timidamente tra le corsie delle automobili e i palazzi che definisco in modo netto il fronte stradale. Pur avendo perduto il suo ruolo storico, quest’area permane comunque come un luogo di grande importanza nello sviluppo della vita collettiva di questa parte di città.La pista ciclabile che segue il percorso del canale lungo l’alzaia assieme ai giardini e alla cascina, oggi nota come “caffè Martesana”, sono luoghi particolarmente apprezzati per la tranquillità tipica di una condizione extra-urbana che qui è ancora ben percepibile. Seguendone il percorso a partire dal suo incile e proseguendo attraverso i paesi della provincia, risulta più immediato il legame che la Martesana instaurava con quest’area di Milano quando il canale scorreva ancora a cielo aperto, e da qui proseguiva per inserirsi nel sistema urbano delle acque. Tale luogo acquista dunque un duplice significato: non solo come punto in cui attualmente l’acqua si inabissa sotto il manto stradale, ma anche come storico riferimento nel percorso della Martesana che ne identifica l’ingresso in città. La situazione che si presenta a cinque secoli di distanza è però molto differente: il canale si interrompe nei pressi della cascina, in corrispondenza della conca che regola il dislivello delle acque, e prosegue nascosto alla vista sotto il sedime stradale.Il tema dell’edificio termale è il risultato di una fusione tra soluzioni provenienti da periodi e contesti culturali molto diversi tra loro, ma particolarmente adatti al progetto elaborato per l’area della Cassina: qui le necessità di benessere richieste dalla società contemporanea si uniscono all’idea più classica di luogo per il tempo libero in cui intrattenere relazioni ed avere uno scambio culturale.Come in molti esempi analizzati, il progetto è fortemente connesso alla presenza di un corso d’acqua su cui affacciarsi e con cui creare un legame di simbiosi. Ne deriva quindi una nuova idea di edificio termale, che mira a soddisfare le nuove esigenze di svago e mantenere un rapporto con il contesto in cui sorge.
Milano e il Naviglio Martesana : un complesso termale a Cassina de' Pomm
VALLARA, BEATRICE;CONSOLI, MATTEO
2013/2014
Abstract
Il progetto di realizzazione di un edificio termale lungo il Naviglio Martesana si inserisce nel processo di riscoperta e riuso del sistema delle acque milanesi, e in particolare prevede proprio la risistemazione di uno dei suoi tratti più significativi: il punto dove il Naviglio Martesana oggi si interrompe alla vista. Questo luogo in passato è stato caratterizzato anche dal passaggio dell’antica strada per Monza, tanto che i due tracciati, riconvertiti alle nuove esigenze della Milano contemporanea, permangono separati in questo punto dalla storica presenza della Cassina de’Pomm.A due isolati di distanza dal tracciato ferroviario della Stazione di Milano Centrale, in corrispondenza di una della principali arterie di traffico milanese, quale via Melchiorre Gioia, fino alla prima metà del Novecento scorreva a cielo aperto il Naviglio Martesana. La Cassina consente di identificare l’area di studio, situata dove attualmente si sviluppa il ‘Giardino Cassina de’ Pomm’ e rimarcare il punto in cui il Canale Martesana traccia un’ampia curva prima di scomparire sotto l’attuale via Melchiorre Gioia.Giungendo poi in prossimità di via De Marchi la Cassina e il Naviglio Martesana appaiono timidamente tra le corsie delle automobili e i palazzi che definisco in modo netto il fronte stradale. Pur avendo perduto il suo ruolo storico, quest’area permane comunque come un luogo di grande importanza nello sviluppo della vita collettiva di questa parte di città.La pista ciclabile che segue il percorso del canale lungo l’alzaia assieme ai giardini e alla cascina, oggi nota come “caffè Martesana”, sono luoghi particolarmente apprezzati per la tranquillità tipica di una condizione extra-urbana che qui è ancora ben percepibile. Seguendone il percorso a partire dal suo incile e proseguendo attraverso i paesi della provincia, risulta più immediato il legame che la Martesana instaurava con quest’area di Milano quando il canale scorreva ancora a cielo aperto, e da qui proseguiva per inserirsi nel sistema urbano delle acque. Tale luogo acquista dunque un duplice significato: non solo come punto in cui attualmente l’acqua si inabissa sotto il manto stradale, ma anche come storico riferimento nel percorso della Martesana che ne identifica l’ingresso in città. La situazione che si presenta a cinque secoli di distanza è però molto differente: il canale si interrompe nei pressi della cascina, in corrispondenza della conca che regola il dislivello delle acque, e prosegue nascosto alla vista sotto il sedime stradale.Il tema dell’edificio termale è il risultato di una fusione tra soluzioni provenienti da periodi e contesti culturali molto diversi tra loro, ma particolarmente adatti al progetto elaborato per l’area della Cassina: qui le necessità di benessere richieste dalla società contemporanea si uniscono all’idea più classica di luogo per il tempo libero in cui intrattenere relazioni ed avere uno scambio culturale.Come in molti esempi analizzati, il progetto è fortemente connesso alla presenza di un corso d’acqua su cui affacciarsi e con cui creare un legame di simbiosi. Ne deriva quindi una nuova idea di edificio termale, che mira a soddisfare le nuove esigenze di svago e mantenere un rapporto con il contesto in cui sorge.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/10589/93921