L’obiettivo della tesi è, in primo luogo, quello di ripercorrere quelle manifestazioni culturali che nei secoli hanno portato alla formazione del gusto per la rovina, per comprendere i significati che ha assunto nel tempo e l’importanza che ha storicamente rivestito all’interno della cultura europea, e che continua a detenere, a livello internazionale, nella contemporaneità. Il “viaggio alla riscoperta del perverso piacere per le rovine”, citando il titolo, è un percorso che si muove parallelamente nello spazio e nel tempo. Il primo capitolo della ricerca ripercorre infatti, attraverso l’analisi del Grand Tour, della moda delle Folies da giardino e dello stile Pittoresco, tre fenomeni culturali storicamente riconosciuti e a diffusione europea, la nascita del gusto per la decadenza; i contenuti di questa prima parte si basano largamente sull’interessante libro di Christopher Woodward “Tra le rovine. Un viaggio attraverso la storia, l’arte e la letteratura.”. Il secondo capitolo è una raccolta variegata di esempi di come l’estetica della rovina e dell’abbandono si sia evoluta in tempi recenti, assumendo significati inediti e dando vita a manifestazioni culturali, diffusesi su un territorio molto più ampio, su scala internazionale; a partire dalle nuove rovine artificiali, passando per la fotografia di rovine, definita Ruin Porn, affrontando il fenomeno l’Urban Exploration, fino ad arrivare alla street art, arte che sembra quasi spontaneamente generarsi nei luoghi dell’abbandono. In secondo luogo, attraverso l’allestimento di una mostra presso Palazzo delle Paure, il nuovo polo museale lecchese, si mira ad educare idealmente la sensibilità del visitatore al fascino per questi luoghi, rendendolo più recettivo alla loro presenza sul territorio e all’ importanza del patrimonio che costituiscono per la storia e l’identità locali. Se le prime due sezioni della mostra ripercorrono le tematiche dei primi due capitoli della tesi, la terza offre invece la possibilità di creare un itinerario personalizzato tra le rovine della Provincia, basandosi sulla piccola mappatura presente nel terzo capitolo della ricerca.
Ai margini. Un viaggio alla riscoperta del perverso piacere per le rovine. Dal grand tour alla contemporaneità
MASCHERI, ELENA
2013/2014
Abstract
L’obiettivo della tesi è, in primo luogo, quello di ripercorrere quelle manifestazioni culturali che nei secoli hanno portato alla formazione del gusto per la rovina, per comprendere i significati che ha assunto nel tempo e l’importanza che ha storicamente rivestito all’interno della cultura europea, e che continua a detenere, a livello internazionale, nella contemporaneità. Il “viaggio alla riscoperta del perverso piacere per le rovine”, citando il titolo, è un percorso che si muove parallelamente nello spazio e nel tempo. Il primo capitolo della ricerca ripercorre infatti, attraverso l’analisi del Grand Tour, della moda delle Folies da giardino e dello stile Pittoresco, tre fenomeni culturali storicamente riconosciuti e a diffusione europea, la nascita del gusto per la decadenza; i contenuti di questa prima parte si basano largamente sull’interessante libro di Christopher Woodward “Tra le rovine. Un viaggio attraverso la storia, l’arte e la letteratura.”. Il secondo capitolo è una raccolta variegata di esempi di come l’estetica della rovina e dell’abbandono si sia evoluta in tempi recenti, assumendo significati inediti e dando vita a manifestazioni culturali, diffusesi su un territorio molto più ampio, su scala internazionale; a partire dalle nuove rovine artificiali, passando per la fotografia di rovine, definita Ruin Porn, affrontando il fenomeno l’Urban Exploration, fino ad arrivare alla street art, arte che sembra quasi spontaneamente generarsi nei luoghi dell’abbandono. In secondo luogo, attraverso l’allestimento di una mostra presso Palazzo delle Paure, il nuovo polo museale lecchese, si mira ad educare idealmente la sensibilità del visitatore al fascino per questi luoghi, rendendolo più recettivo alla loro presenza sul territorio e all’ importanza del patrimonio che costituiscono per la storia e l’identità locali. Se le prime due sezioni della mostra ripercorrono le tematiche dei primi due capitoli della tesi, la terza offre invece la possibilità di creare un itinerario personalizzato tra le rovine della Provincia, basandosi sulla piccola mappatura presente nel terzo capitolo della ricerca.File | Dimensione | Formato | |
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