Questo progetto nasce da un’idea portata avanti insieme ad altri due compagni (Alessia Bonito Oliva e Antonio Perfetto) durante il Laboratorio di Sintesi Finale presso il Politecnico di Milano tenuto dalla prof. Margherita Pillan in collaborazione con il gruppo JOL S-CUBE di Telecomitalia. Il corso si basava principalmente sull’uso della tecnologia e l’innovazione al servizio delle persone. Insieme al mio gruppo di lavoro, dopo aver condotto una ricerca etnografica in cui venivano osservate le persone e il loro rapporto con la tecnologia nella quotidianità, abbiamo deciso di focalizzare la nostra attenzione sul mondo della moda, quindi lo shopping, il consumatore e i punti vendita. Abbiamo così ideato un’applicazione smartphone, Shopin, che potesse guidare gli utenti in qualsiasi città nel fare shopping, rendendo quest’esperienza sempre più social. Abbiamo ottenuto un prototipo dell’applicazione verosimile ed, in seguito, grazie all’aiuto del gruppo JOL S-CUBE di Telecomitalia, l’ingegnerizzazione ed il funzionamento reale della app. Mentre i miei due compagni hanno portato avanti il lavoro di tesi, l’uno concentrandosi sull’interfaccia utente e sulle schermate mancanti della app, l’altro ragionando su modelli di social media strategy, io, invece, dopo una ricerca relativa al mondo della moda, al consumatore moderno e alle tendenze di mercato, ho deciso di concentrarmi sulla proposta di un diverso concept progettuale e diversi scenari possibili che potrebbero essere utili per lanciare Shopin sul mercato, sfruttando l’evento di Expo 2015. Shopin per Expo 2015 si configura sempre come un social tool per lo shopping, però, è stato ripensato limitandosi all’area della città di Milano e restringe il campo ad una determinata tipologia di rivenditori; non più un sistema aperto che comprende megastore, grandi magazzini, boutique di lusso, centri commerciali e outlet, ma un sistema che si propone di dare spazio a quelle piccole realtà che spesso rimangono in ombra e che oggi soffrono la crisi più che mai, che hanno bisogno di farsi conoscere e rafforzare la propria immagine portando alta la bandiera della qualità.
Shopin. Un tool per il social shopping. Possibili scenari per Expo Milano 2015
COSTIGLIOLO, CAMILLA
2013/2014
Abstract
Questo progetto nasce da un’idea portata avanti insieme ad altri due compagni (Alessia Bonito Oliva e Antonio Perfetto) durante il Laboratorio di Sintesi Finale presso il Politecnico di Milano tenuto dalla prof. Margherita Pillan in collaborazione con il gruppo JOL S-CUBE di Telecomitalia. Il corso si basava principalmente sull’uso della tecnologia e l’innovazione al servizio delle persone. Insieme al mio gruppo di lavoro, dopo aver condotto una ricerca etnografica in cui venivano osservate le persone e il loro rapporto con la tecnologia nella quotidianità, abbiamo deciso di focalizzare la nostra attenzione sul mondo della moda, quindi lo shopping, il consumatore e i punti vendita. Abbiamo così ideato un’applicazione smartphone, Shopin, che potesse guidare gli utenti in qualsiasi città nel fare shopping, rendendo quest’esperienza sempre più social. Abbiamo ottenuto un prototipo dell’applicazione verosimile ed, in seguito, grazie all’aiuto del gruppo JOL S-CUBE di Telecomitalia, l’ingegnerizzazione ed il funzionamento reale della app. Mentre i miei due compagni hanno portato avanti il lavoro di tesi, l’uno concentrandosi sull’interfaccia utente e sulle schermate mancanti della app, l’altro ragionando su modelli di social media strategy, io, invece, dopo una ricerca relativa al mondo della moda, al consumatore moderno e alle tendenze di mercato, ho deciso di concentrarmi sulla proposta di un diverso concept progettuale e diversi scenari possibili che potrebbero essere utili per lanciare Shopin sul mercato, sfruttando l’evento di Expo 2015. Shopin per Expo 2015 si configura sempre come un social tool per lo shopping, però, è stato ripensato limitandosi all’area della città di Milano e restringe il campo ad una determinata tipologia di rivenditori; non più un sistema aperto che comprende megastore, grandi magazzini, boutique di lusso, centri commerciali e outlet, ma un sistema che si propone di dare spazio a quelle piccole realtà che spesso rimangono in ombra e che oggi soffrono la crisi più che mai, che hanno bisogno di farsi conoscere e rafforzare la propria immagine portando alta la bandiera della qualità.File | Dimensione | Formato | |
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