Molte sono le tendenze che negli ultimi anni pervadono il mondo del Design; uno tra più importanti risulta essere quello dell’Imperfezione. Questa “ mentalità imperfetta” vede il suo nascere nel mondo asiatico, in particolar modo con l’avvento del Wabi Sabi, stile in cui l’imperfezione materica e superficiale sono le colonne portanti. Tutti pensano che siano i Nipponici i capostipiti della tendenza imperfetta, ma così non è. Infatti sono stati trovati esempi di questo desiderio per l’imperfezione, anche in popoli più antichi, tra cui i Persiani. La credenza di questi popoli vedeva la forma del quadrato come segno di maleficio, in quanto, come riportata la bibliografia, tutte le piante, tutti gli affresci e così anche le architetture, non prevedevano forme con quattro lati uguali. L’obiettivo finale della tesi è quello di trasferire quest’idea di imperfezione nella funzionalità estetica del design. L’imperfezione non deve essere quindi vista come un minus, al contrario, come un plusvalore grazie al quale i prodotti assumono personalità e peculiarità.

L'imperfezione come valore. Gli elementi decorativi per l'architettura islamica

HALIMI ZANJANIEASL, AIDA
2013/2014

Abstract

Molte sono le tendenze che negli ultimi anni pervadono il mondo del Design; uno tra più importanti risulta essere quello dell’Imperfezione. Questa “ mentalità imperfetta” vede il suo nascere nel mondo asiatico, in particolar modo con l’avvento del Wabi Sabi, stile in cui l’imperfezione materica e superficiale sono le colonne portanti. Tutti pensano che siano i Nipponici i capostipiti della tendenza imperfetta, ma così non è. Infatti sono stati trovati esempi di questo desiderio per l’imperfezione, anche in popoli più antichi, tra cui i Persiani. La credenza di questi popoli vedeva la forma del quadrato come segno di maleficio, in quanto, come riportata la bibliografia, tutte le piante, tutti gli affresci e così anche le architetture, non prevedevano forme con quattro lati uguali. L’obiettivo finale della tesi è quello di trasferire quest’idea di imperfezione nella funzionalità estetica del design. L’imperfezione non deve essere quindi vista come un minus, al contrario, come un plusvalore grazie al quale i prodotti assumono personalità e peculiarità.
ARC III - Scuola del Design
1-ott-2014
2013/2014
Tesi di laurea Magistrale
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Descrizione: l'imperfezione come valor
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/95163