Nel percorso intrapreso nel Laboratorio di Sintesi è stato affrontato il tema degli In-between spaces ed io e il mio gruppo abbiamo individuato come area di intervento il parco di Viale Montello a Milano. Un luogo chiuso e circoscritto che si caratterizza per l’isolamento dalla città e perchè al suo interno si possono vivere esperienze sensoriali molto intense. Da qui un approfondimento sulla relazione che intercorre tra i sensi e come l’uomo li utilizza per percepire lo spazio che lo circonda. La città contemporanea è afasica e l’uomo, ormai oggetto di una progressiva de-sensibilizzazione, si affida quasi esclusivamente alla vista per mettersi in relazione al mondo. Il progetto vorrebbe far vivere attraverso i sensi un’esperienza di spazio avvolgente, amniotico e di de-compressione, ma non decontestualizzato, anzi in forte connessione e dipendenza con ciò che gli sta attorno. Una multisensorialità tesa all’esterno, uno spazio i cui effetti sono protesi direttamente alla città. La previsione di nuovi comportamenti che ipotizzano un diverso atteggiamento dell’uomo nei confronti della città. Uno spazio che si articola e si adatta al luogo in cui viene inserito. Un progetto site-generic che, a partire da un’interpretazione site-specific – parco di Viale Montello – si muove poi verso una metodologia che consente di poter affrontare diverse situazioni urbane emergenti. Un intervento che si snoda e disarticola all’interno delle città, quasi fosse un “itinerario” che ne consente una maggiore e migliore comprensione, compensandone i punti deboli e valorizzandone i punti di forza reinsegnando a percepire. Strutture con l’obiettivo di creare nuovi punti di vista, nuove prospettive del paesaggio cittadino, nuove possibilità di interpretazione dello spazio, interazione, contatto, isolamento psicologico, reinterpretazione e riscoperta della città, dei suoi rumori, odori e scorci nascosti. Il progetto è costituito di elementi modulari che si possono comporre e integrare con materiali sempre diversi che creano paesaggi urbani di volta in volta differenti. La diversità è anche distribuita nella temporalità: dall’evento, alla stagione, a diversi anni; per ogni temporalità ho ideato sedute, schermature e pavimentazioni di matericità diverse con cui l’utente può interagire.

Suggestioni progettuali per l'attivazione sensoriale. Matericità differenti per la definizione di spazi urbani di decompressione

BALACCHI, VERONICA
2013/2014

Abstract

Nel percorso intrapreso nel Laboratorio di Sintesi è stato affrontato il tema degli In-between spaces ed io e il mio gruppo abbiamo individuato come area di intervento il parco di Viale Montello a Milano. Un luogo chiuso e circoscritto che si caratterizza per l’isolamento dalla città e perchè al suo interno si possono vivere esperienze sensoriali molto intense. Da qui un approfondimento sulla relazione che intercorre tra i sensi e come l’uomo li utilizza per percepire lo spazio che lo circonda. La città contemporanea è afasica e l’uomo, ormai oggetto di una progressiva de-sensibilizzazione, si affida quasi esclusivamente alla vista per mettersi in relazione al mondo. Il progetto vorrebbe far vivere attraverso i sensi un’esperienza di spazio avvolgente, amniotico e di de-compressione, ma non decontestualizzato, anzi in forte connessione e dipendenza con ciò che gli sta attorno. Una multisensorialità tesa all’esterno, uno spazio i cui effetti sono protesi direttamente alla città. La previsione di nuovi comportamenti che ipotizzano un diverso atteggiamento dell’uomo nei confronti della città. Uno spazio che si articola e si adatta al luogo in cui viene inserito. Un progetto site-generic che, a partire da un’interpretazione site-specific – parco di Viale Montello – si muove poi verso una metodologia che consente di poter affrontare diverse situazioni urbane emergenti. Un intervento che si snoda e disarticola all’interno delle città, quasi fosse un “itinerario” che ne consente una maggiore e migliore comprensione, compensandone i punti deboli e valorizzandone i punti di forza reinsegnando a percepire. Strutture con l’obiettivo di creare nuovi punti di vista, nuove prospettive del paesaggio cittadino, nuove possibilità di interpretazione dello spazio, interazione, contatto, isolamento psicologico, reinterpretazione e riscoperta della città, dei suoi rumori, odori e scorci nascosti. Il progetto è costituito di elementi modulari che si possono comporre e integrare con materiali sempre diversi che creano paesaggi urbani di volta in volta differenti. La diversità è anche distribuita nella temporalità: dall’evento, alla stagione, a diversi anni; per ogni temporalità ho ideato sedute, schermature e pavimentazioni di matericità diverse con cui l’utente può interagire.
ARC III - Scuola del Design
25-lug-2014
2013/2014
Tesi di laurea Magistrale
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