San Francesco del Prato a Parma. Dove il passato sempre reincontra il presente, e il presente si trasla al passato

Punto cardine tra gli allineamenti che hanno segnato le origini della città di Parma è la Chiesa di San Francesco del Prato. Da spazio sacro a spazio di reclusione a spazio abbandonato, l’intervento ora è volto a ridare vita a questo spazio segnato nel tempo da importanti vicissitudini storiche. Il complesso dopo essere stato luogo sacro per più di 500 anni, sede dell’ordine francescano, subisce in seguito all’invasione napoleonica un drastico cambiamento che lo vincolerà come luogo di detenzione per più di un secolo. Definitivamente abbandonato nel 1992, ora l’edificio è un’opportunità da cogliere. I presupposti progettuali comprendono la volontà di rispondere alle esigenze funzionali della città senza trascurare la sacralità del luogo. L’obbiettivo è di creare un polo culturale dinamico, con una varietà di funzioni e servizi aperti a tutti, capaci di creare un’affluenza continua dettata da interessi diversi che spaziano dalla didattica allo spazio sacro, passando dall’arte alla cultura del cibo. Particolare attenzione è rivolta alla Chiesa di San Francesco del Prato, dove l’intervento architettonico, con una sua nuova energia, racchiude la sacralità, lasciando la preesistenza monumento di se stessa.