Il lavoro di analisi è partito dalla definizione di “Made in Italy” attraverso le sue componenti base, cioè la memoria storica tangibile e intangibile. Trovate le motivazioni, per cui è necessario salvare la memoria storica del saper fare italiano, si è analizzato il mondo dell’artigianato ricercando i motivi della sua crisi, per individuare una possibile leva di risollevamento: l’innovazione design- oriented. Cercando di definire i ruoli degli “insiders”, (workers, designers, users) si è analizzato il rapporto tra users e prodotto moda e le possibilità di collaborazione tra workers e designers, per dare il miglior risultato possibile agli users. Ci si è poi soffermati sulla figura del designer come imprenditore di sé stesso e le difficoltà che egli ha nel trovare nuovi investitori, giungendo alla analisi delle nuove aggregazioni sociali, del web 2.0 e quindi del crowdfunding. Dopo un attento esame del fenomeno del crowdfunding (attraverso la classificazione di tutte le sue forme), della situazione americana e di quella italiana, dei rischi connessi all’attività, si è arrivati all’analisi di tutti i suoi attori e quindi delle piattaforme di crowdfunding, studiando le più importanti realtà italiane, inclusa wowcracy, piattaforma di crowdfunding per il fashion design, con sede legale nel Regno Unito. Si è arrivati, infine, al progetto di tesi, che prevede la creazione di una Piattaforma web basata sul sistema del crowdfunding che agisca da punto d’incontro e di organizzazione tra giovani designers e artigiani, per la progettazione, realizzazione e vendita sul mercato interno di collezioni moda. La piattaforma prevede che user, designer e worker siano in grado di interagire, di entrare in contatto gli uni con gli altri al fine di costruire un nuovo sistema la cui efficacia, non solo porti ad un output di alto valore estetico e formale, ma aggiunga anche un concreto valore etico, un laboratorio di moda con una forte presenza della componente progettuale creativa, che sia in grado di interagire con sarti e artigiani così da proporre agli users il miglior risultato possibile.

Crowfunding. Uno strumento per l'artigianato made in Italy ?

de CARLO, COSTANTINO
2013/2014

Abstract

Il lavoro di analisi è partito dalla definizione di “Made in Italy” attraverso le sue componenti base, cioè la memoria storica tangibile e intangibile. Trovate le motivazioni, per cui è necessario salvare la memoria storica del saper fare italiano, si è analizzato il mondo dell’artigianato ricercando i motivi della sua crisi, per individuare una possibile leva di risollevamento: l’innovazione design- oriented. Cercando di definire i ruoli degli “insiders”, (workers, designers, users) si è analizzato il rapporto tra users e prodotto moda e le possibilità di collaborazione tra workers e designers, per dare il miglior risultato possibile agli users. Ci si è poi soffermati sulla figura del designer come imprenditore di sé stesso e le difficoltà che egli ha nel trovare nuovi investitori, giungendo alla analisi delle nuove aggregazioni sociali, del web 2.0 e quindi del crowdfunding. Dopo un attento esame del fenomeno del crowdfunding (attraverso la classificazione di tutte le sue forme), della situazione americana e di quella italiana, dei rischi connessi all’attività, si è arrivati all’analisi di tutti i suoi attori e quindi delle piattaforme di crowdfunding, studiando le più importanti realtà italiane, inclusa wowcracy, piattaforma di crowdfunding per il fashion design, con sede legale nel Regno Unito. Si è arrivati, infine, al progetto di tesi, che prevede la creazione di una Piattaforma web basata sul sistema del crowdfunding che agisca da punto d’incontro e di organizzazione tra giovani designers e artigiani, per la progettazione, realizzazione e vendita sul mercato interno di collezioni moda. La piattaforma prevede che user, designer e worker siano in grado di interagire, di entrare in contatto gli uni con gli altri al fine di costruire un nuovo sistema la cui efficacia, non solo porti ad un output di alto valore estetico e formale, ma aggiunga anche un concreto valore etico, un laboratorio di moda con una forte presenza della componente progettuale creativa, che sia in grado di interagire con sarti e artigiani così da proporre agli users il miglior risultato possibile.
ARC III - Scuola del Design
25-lug-2014
2013/2014
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/94010