L'Italia è un paese con un patrimonio artistico, culturale e paesaggistico senza eguali, che deriva da una morfologia “favorevole” combinata alla fioritura di civiltà diverse nell'arco di oltre duemila anni. Al di là dei monumenti più noti, studiati e visitati, come le “città d'arte”, c'è un'altra eredità nascosta agli occhi del mondo e a quelli dei suoi stessi abitanti: i piccoli borghi. Una ricchezza sparpagliata su tutte le aree montane della Penisola risalente al medioevo e purtroppo da decenni in stato di parziale abbandono per via di uno spopolamento che ha raggiunto il culmine negli anni '50-'70, al tempo delle grandi migrazioni da “boom economico”, e in corso ancora oggi. Sono migliaia i borghi interessati, e se in alcuni casi il recupero richiederebbe risorse colossali, in altri moltissimi casi basterebbe un progetto mirato che porti a una progressiva rivitalizzazione autogena con conseguenti ripopolamento e rivalutazione. Lo studio qui presentato ha quindi un duplice proposito e si compone di due parti distinte: Primo, è una ricerca (bibliografica, sul campo, con interviste a testimoni ed esperti) del fenomeno dei borghi italiani, della nascita, fioritura, impoverimento e recupero, con un'ampia mappatura (per quanto non esaustiva) dei casi di rivalorizzazione (più o meno riuscita). La seconda parte di questa tesi è la presentazione di un progetto di riattivazione dei borghi in stato di semi abbandono della val Boreca, immissaria della val Trebbia, un gioiello paesaggistico al confine tra quattro regioni: Emilia Romagna, Liguria, Piemonte e Lombardia. Si propone un intervento diffuso che, a partire dalla creazione di un centro di ricettività, accoglienza e studio aperto a visitatori, ricercatori e alla comunità locale nel borgo di Belnome, porterebbe allo sviluppo dell'eco-turismo, al risanamento dell'intera valle secondo un piano progressivo basato sulla sostenibilità ambientale e sul riscatto umano, culturale ed economico della zona. In questo senso, tutte le scelte progettuali sono volte a preservare, cogliere e valorizzare le identità e le caratteristiche dei luoghi, in un dialogo costante tra passato e futuro.

Val Boreca reloaded. Il progetto di architettura come strategia contro l'abbandono di un sistema di piccoli borghi

RIZZI, BIANCA
2013/2014

Abstract

L'Italia è un paese con un patrimonio artistico, culturale e paesaggistico senza eguali, che deriva da una morfologia “favorevole” combinata alla fioritura di civiltà diverse nell'arco di oltre duemila anni. Al di là dei monumenti più noti, studiati e visitati, come le “città d'arte”, c'è un'altra eredità nascosta agli occhi del mondo e a quelli dei suoi stessi abitanti: i piccoli borghi. Una ricchezza sparpagliata su tutte le aree montane della Penisola risalente al medioevo e purtroppo da decenni in stato di parziale abbandono per via di uno spopolamento che ha raggiunto il culmine negli anni '50-'70, al tempo delle grandi migrazioni da “boom economico”, e in corso ancora oggi. Sono migliaia i borghi interessati, e se in alcuni casi il recupero richiederebbe risorse colossali, in altri moltissimi casi basterebbe un progetto mirato che porti a una progressiva rivitalizzazione autogena con conseguenti ripopolamento e rivalutazione. Lo studio qui presentato ha quindi un duplice proposito e si compone di due parti distinte: Primo, è una ricerca (bibliografica, sul campo, con interviste a testimoni ed esperti) del fenomeno dei borghi italiani, della nascita, fioritura, impoverimento e recupero, con un'ampia mappatura (per quanto non esaustiva) dei casi di rivalorizzazione (più o meno riuscita). La seconda parte di questa tesi è la presentazione di un progetto di riattivazione dei borghi in stato di semi abbandono della val Boreca, immissaria della val Trebbia, un gioiello paesaggistico al confine tra quattro regioni: Emilia Romagna, Liguria, Piemonte e Lombardia. Si propone un intervento diffuso che, a partire dalla creazione di un centro di ricettività, accoglienza e studio aperto a visitatori, ricercatori e alla comunità locale nel borgo di Belnome, porterebbe allo sviluppo dell'eco-turismo, al risanamento dell'intera valle secondo un piano progressivo basato sulla sostenibilità ambientale e sul riscatto umano, culturale ed economico della zona. In questo senso, tutte le scelte progettuali sono volte a preservare, cogliere e valorizzare le identità e le caratteristiche dei luoghi, in un dialogo costante tra passato e futuro.
ARC I - Scuola di Architettura e Società
23-lug-2014
2013/2014
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/94077