The new meaning of beauty

Any historical period contains inside it different kind of tradition, habits and standards of beauty. In the Babylonian period the beauty and prosperously were rappresented by an short and obese woman with a huge breast, while forward in time, Venus a greek goddess of love, was insteed rapresented like a long woman, slender and blonde. As well as the standard of aesthetics connected to people change with the running of time, also those related to the objects around us are changing. With the modern industrialization, our expectation on '' the Beauty'' are inclined to coincide with the industrial perfection of mass production. Objects increasingly complex, more and more elaborate finishes, perfect as only a machine can do. Maximum representation of this is the serial processing of industrial polymers. Dwelling on this concept, my work explores the evolution that the Polymers can get. The plastic is the representation of a standardise aesthetic, linked to an unreal perfection, imposed by an economic system. Before the industrial evolution existed different alternative for plastics materials, now lost. The manufacturing and production times made objects at the same time unique and special for those who bought them. Thanks to historical research and this massive experimentation in the workshop, I was able to create different bío plastics recipes that I'll use to make object, formal details or furniture. The first part of my experimantation start thanks to an intenship in Formafantasma Studio, where i develop a project for DROOG design amsterdam called Reality Tank. Through this, my work tries to clear the standard of modern beauty giving a new meaning to contemporary aesthetics.

Ogni epoca storica contiene al suo interno usi, costumi abitudini e canoni di bellezza che le appartengono. All'epoca dei babilonesi la bellezza e l'abbondanza venivano rappresentate da una donna bassa grassa e con i seni ed il sedere grosso, mentre avanti con il tempo, Venere, dea greca dell'amore veniva invece raffigurata come una donna alta, snella e bionda. Cosi come i canoni dell'estetica inerenti alle persone cambiano con il passare del tempo, anche quelli inerenti agli oggetti che ci circondano mutano con essa. Con l'industrializzazione moderna la nostra aspettativa sul ''Bello'' tende a coincidere con la perfezione industriale e macchinosa della produzione di massa. Oggetti sempre più complessi , finiture sempre più elaborate, perfette come solo una macchina può farle. Massima rappresentazione di ciò è la trasformazione seriale dei polimeri industriali. Soffermandomi su tale concetto, il mio lavoro indaga l'evoluzione che da essi si può ottenere. La plastica è la rappresentazione di un'estetica standardizzata, legata ad una perfezione irreale, imposta dal sistemo economico e dall'innovazione. Prima di tale evoluzione industriale (o boom economico degli anni '50) esistevano storicamente differenti materiali sostitutivi delle plastiche, ora andati persi. Le lavorazioni ed i tempi di produzione rendevano tali oggetti allo stesso tempo unici e speciali per chi li acquistava. Grazie a tale ricerca storica ed alla massiva sperimentazione in laboratorio sono riuscito a realizzare differenti ricette utilizzabili per la creazione di bio plastiche.Tali bioplastiche possono essere utilizzate per creare forniture, particolari strutturali o finiture superficiali, proprio come una plastica. La prima parte della mia ricerca è nata grazie a l'interniship iniziata nell'ottobre del 2013 presso lo studio Formafantasma, dove ho sviluppato il progetto Reality Tank per DROOG Design Amsterdam. Attraverso ciò il mio lavoro cerca di sdoganare i canoni di bellezza moderna dando nuovo significato all'estetica contemporanea.