Cairo is situated about 160 Km in the south of the Mediterranean Sea, in a geostrategic position on the river Nile. In particular, it is in the “turning point” between the triangular structure of the delta in the north and the linear one in the south expanding perpendicularly on the east-west axis. From 1980, the population and the urbanization grow rapidly and they are considered as problems in the big cities that are developing. As a consequence of explosive growth, the life’s conditions of the metropolis have deteriorated. We are seeing a massive enlargement of the informal settlements, it is a term coined by the Egyptian governorate (munatiq ‘ashwa’ia) to describe the non-historical urban areas that have developed on the agricultural plot from 1950 without sanctions, plans or authorization. Cairo has an enormous potential to find new solutions to the urban problems, but it needs a sustainable development of urban areas’ plan. The answer is a strategic integrated junction of the sections through a continuous wired equipment in the territory through precise graft balance that determined new attractive epicentres, while the old and historical installations increase their symbolic value. The planning of new agricultural and urban centralities means thinking about the connection with the mobility’s system and the integration with the agricultural periurban landscape through a typology consistent with the African area. The project strategy is linked to a new rail system of the mobility that will collaborate to the potential of the agricultural production, with a particular attention to the permaculture’s techniques and a deep sensibility to the architectonic style that is typical of Islam in the planning of the farm, considered as space in between that preserves the hearth held at the center. The agricultural and urban biomes are linked creating a new urban space of an ecotonal interface equipped with public spaces based on the idea of crossing throught and puntuacted by fictions polarity welfare, a connection between the agricultural and the urban in which happen the discovery of the slow time through merging of architecture and vegetation.

Il Cairo si trova a circa 160 Km a sud del Mar Mediterraneo, in una posizione geostrategica sul fiume Nilo esattamente nel “turning point” tra la struttura triangolare del delta a nord e quella lineare del fiume a sud espandendosi poi perpendicolarmente sull’asse est-ovest. Dal 1980, la rapida crescita della popolazione e l'urbanizzazione sono diventati problemi nelle grandi città dei paesi in via di sviluppo; come conseguenza della crescita esplosiva, le condizioni di vita della metropoli si deteriorano. Assistiamo ad un allargamento massivo del tessuto abitativo informale: termine coniato dal governorato egiziano (munatiq 'ashwa'ia) per descrivere le aree urbane non storiche che si sono sviluppate sulla maglia agricola a partire dal 1950, senza sanzione ufficiale, piani o permessi. Cairo ha un enorme potenziale per trovare nuove soluzioni ai problemi urbani ma necessita di un piano di sviluppo sostenibile delle aree urbane. La risposta è una strategia di giunzione integrata delle parti attraverso un’attrezzatura in rete di continuità del territorio attraverso innesti precisi di riequilibri che determinano nuovi epicentri attrattivi mentre i vecchi insediamenti storici accrescono il loro valore simbolico. Progettare nuove centralità agro_urbane vuol dire pensare alla connessione con il sistema della mobilità e integrarla con il paesaggio agricolo periurbano attraverso una tipologia pertinente con l’area africana. La strategia di progetto è legata ad una nuova struttura della mobilità su ferro che collaborerà al potenziamento della produzione agricola, con particolare attenzione alle tecniche della permacultura e profonda sensibilità all’architettura di radice tipicamente islamica nella progettazione della farm, intesa come spazio intimo che tiene il cuore trattenuto al centro. Il bioma agricolo e urbano vengono uniti creando un nuovo spazio urbano di interfaccia ecotonale dotato di spazi pubblici basati sulla percorrenza e ritmati da poli di welfare; una cerniera tra agricolo e urbano in cui avviene la scoperta del tempo lento attraverso l’intreccio di architettura e vegetazione.

Interfacce periurbane. Strategia agro-resiliente nella Valle del Nilo

RE, EMANUELE
2013/2014

Abstract

Cairo is situated about 160 Km in the south of the Mediterranean Sea, in a geostrategic position on the river Nile. In particular, it is in the “turning point” between the triangular structure of the delta in the north and the linear one in the south expanding perpendicularly on the east-west axis. From 1980, the population and the urbanization grow rapidly and they are considered as problems in the big cities that are developing. As a consequence of explosive growth, the life’s conditions of the metropolis have deteriorated. We are seeing a massive enlargement of the informal settlements, it is a term coined by the Egyptian governorate (munatiq ‘ashwa’ia) to describe the non-historical urban areas that have developed on the agricultural plot from 1950 without sanctions, plans or authorization. Cairo has an enormous potential to find new solutions to the urban problems, but it needs a sustainable development of urban areas’ plan. The answer is a strategic integrated junction of the sections through a continuous wired equipment in the territory through precise graft balance that determined new attractive epicentres, while the old and historical installations increase their symbolic value. The planning of new agricultural and urban centralities means thinking about the connection with the mobility’s system and the integration with the agricultural periurban landscape through a typology consistent with the African area. The project strategy is linked to a new rail system of the mobility that will collaborate to the potential of the agricultural production, with a particular attention to the permaculture’s techniques and a deep sensibility to the architectonic style that is typical of Islam in the planning of the farm, considered as space in between that preserves the hearth held at the center. The agricultural and urban biomes are linked creating a new urban space of an ecotonal interface equipped with public spaces based on the idea of crossing throught and puntuacted by fictions polarity welfare, a connection between the agricultural and the urban in which happen the discovery of the slow time through merging of architecture and vegetation.
CONTIN, ANTONELLA
ARC I - Scuola di Architettura e Società
23-lug-2014
2013/2014
Il Cairo si trova a circa 160 Km a sud del Mar Mediterraneo, in una posizione geostrategica sul fiume Nilo esattamente nel “turning point” tra la struttura triangolare del delta a nord e quella lineare del fiume a sud espandendosi poi perpendicolarmente sull’asse est-ovest. Dal 1980, la rapida crescita della popolazione e l'urbanizzazione sono diventati problemi nelle grandi città dei paesi in via di sviluppo; come conseguenza della crescita esplosiva, le condizioni di vita della metropoli si deteriorano. Assistiamo ad un allargamento massivo del tessuto abitativo informale: termine coniato dal governorato egiziano (munatiq 'ashwa'ia) per descrivere le aree urbane non storiche che si sono sviluppate sulla maglia agricola a partire dal 1950, senza sanzione ufficiale, piani o permessi. Cairo ha un enorme potenziale per trovare nuove soluzioni ai problemi urbani ma necessita di un piano di sviluppo sostenibile delle aree urbane. La risposta è una strategia di giunzione integrata delle parti attraverso un’attrezzatura in rete di continuità del territorio attraverso innesti precisi di riequilibri che determinano nuovi epicentri attrattivi mentre i vecchi insediamenti storici accrescono il loro valore simbolico. Progettare nuove centralità agro_urbane vuol dire pensare alla connessione con il sistema della mobilità e integrarla con il paesaggio agricolo periurbano attraverso una tipologia pertinente con l’area africana. La strategia di progetto è legata ad una nuova struttura della mobilità su ferro che collaborerà al potenziamento della produzione agricola, con particolare attenzione alle tecniche della permacultura e profonda sensibilità all’architettura di radice tipicamente islamica nella progettazione della farm, intesa come spazio intimo che tiene il cuore trattenuto al centro. Il bioma agricolo e urbano vengono uniti creando un nuovo spazio urbano di interfaccia ecotonale dotato di spazi pubblici basati sulla percorrenza e ritmati da poli di welfare; una cerniera tra agricolo e urbano in cui avviene la scoperta del tempo lento attraverso l’intreccio di architettura e vegetazione.
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/94180