Il quartiere San Siro di Milano rappresenta uno dei primi esempi in Italia di architettura razionalista volta alle residenze popolari, ed è caratterizzato da una forte spinta innovatrice rispetto alle precedenti esperienze, pur tuttavia sono evidenti significative criticità. La tesi affronta il tema del recupero del lotto progettato da Minoletti e Fabbri all'interno del quartiere San Siro a Milano, passando attraverso una lettura critica della sua morfologia e delle sue caratteristiche a scala architettonica e urbana. L’aspetto architettonico del progetto si prefigge di risolvere le problematiche legate al taglio degli alloggi, all’ inefficace distribuzione degli ambienti interni e alla loro accessibilità. Esso si svilupperà tramite la riconfigurazione e la ridistribuzione degli spazi interni, variando il disegno planimetrico con l’inserimento di nuove tipologie di abitazione, garantendo un miglior mix sociale tra gli abitanti. Su scala urbana è prevista la valorizzazione del verde attraverso l’abbattimento delle numerose barriere che suddividono l’isolato, rompendo l’assetto introverso del quartiere, in forte contraddizione con i principi dell’architettura razionalista. Questa liberazione degli spazi rende possibile la realizzazione di un percorso urbano che connette gli spazi dei lotti di Minoletti e Albini tra di loro e con la città. Questo intervento si completa con un ridisegno del verde, più attento alle caratteristiche di ciascuno spazio aperto e di come esso interagisce con gli edifici che vi si affacciano. Gli spazi verdi così riprogettati rivestono sia un ruolo di arredo che di sottile barriera, a tratti penetrabile, lungo i margini dell’isolato. A concludere l’intervento, con lo scopo di ovviare alla forte carenza di servizi, è prevista la realizzazione di un nuovo volume. Esso oltre ad offrire nuovamente i locali per le attività commerciali, ospita spazi di ritrovo per le nuove categorie di abitanti e costituisce un portale per accedere alle aree verdi riqualificate all’interno dell’isolato.
Ri-abitare il Novecento. Identità e recupero dell'isolato di Minoletti e Fabbri nel quartiere D'Annunzio a Milano
MARIANI, ANDREA LEONARDO
2013/2014
Abstract
Il quartiere San Siro di Milano rappresenta uno dei primi esempi in Italia di architettura razionalista volta alle residenze popolari, ed è caratterizzato da una forte spinta innovatrice rispetto alle precedenti esperienze, pur tuttavia sono evidenti significative criticità. La tesi affronta il tema del recupero del lotto progettato da Minoletti e Fabbri all'interno del quartiere San Siro a Milano, passando attraverso una lettura critica della sua morfologia e delle sue caratteristiche a scala architettonica e urbana. L’aspetto architettonico del progetto si prefigge di risolvere le problematiche legate al taglio degli alloggi, all’ inefficace distribuzione degli ambienti interni e alla loro accessibilità. Esso si svilupperà tramite la riconfigurazione e la ridistribuzione degli spazi interni, variando il disegno planimetrico con l’inserimento di nuove tipologie di abitazione, garantendo un miglior mix sociale tra gli abitanti. Su scala urbana è prevista la valorizzazione del verde attraverso l’abbattimento delle numerose barriere che suddividono l’isolato, rompendo l’assetto introverso del quartiere, in forte contraddizione con i principi dell’architettura razionalista. Questa liberazione degli spazi rende possibile la realizzazione di un percorso urbano che connette gli spazi dei lotti di Minoletti e Albini tra di loro e con la città. Questo intervento si completa con un ridisegno del verde, più attento alle caratteristiche di ciascuno spazio aperto e di come esso interagisce con gli edifici che vi si affacciano. Gli spazi verdi così riprogettati rivestono sia un ruolo di arredo che di sottile barriera, a tratti penetrabile, lungo i margini dell’isolato. A concludere l’intervento, con lo scopo di ovviare alla forte carenza di servizi, è prevista la realizzazione di un nuovo volume. Esso oltre ad offrire nuovamente i locali per le attività commerciali, ospita spazi di ritrovo per le nuove categorie di abitanti e costituisce un portale per accedere alle aree verdi riqualificate all’interno dell’isolato.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/10589/94103