“Nel suo operare, la percezione coglie prioritariamente certe immagini, le fissa, le memorizza, ne fa delle immagini portanti dell'intera visione. Queste immagini di cui si compone il paesaggio sono gli iconemi”. Così scrive Eugenio Turri in Il paesaggio come teatro. In altre parole, l’iconema, o meglio un insieme di iconemi, rappresenta l’impronta di un territorio, i caratteri distintivi del paesaggio che di conseguenza viene identificato, riconosciuto e percepito. Il progetto nasce dalla volontà di coinvolgere e ritrovare questi elementi del paesaggio, o meglio dei paesaggi, che sono oggi in parte andati persi. Il ripristino di punti di vista che rimandano ad una memoria collettiva, esemplificata dalla raccolta di immagini consolidate, la creazione di nuove visuali e la focalizzazione puntuale sugli elementi del paesaggio siracusano, sono diventati la base fondante del progetto. Fondamentale per la costruzione della strategia di progetto è stata un'analisi mirata del territorio nelle sue varie accezioni. L'attività di ricerca, oltre che volta alla creazione di un bagaglio di informazioni necessarie alla comprensione fisica e storica dell'area di Siracusa, si è rivolta al mondo letterario, pittorico, architettonico, fotografico ed artistico in genere (paesaggio percepito). Fin dal principio si è rilevato come la percezione dei vari paesaggi siracusani, sia attraverso la storia, che da parte del singolo fruitore, fosse elemento di pregio da tenere in considerazione in tutto il processo creativo. La dialettica tra paesaggio percepito e paesaggio rappresentato è fondamento di ogni singolo atto progettuale, in cui prende corpo l’antagonismo tra luogo e rappresentazione. Riprendendo il concetto di artificiazione di Alain Roger in Nus et paysages (1978), e soprattutto in Court traité du paysage (1997), un processo artistico che trasforma e abbellisce la natura, sia direttamente (in situ), sia indirettamente (in visu), per mezzo di modelli, il progetto si propone di consolidare l’idea di paesaggio siracusano.

Geografie di sguardi. Paesaggi di costa a Siracusa

MERCANDELLI, SERENA;SOMALVICO, CHIARA
2013/2014

Abstract

“Nel suo operare, la percezione coglie prioritariamente certe immagini, le fissa, le memorizza, ne fa delle immagini portanti dell'intera visione. Queste immagini di cui si compone il paesaggio sono gli iconemi”. Così scrive Eugenio Turri in Il paesaggio come teatro. In altre parole, l’iconema, o meglio un insieme di iconemi, rappresenta l’impronta di un territorio, i caratteri distintivi del paesaggio che di conseguenza viene identificato, riconosciuto e percepito. Il progetto nasce dalla volontà di coinvolgere e ritrovare questi elementi del paesaggio, o meglio dei paesaggi, che sono oggi in parte andati persi. Il ripristino di punti di vista che rimandano ad una memoria collettiva, esemplificata dalla raccolta di immagini consolidate, la creazione di nuove visuali e la focalizzazione puntuale sugli elementi del paesaggio siracusano, sono diventati la base fondante del progetto. Fondamentale per la costruzione della strategia di progetto è stata un'analisi mirata del territorio nelle sue varie accezioni. L'attività di ricerca, oltre che volta alla creazione di un bagaglio di informazioni necessarie alla comprensione fisica e storica dell'area di Siracusa, si è rivolta al mondo letterario, pittorico, architettonico, fotografico ed artistico in genere (paesaggio percepito). Fin dal principio si è rilevato come la percezione dei vari paesaggi siracusani, sia attraverso la storia, che da parte del singolo fruitore, fosse elemento di pregio da tenere in considerazione in tutto il processo creativo. La dialettica tra paesaggio percepito e paesaggio rappresentato è fondamento di ogni singolo atto progettuale, in cui prende corpo l’antagonismo tra luogo e rappresentazione. Riprendendo il concetto di artificiazione di Alain Roger in Nus et paysages (1978), e soprattutto in Court traité du paysage (1997), un processo artistico che trasforma e abbellisce la natura, sia direttamente (in situ), sia indirettamente (in visu), per mezzo di modelli, il progetto si propone di consolidare l’idea di paesaggio siracusano.
ARC II - Scuola di Architettura Civile
23-lug-2014
2013/2014
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/93933