Siracusa, e la Sicilia in genere, è una terra di paesaggi antichi, templi, cattedrali, lussureggianti giardini arabi, campagne dispiegate. E’ un luogo di differenze, contrasti e contraddizioni, paesaggi dinamici contrapposti ad altri totalmente statici, forme aspre, dure, spaccate, terre arse ed aride, ma anche distese agricole rigogliose, colori caldi e accoglienti, scogliere vertiginose e acque limpide. Quest’area geografica si compone di un’ibridità tra forma urbana, suburbana, naturale e subnaturale, ed in questo contesto andiamo noi a porci come paesaggiste. “Il punto di vista del paesaggista nel guardare un soggetto di studio è caratterizzato da un angolo critico che lo porta ad analizzare gli elementi insistendo su un approccio per sistemi e relazioni, piuttosto che per oggetti discreti presi ciascuno in sé, e ad operare con strategie di intervento che anche esse presentano aspetti innovativi, essendo mirate alla valorizzazione di vocazioni dei luoghi che sono latenti ma inespresse [...] Il suo mestiere lo porta a cercare nei contesti in cui opera dimensioni “sensibili”, che possono con il minimo sforzo se applicato nel punto giusto produrre effetti evolutivi o addirittura straordinari.” Questa prospettiva sul ruolo del paesaggista è quella che ci ha guidato in tutto il nostro percorso progettuale. Fondamentale per la costruzione della strategia di progetto è stata un'analisi mirata del territorio nelle sue varie accezioni, o meglio i suoi “sistemi”, per questo si fa riferimento al territorio Siracusano come “Palinsesto”. L'attività di ricerca, oltre che volta alla creazione di un bagaglio di informazioni necessarie alla comprensione fisica e storica dell'area di Siracusa, si è rivolta al mondo letterario, pittorico, architettonico, fotografico ed artistico in genere. Una serie di immagini consolidate, di sguardi sul paesaggio si sono individuati come rappresentanti del concetto di iconema. E' nata quindi la volontà di coinvolgere e ritrovare questi iconemi del paesaggio, creando una “modificazione” dei luoghi volti a valorizzarli con oggetti discreti, ma significativi.
Geografie di sguardi. Luoghi e paesaggi della modificazione a Siracusa
CANTONI, MARTA;CAIRONI, CAMILLA
2013/2014
Abstract
Siracusa, e la Sicilia in genere, è una terra di paesaggi antichi, templi, cattedrali, lussureggianti giardini arabi, campagne dispiegate. E’ un luogo di differenze, contrasti e contraddizioni, paesaggi dinamici contrapposti ad altri totalmente statici, forme aspre, dure, spaccate, terre arse ed aride, ma anche distese agricole rigogliose, colori caldi e accoglienti, scogliere vertiginose e acque limpide. Quest’area geografica si compone di un’ibridità tra forma urbana, suburbana, naturale e subnaturale, ed in questo contesto andiamo noi a porci come paesaggiste. “Il punto di vista del paesaggista nel guardare un soggetto di studio è caratterizzato da un angolo critico che lo porta ad analizzare gli elementi insistendo su un approccio per sistemi e relazioni, piuttosto che per oggetti discreti presi ciascuno in sé, e ad operare con strategie di intervento che anche esse presentano aspetti innovativi, essendo mirate alla valorizzazione di vocazioni dei luoghi che sono latenti ma inespresse [...] Il suo mestiere lo porta a cercare nei contesti in cui opera dimensioni “sensibili”, che possono con il minimo sforzo se applicato nel punto giusto produrre effetti evolutivi o addirittura straordinari.” Questa prospettiva sul ruolo del paesaggista è quella che ci ha guidato in tutto il nostro percorso progettuale. Fondamentale per la costruzione della strategia di progetto è stata un'analisi mirata del territorio nelle sue varie accezioni, o meglio i suoi “sistemi”, per questo si fa riferimento al territorio Siracusano come “Palinsesto”. L'attività di ricerca, oltre che volta alla creazione di un bagaglio di informazioni necessarie alla comprensione fisica e storica dell'area di Siracusa, si è rivolta al mondo letterario, pittorico, architettonico, fotografico ed artistico in genere. Una serie di immagini consolidate, di sguardi sul paesaggio si sono individuati come rappresentanti del concetto di iconema. E' nata quindi la volontà di coinvolgere e ritrovare questi iconemi del paesaggio, creando una “modificazione” dei luoghi volti a valorizzarli con oggetti discreti, ma significativi.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
2014_07_Caironi_Cantoni_01.pdf
non accessibile
Descrizione: indice, abstract, testo della tesi
Dimensione
480.06 kB
Formato
Adobe PDF
|
480.06 kB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
2014_07_Caironi_Cantoni_02.pdf
non accessibile
Descrizione: Tavola di progetto 1
Dimensione
45.88 MB
Formato
Adobe PDF
|
45.88 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
2014_07_Caironi_Cantoni_03.pdf
non accessibile
Descrizione: Tavola di progetto 2
Dimensione
35.35 MB
Formato
Adobe PDF
|
35.35 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
2014_07_Caironi_Cantoni_04.pdf
non accessibile
Descrizione: Tavola di progetto 3
Dimensione
24.16 MB
Formato
Adobe PDF
|
24.16 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
2014_07_Caironi_Cantoni_05.pdf
non accessibile
Descrizione: Tavola di progetto 4
Dimensione
19.68 MB
Formato
Adobe PDF
|
19.68 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
2014_07_Caironi_Cantoni_06.pdf
non accessibile
Descrizione: Tavola di progetto 5
Dimensione
18.79 MB
Formato
Adobe PDF
|
18.79 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
2014_07_Caironi_Cantoni_07.pdf
non accessibile
Descrizione: Tavola di progetto 6
Dimensione
20.58 MB
Formato
Adobe PDF
|
20.58 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
2014_07_Caironi_Cantoni_08.pdf
non accessibile
Descrizione: Tavola di progetto 7
Dimensione
25.71 MB
Formato
Adobe PDF
|
25.71 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
2014_07_Caironi_Cantoni_09.pdf
non accessibile
Descrizione: Tavola di progetto 8
Dimensione
26.32 MB
Formato
Adobe PDF
|
26.32 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
2014_07_Caironi_Cantoni_10.pdf
non accessibile
Descrizione: Tavola di progetto 9
Dimensione
20 MB
Formato
Adobe PDF
|
20 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
I documenti in POLITesi sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/10589/93922