Sempre di più le città sono pensate per condividere luoghi, spazi, trasporti, esperienze, conoscenze, interessi, prestazioni... Nuove concezioni dell’abitare, attraverso le frontiere del co-housing e dell’ housing sociale, nuovi modelli di organizzazione degli spazi di lavoro, i cosiddetti co-working, la condivisione di mezzi di trasporto tipicamente individuali, sono realtà ormai consolidate e presenti. La crisi economica ha spinto verso la ricerca di nuove soluzioni, non solamente economiche (sharing economy) ma anche e soprattutto sociali, per una nuova collettività. Aristotele diceva “Non si può essere felici da soli”. L’individualismo che per decenni ha caratterizzato la nostra società sta lasciando spazio ad un crescente nuovo senso di comunità. Un ruolo rilevante all’interno del tessuto urbano è lo sviluppo sostenibile dei ‘luoghi’, dove per luogo s’intende il risultato delle interazioni tra le componenti antropiche, ambientali e costruite del territorio. In questi luoghi emergono delle opportunità legate a fenomeni d’innovazione sociale e si sviluppano servizi basati su relazioni collaborative tra cittadini. “Dal punto di vista del design dei servizi questo significa occuparsi delle relazioni tra persone e risorse locali favorendo la creazione di reti di attori e servizi sul territorio” (Meroni, 2011). La mia tesi si sviluppa proprio in questo contesto di cambiamenti sociali all’interno delle città.Co-Site è un prodotto-servizio replicabile in diversi contesti, che prevede la concessione di strutture temporanee come spazi condivisi per servizi legati alle comunità urbane. Una sorta di co-housing temporaneo che evolve e cresce a seconda delle necessità. La tesi tratta sia il design del servizio, che segue logiche collaborative e partecipative, che la progettazione delle strutture temporanee. Proprio per lo sviluppo di queste ultime una parte importante della mia ricerca riguarda la fabbricazione digitale applicata all’architettura. Nello specifico ho voluto inserire il prodotto-servizio Co-Site all’interno del progetto di riqualificazione di Via Durando in Bovisa dove è prevista la costruzione di due edifici residenziali e di una piazza verde pubblica. L’obiettivo è quello di instaurare legami e relazioni tra la futura comunità di residenti del quartiere e i cosidetti “City Users” che vivono Bovisa in maniera temporanea nell’arco della giornata (studenti e professori del Politecnico, professionisti, lavoratori...). Punto di incontro per questi utenti diventa quindi la struttura temporanea posta all’interno del verde pubblico della futura piazza, dove la condivisione degli spazi e dei servizi ha la funzione di attivare nuovi rapporti sociali. Il design del servizio interviene nel quartiere creando sinergie tra gli utenti e valorizzando il territorio e le qualità locali. Attraverso la progettazione partecipata, e i servizi collaborativi, sarà la stessa comunità di residenti a gestire le strutture.Fondamentale è quindi l’approccio co-design fin dalle prime fasi del progetto. Attraverso incontri e consultazioni collettive tra la comunità di residenti e i “city users”, coinvolgendo anche le associazioni e le realtà già presenti sul territorio, si definiscono ruoli ed attività.

Co-site. Strutture temporanee e servizi per comunità urbane collaborative

CASTELLI, GIOVANNI
2013/2014

Abstract

Sempre di più le città sono pensate per condividere luoghi, spazi, trasporti, esperienze, conoscenze, interessi, prestazioni... Nuove concezioni dell’abitare, attraverso le frontiere del co-housing e dell’ housing sociale, nuovi modelli di organizzazione degli spazi di lavoro, i cosiddetti co-working, la condivisione di mezzi di trasporto tipicamente individuali, sono realtà ormai consolidate e presenti. La crisi economica ha spinto verso la ricerca di nuove soluzioni, non solamente economiche (sharing economy) ma anche e soprattutto sociali, per una nuova collettività. Aristotele diceva “Non si può essere felici da soli”. L’individualismo che per decenni ha caratterizzato la nostra società sta lasciando spazio ad un crescente nuovo senso di comunità. Un ruolo rilevante all’interno del tessuto urbano è lo sviluppo sostenibile dei ‘luoghi’, dove per luogo s’intende il risultato delle interazioni tra le componenti antropiche, ambientali e costruite del territorio. In questi luoghi emergono delle opportunità legate a fenomeni d’innovazione sociale e si sviluppano servizi basati su relazioni collaborative tra cittadini. “Dal punto di vista del design dei servizi questo significa occuparsi delle relazioni tra persone e risorse locali favorendo la creazione di reti di attori e servizi sul territorio” (Meroni, 2011). La mia tesi si sviluppa proprio in questo contesto di cambiamenti sociali all’interno delle città.Co-Site è un prodotto-servizio replicabile in diversi contesti, che prevede la concessione di strutture temporanee come spazi condivisi per servizi legati alle comunità urbane. Una sorta di co-housing temporaneo che evolve e cresce a seconda delle necessità. La tesi tratta sia il design del servizio, che segue logiche collaborative e partecipative, che la progettazione delle strutture temporanee. Proprio per lo sviluppo di queste ultime una parte importante della mia ricerca riguarda la fabbricazione digitale applicata all’architettura. Nello specifico ho voluto inserire il prodotto-servizio Co-Site all’interno del progetto di riqualificazione di Via Durando in Bovisa dove è prevista la costruzione di due edifici residenziali e di una piazza verde pubblica. L’obiettivo è quello di instaurare legami e relazioni tra la futura comunità di residenti del quartiere e i cosidetti “City Users” che vivono Bovisa in maniera temporanea nell’arco della giornata (studenti e professori del Politecnico, professionisti, lavoratori...). Punto di incontro per questi utenti diventa quindi la struttura temporanea posta all’interno del verde pubblico della futura piazza, dove la condivisione degli spazi e dei servizi ha la funzione di attivare nuovi rapporti sociali. Il design del servizio interviene nel quartiere creando sinergie tra gli utenti e valorizzando il territorio e le qualità locali. Attraverso la progettazione partecipata, e i servizi collaborativi, sarà la stessa comunità di residenti a gestire le strutture.Fondamentale è quindi l’approccio co-design fin dalle prime fasi del progetto. Attraverso incontri e consultazioni collettive tra la comunità di residenti e i “city users”, coinvolgendo anche le associazioni e le realtà già presenti sul territorio, si definiscono ruoli ed attività.
ARC III - Scuola del Design
25-lug-2014
2013/2014
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/93944